L'Istat segnala che il Pil nel secondo trimestre è calato ancora (-0,2%). Di certo non è una bella notizia, anzi rende il quadro della situazione ancora più grave, perché certifica che siamo in piena recessione. Però pretendere che Renzi nel giro di nemmeno 3-4 mesi dal suo insediamento debba avere invertito l'andamento dell'economia italiana e perfino europea (perché la frenata purtroppo è generale) è proprio esagerato. Di promesse il premier ne ha lanciate parecchie, ma nemmeno il più inguaribile degli ottimisti (o il più cinico venditore di fumo) avrebbe annunciato miracoli. Così come pensare che i famosi 80 euro dopo nemmeno 2 mesi potessero farci uscire da un giorno all'altro dalla crisi. Diamo tempo al tempo, e se da una parte è opportuno non lasciarsi andare a facili entusiasmi attraverso mirabolanti proclami, dall'altra sarebbe il caso di evitare previsioni catastrofiche e critiche pretestuose, che danno vita solo a botta e risposta di puro stampo propagandistico e per niente concreto. Piuttosto, appare sempre più urgente l'azione sul fronte delle riforme: politiche, sociali e fiscali.