venerdì 19 luglio 2013

Informare è rispettare i cittadini

Riceviamo e pubblichiamo da un cittadino vedanese:

Ciao Pino
Ti segnalo quanto sta avvenendo in Via Toti,
Martedì sera tornando a casa dal lavoro, noto che sull'asfalto prospicente la mia residenza, sono presenti delle tracce di vernice che solitamente accompagnagno e anticipano l'inizio di lavori nella sede stradale.
Chiedo ai vicini se ci sono novità, mi rispondono che per sentito dire sono previsti lavori di manutenzione fognatura ma nulla più di questo si sa.
Mercoledì mattina uscendo per recarmi al lavoro noto l'arrivo di un Camion che trasporta una macchina per movimento terra, dopodiche contattato da mia moglie mi dice che hanno iniziato i lavori e,  ha spostato la propria auto che era parcheggiva nella via, su richiesta degli operai dell'impresa incaricata.
Poco male mia moglie era a casa, non erano a casa alcuni residenti nella via che a quanto pare hanno dovuto rientrare in loco e spostare i propri veicoli.
Decido di chiamare l'ufficio tecnico, al momento non riesco avere dettagli in quanto è assente il responsabile, richiamo successivamente il geometra non è presente ma un suo collega (penso di aver capito fosse il responsabile dell'acquedotto), mi dice che è al corrente dei lavori, su mia specifica richiesta mi garantisce che sarà questione di solo alcuni giorni e che comunque sarà garantito l'accesso alla residenza con i mezzi di proprietà. Domando per quale motivo è mancato l'avviso ( mi veniva voglia in modo sarcastico, di chiedere se per caso avevano avvisato i residenti, durante qualche funzione religiosa dal pulpito), l'interlocutore mi risponde che "forse c'è stato un difetto di informazione". Rispondo in amichevolmente che, l'informazione ai cittadini è dovuta e che la carenza della stessa, è anche il metro di distinzione tra "sudditi e cittadini".
Finito?
Neache per sogno. Oggi durante l'opera di scavo a metà mattinata, si è verificata una rottura alla tubatura dell'acqua potabile. L'impresa ha chiesto ripetutamente l'intervento di un idraulico  da parte del comune, intervento da quanto si apprende non è stato tempestivo. Sono passate ore prima che i tecnici idralici siano intervenuti. Alle 17 ricevo una telefonata e, vengo aggiornato che ancora si è privi di acqua, telefono all'uff. tecnico dove un addetto mi risponde che è poco al corrente della situazione, chiedo del responsabile ma, non è presente, ragguaglio in merito e, mi si risponde che sono il primo a segnalare il problema. Ora voglio credere alla buona fede  dell'addetto, ma a me risulta di non essere il primo a chiamare, nè che il comune non fosse a conoscenza del problema, visto che in mattinata risulta il sopraluogo del vice sindaco.
Alla fine grazie un by-pass volante e provvisorio, è stata ristabilita la fornitura idrica per oggi, visto e considerato che è tutto provvisorio.
Domani si vedrà, intanto pare ci sia da fare un'intervento sulla tubatura del metano (passava sotto la vecchia condotta fognaria!).
Non sono esperto del settore nè mi occupo di amministrazione comunale, detto ciò penso sia ancora lecito farsi domande e magari ricevere risposte e, qui sta la differenza tra suddito e cittadino. Il suddito non ha diritto a risposte il cittadino sì.

Domando
• Perchè non c'è stata informazione sui lavori? un volantino nella cassetta postale ad esempio, con data dei lavori e possibili inconvenienti
• Sono stati fatti tutti i rilievi per appurare la posizione degli impianti nel sottosulo?
• E' stato previsto che impianti interrati  da anni potessero rendere necessari interventi urgenti?
• Sono in atto verifiche sulla corretta eseguzione dei lavori?
• E' stata prevista una mappatura della posizione degli impianti durante la messa in opera del tratto fognario, in modo che nel futuro si sappia cosa si incontra scavando?

firma...


Al di là che sono proprio curioso di sapere come verrà valutata a livello di performance questa vicenda, ancora una volta emerge la mancanza di informazione da parte di questa amministrazione, che così facendo limita a tal punto la partecipazione e il coinvogimento del cittadino da dargli l'impressione addirittura di essere trattato come un suddito. Lo ripetiamo, il difetto è alla radice: se di base sei contro la democrazia partecipata, riesce proprio difficile pensare che puoi "fare comunità". Quindi, oltre ad uno sforzo organizzativo, occorrerebbe anche una revisione del proprio pensiero politico. Iniziamo comunque a dare delle risposte ai quesiti posti da questo vedanese.