Continua la crociata gastronomica anti-etnica. Dopo Lucca, ecco che anche la Lombardia sta studiando una norma per limitare i locali etnici nei centri storici.
Premetto di non essere un amante del kebab, anzi non mi piace proprio: però è una questione di gusti.
Condivido anche la necessità della presenza nei centri storici di negozi che riportino alla tradizione locale (se non altro per una questione anche turistica).
Però, perché chiudere o allontanare dei punti vendita se risultano a norma e rispettano le regole di igiene e non creano problemi di ordine pubblico?
E poi: questi divieti valgono solo per chi vende kebab o anche hamburger? Saranno chiusi anche i McDonald's? E le pizzerie: potranno continuare a sfornare la "vera pizza napoletana"? O dovranno farla con la polenta?
Oltretutto quella lombarda è anche tradizionalmente una cucina povera, che non offre molte alternative (non la si può certo paragonare a quella toscana o del sud-Italia).
A me pare proprio una pensata pretestuosa e arbitraria (nonché idiota): speriamo che di questo passo non estendano obblighi anche su cosa leggere e chi frequentare...