Sembra che la proposta di legge avanzata dalla Lega Nord sulla castrazione chimica da effettuare sugli stupratori forse non verrà accolta dal resto del governo. Almeno per il momento.
Di certo comprendiamo lo sdegno dei leghisti per il più vile e vergognoso dei reati, perché è anche il nostro.
Siamo perciò d'accordo che occorrono pene più severe e certezza della pena. Però pensiamo che la prevenzione sia ancora meglio. Oltretutto, ci sono poi gli esperti di polizia che considerano inefficace la castrazione chimica come deterrente per gli stupri e la ritengono semmai pericolosa.
Diciamo quindi che è una soluzione da considerare con le dovute cautele.
Di certo non si riesce a comprendere perché comunque la Lega per chiedere il sostegno alla sua proposta e raccogliere firme ai suoi gazebo abbia realizzato un volantino (lo vedete qui a fianco) in cui vengono illustrati ritagli di giornali in cui sono riportate notizie relative a stupri commessi da extracomunitari, come se fosse un problema che riguardasse solo i cittadini stranieri.
Purtroppo è una cosa che riguarda anche e soprattutto gli italiani: i dati del Viminale del mese scorso indicano che il 60% dei reati di questo genere viene commesso dagli italiani, mentre una ricerca Istat del 2007 dava una percentuale addirittura del 90% sugli italiani.
Certo, se si tiene conto della percentuale di popolazione, è molto alto il rapporto di stupratori fra gli immigrati (in particolare i clandestini).
Però sta di fatto che alla fine questa iniziativa, messa in questo modo, corre il rischio di apparire quasi un incitamento ad attacchi xenofobi.
Se si tiene conto che poco più di un mese fa in provincia di Brescia si sono verificati 2 gravi episodi di stupri, uno compiuto da minorenni e un altro da ragazzi più grandi originari del luogo, cosa si dovrebbe pensare? Che da quelle parti è consuetudine stuprare? La riterrei davvero una cosa stupida.