mercoledì 10 febbraio 2010

Per l'energia il PD punta sul verde

Green economy: è questa la parola d'ordine per il PD con cui rilanciare l'economia e uscire dalla crisi. Questo presuppone un ricorso al risparmio energetico ed alle energie rinnovabili (solare in primis) ed un secco NO al nucleare. Un no che non è ideologico, ma motivato, come spiega il segretario Pierluigi Bersani: "Nella nostra posizione non c’è nulla di ideologico. Siamo contrari perché c’è un problema di costi economici troppo alti ed incompatibili con le logiche del mercato libero dell’energia e perché ci sono problemi irrisolti di gestione e di sicurezza per lo smaltimento delle scorie".
Anche Filippo Penati, candidato presidente della Regione Lombardia per il PD, si è pronunciato a favore della green economy e contro il nucleare, non solo in Lombardia, ma in tutta Italia. A differenza del governatore uscente Formigoni, che sul nucleare dice che va bene ma che le centrali non vanno fatte in Lombardia: una posizione davvero poco responsabile ed ambigua, che non tranquillizza di certo i cittadini lombardi.
Sotto allora con l'economia verde, capace, secondo Bersani, di "contrastare la recessione e creare posti di lavoro".
Segnaliamo perciò 2 importanti iniziative legate al tema:
- il "GREEN ECONOMY DAY" promosso dal PD di Milano e dal Gruppo Consiliare PD, sabato 13 febbraio a Palazzo Marino (Milano)
- la lettera ai Senatori, a sostegno dell'emendamento per l'estensione fino al 2012 delle detrazioni del 55% per chi effettua lavori per migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Iniziativa, quest'ultima, a cui questo blog, come molti altri, ha aderito.