Dopo il bel discorso al congresso di scioglimento di AN di settimana scorsa, Gianfranco Fini si è ripetuto anche ieri, parlando come un vero uomo di Stato.
Dopo aver assistito ad un dejà vu propagandistico, privo di contenuti e con banali e vuoti slogan, ieri finalmente un discorso POLITICO, con aperture interessanti del presidente della Camera su temi come il testamento biologico, le riforme o l'immigrazione. E soprattutto una voce fuori dal coro, che non si è limitata al "lecchinaggio" devoto del Capo, ma ha avanzato anche delle critiche.
Un intervento che ha suscitato anche l'interesse ed il gradimento dei maggiori esponenti del PD.
Come dice Eugenio Scalfari oggi su Repubblica, viene voglia di dire "Meno male che Fini c'è".