Non avendo un progetto politico valido, la Lega continua nella sua strategia dell'odio e della paura, organizzando un corteo a Milano contro l'immigrazione in un periodo storico in cui oltretutto i dati Istat confermano meno arrivi in Italia di stranieri e, piuttosto, maggiore emigrazione verso l'estero. Salvini ha scelto perciò di portare la Lega verso una deriva estremista, in Europa verso il Front National di Le Pen e in Italia verso il movimento Casa Pound. Svanisce quindi il sogno leghista di "Padania" e indipendenza del Nord: ormai ci si è ridotti a sfruttare il malcontento, con slogan intrisi d'odio e razzismo, per racimolare quei pochi voti necessari a garantirsi una qualsiasi cadrega.