Il federalismo è sicuramente un passo importante per il nostro paese, che ne potrà trarre benefici. E non a caso il PD ne è uno strenuo propugnatore, tanto è vero che nella scorsa legislatura fu approntata una bozza su questa riforma dal senatore Luciano Violante, da cui prese il nome.
La bozza Violante è un testo molto equilibrato, e infatti fu approvata nella scorsa legislatura con largo consenso in commissione Affari costituzionali.
E ancora oggi, sia da parte di autorevoli esponenti del Pdl che dallo stesso Bossi, il testo studiato da Violante viene considerato come punto di partenza per la riforma definitiva del federalismo fiscale.
Nonostante tutto, però, il PD ha deciso di astenersi al voto in Senato, e di valutare se votare contro alla Camera.
Giustamente, perché con la così detta bozza Calderoli ci si è trovati di fronte ad un testo pasticciato che raccoglie scopiazzature prese qua e là dalla bozza Violante più una serie di punti che paiono solo slogan.
E soprattutto, il ministro della finanza creativa, quello che sa prevedere ciò che accade tra 10-20 anni ma non si rende conto della situazione attuale, non è in grado (a conferma di quanto detto) di dare una stima dei costi di questa riforma.
Insomma, una riforma al buio, fatta solo per dare un contentino alla Lega, con Bossi e Tremonti che vanno a braccetto.
E visto che lo studioso Tremonti non arriva a fare quattro conti, vorrà dire che lo chiameremo Treconti.
(nel video: Corrado Guzzanti fa una parodia di Bossi e Tremonti, riproponendo una scena del film "Il sorpasso")