Nel 1916 un italiano chiamato Cesare Battisti fu processato e condannato a morte dagli Austriaci.
La sua colpa era di lottare per l'unità d'Italia.
Un patriota, quindi.
La sentenza fu eseguita il 12 luglio, per impiccagione.
Ai giorni nostri, un altro italiano che porta lo stesso nome, è stato condannato all'ergastolo.
E' stato riconosciuto colpevole di 4 omicidi negli anni di piombo.
Un terrorista, quindi.
Però questo è ancora libero, dopo essere fuggito prima in Francia, poi in Messico e rifugiato infine in Brasile.
E non si riesce a ottenere l'estradizione per fargli scontare la pena.
Forse sarà anche un segno dei tempi, visto come viene amministrata la giustizia...