Secondo Enrico Letta, vicesegretario nazionale PD, le primarie di Palermo hanno mostrato che "i nostri elettori e militanti a Palermo ci hanno chiesto altro, un accordo di altro genere, che guardi al centro". Della serie: vivo su Marte e ogni tanto scendo a Terra.
Cosa significherebbero allora le primarie di Genova e prima ancora di Milano, Napoli e Cagliari? Ognuno è libero di fare le proprie congetture e si può liberamente discutere di ogni possibile alleanza.
Ma primarie come quelle di Palermo sono senz'altro da interpretare in un ambito locale particolare, in cui si sono create situazioni anomale, come l'appoggio regionale dato al governo Lombardo (che la maggior parte degli elettori siciliani del centrosinistra non approva), o sul fatto che la vittoria di Ferrandelli è stata risicatissima (un centinaio di voti) e quindi non può certo essere considerata indicativa, o che l'affluenza record di domenica ai gazebo (30.000 votanti rispetto ai 20.000 di 5 anni fa) solleva qualche dubbio .
Sono tutte analisi che si trovano tranquillamente su Facebook, fatte da elettori che discutono occasionalmente e per passione di politica, ma che sarebbe lecito sentirsi da chi della politica ne ha fatto una professione e si trova ai vertici del Partito. E invece sembra che arrivi da un altro pianeta.