"Tessere o non essere". Un partito che si chiude a riccio per paura di cambiare non è il partito che ci serve e che serve all'Italia. E, cosí facendo, si prepara a nuove sconfitte. Ma confido che alla fine non sarà cosí.
Questo è l'amaro commento del nostro Segretario di Circolo, Roberto Adamoli. Ma non è l'unico ad essere rimasto sgomento e incredulo di fronte a quello che è accaduto ieri in Direzione Nazionale, dove si è fatta ormai palese l'effettiva posizione della vecchia classe dirigente: i Bersani, i Letta (nipoti e zii), i Franceschini, i Fioroni, gli Epifani e il loro esiguo seguito hanno solamente la preoccupazione di mantenere status quo e posizioni di privilegio, e perciò stanno tentando in tutti i modi di blindare il Partito, rimandando date (in pieno stile governativo) e inventandosi regole e criteri più per escludere che per fare partecipare.
Per questo è giusto ribellarsi, e più che occupare il PD, servirà LIBERARLO. Ma il PD si può solo cambiare dall'interno: e allora rinnovare la tessera è fondamentale, qualunque regola verrà istituita. Intanto, si può anche partecipare a questa petizione per sollecitare un Congresso aperto e libero il PIU' PRESTO POSSIBILE.