Ieri sera su La7 è andato in onda il film "W." del regista Oliver Stone.
Una biografia su George W. Bush, a detta di molti uno dei peggiori presidenti della storia degli USA, e ritenuto anche tra i maggiori responsabili dell'attuale crisi che attanaglia il mondo.
Il film traccia l'ascesa di questo uomo patetico ed imbranato, succube del padre.
Forse i difetti del protagonista del film sono tirati all'eccesso, e per questo la trama appare un po' finta.
Gli attori però sono davvero bravi, in particolare Josh Brolin, che interpreta proprio Bush, con cui è notevole la somiglianza.
Della serata su La7 ho apprezzato di più lo speciale "OttoeMezzo" andato in onda poco prima del film, in cui è stato intervistato il regista Oliver Stone.
Tra le tante cose che ha detto, mi hanno colpito queste dichiarazioni: "Bush è un uomo rozzo, volgare, spaccone, però un buon venditore, un piazzista, che si presenta bene e sa parlare alla gente . La sua ascesa è partita quando è diventato proprietario di una squadra di baseball, e da lì ha fatto successo in politica. Il fatto che sia stato eletto presidente 2 volte (di cui una contestata) è perché ormai la democrazia si basa sui soldi e la televisione.
Poi, con la lotta al terrorismo e l'ossessione della sicurezza, ha diffuso la paura tra la gente, facendo dimenticare tutti gli altri problemi".
Non so perché, ma queste parole mi sono suonate tanto familiari...
Chissà se un regista nostrano, ispirato dalle dichiarazioni di Oliver Stone, girerà mai un film intitolato "B."...