Circa 10 mila agricoltori (aderenti a Cia -Confederazione italiana agricoltori- e Confagricoltura) e circa 2.000 trattori, secondo gli organizzatori della protesta, provenienti dalle varie province lombarde, hanno marciato in corteo stamattina sulle strade lombarde.
Destinazione Arcore, verso Villa San Martino, la residenza del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, e Gemonio, sotto casa del ministro Bossi, per chiedere di rivedere le scelte del Governo in tema "quote latte"
La manifestazione è stata organizzata per contestare il cosiddetto decreto Zaia, dal nome del ministro leghista dell’Agricoltura: nel testo votato in Senato non ci saranno più splafonamenti e non sarà possibile vendere quote a partire dal 1 aprile prossimo. In sostanza chi ha ricevuto una multa potrà pagarla rateizzandola. Gli allevatori potranno pagare fino a 100mila euro di multa con 10 anni di rateizzazione; da 100mila a 300mila euro con 20 anni di rateizzazione; oltre 300mila euro di multa con 30 anni di rateizzazione. L'interesse sulla rateizzazione sarà fra il 5 ed il 6%. Questa decisione scontenta gli allevatori delle due sigle sopra citate, perché sfavorisce chi ha sempre rispettato le regole, facendo favori a chi invece ha sempre sforato.
Un classico, di questo governo.