venerdì 26 marzo 2010

L'infimo non giustifica i media

Ha ragione Aldo Grasso quando scrive che la trasmissione di ieri condotta da Santoro è stata più interessante per l'aspetto del metodo di fruizione che non per i contenuti.
Abbiamo infatti assistito ad una serata in cui si è condotto esclusivamente un attacco al premier. Critiche meritate o no (perché anche noi siamo contro la politica e la censura praticata da questo governo), avremmo però preferito da un talk show giornalistico ricevere un'informazione più approfondita che non, ad esempio, i testi delle ormai trite e ritrite intercettazioni da Trani (e ci viene in mente, ad esempio, il bellissimo "Report" di Milena Gabanelli, ospite tra l'altro ieri sera da Santoro).
Il fatto è che in Italia sembra ormai che i media più che a informare servano a screditare. Perché anche Berlusconi che predica amore e rimane inorridito dall'odio, non sfugge alla regola. Basti ricordare il caso Boffo, ed ora le accuse a Di Pietro da parte di "Panorama" (altro giornale di famiglia).
Oggi non si può affatto dire che "in media stat virtus".