Da Bruxelles arrivano dure critiche all'Italia, con la bocciatura dell'Accordo di partenariato, ovvero il documento indispensabile per sbloccare i singoli programmi (nazionali e regionali) e ricevere i fondi europei, circa 41 miliardi e mezzo in 7 anni, che rischiano così di andare persi. L'accusa è la mancanza di una strategia chiara per ricerca, innovazione, agenda digitale e cultura. Fino ad oggi Renzi ha rintuzzato le critiche interne dando dei "gufi" a coloro che lo attaccano: l'impressione è che con l'Europa non basteranno iniezioni di ottimismo e fiducia, ma dovrà rispondere con fatti e programmi concreti. Magari iniziando con il trovare la soluzione per fare spendere meglio i fondi che abbiamo a disposizione. Nel frattempo, mentre dalla UE arrivano moniti e critiche, da multinazionali USA e dalla Cina in particolare arrivano forti investimenti nel nostro Paese. La situazione comunque è piuttosto altalenante: la crisi infatti sta frenando anche la Germania, mentre da noi pur con l'inflazione vicina allo zero abbiamo aziende che fanno utili, anche se sono ancora poche quelle che crescono e assumono rispetto ad una maggioranza che stenta a stare sul mercato.
(nel video, l'intervista a Matteo Renzi durante la trasmissione 'Millennium' in onda su Rai3)