3 anni fa un fiume di acqua e fango distrusse l'albergo di Alexandra Bacchetta. Danni ingenti di oltre un milione di euro per quella che era l'attività della sua famiglia.
Nonostante le promesse, i rimborsi dallo Stato però non sono mai arrivati. Così l'imprenditrice varesina ha deciso di incatenarsi per protesta di fronte alla Prefettura, iniziando uno sciopero della fame.
Come sottolinea Fabrizio Mirabelli, capogruppo PD in consiglio comunale a Varese, “all'epoca il governo in carica era quello Berlusconi. Maroni, ministro degli Interni, garantì che i rimborsi sarebbero arrivati. Il sindaco Fontana sostenne, per mesi, che le risorse erano nella Finanziaria. Ma a fronte di 20 milioni di euro di danni privati arrivarono 0 euro, mentre per i danni pubblici arrivò solo 1 milione di euro. Il governo Berlusconi e il sindaco Fontana hanno quindi abbandonato 423 famiglie e imprese danneggiate dall'alluvione del 2009 e, a tre anni di distanza, i risultati, purtroppo, sono questi drammi personali: persone costrette a fare lo sciopero della fame per richiamare agli impegni presi”.