Dal 1° settembre entreranno in vigore gli adeguamenti tariffari decisi dalla Regione. Una decisione presa all’inizio d’agosto dalla giunta Maroni, che però si è guardata bene dal pubblicizzarlo (come fatto magari con il bluff dello "zero ticket"). In ogni caso, gli aumenti, che riguarderanno biglietti e abbonamenti del metrò nelle tratte interurbane, mensili e biglietti integrati di treni regionali e pullman provinciali, saranno dello 0,61% di media, e per un pendolare significherà perciò un euro circa in più al mese. Non grandi cifre quindi, anche se non era proprio il caso adesso di fare questo adeguamento, tenuto conto che la facoltà di adeguare le tariffe — già aumentate lo scorso anno — oltre che sul calcolo della variazione Istat del costo della vita, è applicata per il raggiungimento di obiettivi specifici, come la regolarità dei mezzi e la loro puntualità: peculiarità ormai non riscontrate da anni per i pendolari e gli utenti dei mezzi pubblici della Lombardia.