Da Varese parte il progetto di legge di iniziativa popolare lanciato oggi dalla Fiba Cisl dei laghi, alla Cisl e alle Acli, per mettere un tetto alle retribuzioni dei top manager delle società per azioni italiane. Un'iniziativa analoga a quella in Svizzera (che era sfociata in un vero e proprio referendum) e che va sostenuta in nome e virtù dell'equità sociale tanto decantata ma mai messa in atto. Soprattutto se si tiene conto che nonostante il momento critico e i conseguenti scarsi risultati ottenuti dalle aziende italiane, gli stipendi dei top manager continuano lo stesso a salire mentre invece vengono richiesti sacrifici ai semplici dipendenti.
Update: per quanto riguarda i manager pubblici, ecco spuntare nel Decreto del Fare un "errore di testo" che di fatto fa saltare il tetto dei loro stipendi, che prevedeva un limite massimo di 300mila euro. Davvero complimenti...