La presenza in Parlamento di Nicola Di Girolamo in qualità di senatore è stato un vero affronto alla democrazia. Questo blog il problema lo aveva sollevato quasi 2 anni fa, e nessuno, soprattutto fra i media, ha voluto occuparsi dei brogli che avevano portato all'elezione fasulla di questo signore.
Ora i nodi sono venuti al pettine, e la situazione appare ancora più grave di un semplice broglio elettorale: i magistrati ipotizzano un coinvolgimento addirittura con la 'ndrangheta.
Così oggi Di Girolamo è stato costretto a dare le dimissioni. In realtà in Senato si sarebbe dovuta mettere agli atti la sua ineleggibilità. Ma quelli che 2 anni fa negarono l'arresto richiesto dai magistrati, sono gli stessi che oggi hanno applaudito un inquisito forse in odore di mafia.
Davvero bravi: un applauso anche a loro, ma di commiserazione.