Il piano casa di Berlusconi è principalmente a favore dei proprietari di casa.
E' vero che si prevedono anche investimenti di 550 milioni per l'edificazione di case popolari pubbliche, ma questi soldi erano già stati stanziati dal precedente governo Prodi. Senza contare poi che il "mago-vedo-prevedo" Tremonti li aveva fatti sparire con una sua alchimia, e che c'è voluto la protesta unita delle Regioni per farli rispuntare fuori.
Il PD, per bocca di Franceschini, lancia anche l'idea di un piano per tutti quelli che rimarrebbero esclusi dal piano casa del governo, ovvero chi vive in affitto e non avrebbe quindi nessun beneficio.
La proposta si articola su 4 punti:
1. possibilità di detrarre anche parzialmente il canone per chi vive in affitto
2. incentivo all'affitto facendo calare al 20% l'aliquota Irpef pagata dagli affittuari
3. nuove forme di incentivazione all'affitto per evitare che molti appartamenti rimangano sfitti
4. piano reale di edilizia popolare finalizzato alla costruzione di 5 mila nuovi alloggi.
Insomma, un altro bel mattone per porre le fondamenta ad un vero piano di rilancio e benessere.