venerdì 27 luglio 2012

Snaturare il paese

Potrebbe essere questo il risultato finale del PGT illustrato ieri sera. Curato sotto l'aspetto tecnico, ma senza tenere conto delle peculiarità che hanno caratterizzato Vedano Olona. In pratica, ci si sta omologando agli altri paesi confinanti, sacrificando aree verdi ai supermercati (come per il prato di via Libertà). E oltre a questo, il PGT prevede anche un'area artigianale (con una serie di capannoni) lungo i prati di via per Venegono. Tutto questo senza una progettualità, senza una visione futura: ci si è limitati a fare il compitino, ottenere il massimo degli oneri di urbanizzazione stando attenti a non violare i vincoli imposti dalla legge e dai vari enti.
Ci rendiamo conto delle difficoltà che si trova ad affrontare chi governa (è quasi impossibile prendere decisioni in grado di accontentare tutti), ma ci spiace constatare che sia stata scelta la via più facile: come in via Libertà, dove fare costruire il punto vendita alimentare sul prato anziché su un'area dismessa comporta certo meno complicazioni, ad iniziare dal reperimento di chi investe. Lascia anche sconcertati che per il progetto della media struttura food, ci si affidi ad uno studio di fattibilità realizzato 5 anni fa, quando sia le condizioni economiche che logistiche erano diverse (non c'erano allora supermercati e discount presenti oggi a Malnate, a poco meno di 2 km), e senza alcun sondaggio presso gli abitanti della zona.
Zona, tra l'altro, che già ora è congestionata dal traffico, e che con la presenza di un supermercato peggiorerebbe ulteriormente. Oltre a quello della viabilità, sarebbe da valutare anche l'impatto economico: se anziché un'area commerciale dedicata al food non sia invece più utile (e sostenibile) dare vita ad un insieme di piccoli negozi di vicinato, come ha suggerito ieri sera qualcuno. E magari, ipotizzare di edificare comunque sul prato, ma salvaguardando in un progetto armonioso una bella fetta di verde, in modo da non limitarsi ad un punto di commercio, ma facendone anche uno di ritrovo sociale. E c'è anche da pensare alle difficoltà di concorrenza che potranno subire i negozi del centro storico, che tra l'altro si vuole sviluppare con il rifacimento di Piazza San Maurizio. Come vedete, le congetture sono svariate.
Siamo dell'idea che anche gli amministratori non abbiano preso queste decisioni a cuor leggero: per questo, con la petizione che abbiamo lanciato non vogliamo metterli in difficoltà, ma semmai aiutarli. Il muro contro muro non ci piace, e non solo perché siamo contro la cementificazione. E l'unica cosa che vogliamo cementificare, è un dialogo tra cittadini e giunta, in modo che le proposte che raccoglieremo dai vedanesi che si presenteranno ai nostri gazebo non solo siano valutate con rispetto e attenzione, ma che ricevano anche le risposte adeguate.
Vi aspettiamo allora domani mattina alle ore 10.00 in piazzetta della Pace: una firma e tante idee per il prato di via Libertà.