Noi l'avevamo detto. Si sapeva che andava a finire così: è stata fatta una legge ad personam per proteggere Berlusconi dai giudici, ed ora un'altra per proteggere il figlio di Bossi dai professori. Per cui, ecco intervenire il Ministero della Pubblica Istruzione per la bocciatura (ben la seconda) subita dal rampollo del senatur a luglio, all'esame di maturità.
Forse adesso si intuiscono tutti gli attacchi fatti da Bossi contro la Gelmini: vedrete che ora il senatur la lascerà stare in pace...
E così il nostro Renzo, capelli riccioluti, scuri, probabilmente godrà di diritto acquisito alla maturità.
Un diritto "di casta" rivendicato tra l'altro su una tesina sul Cattaneo (così questo intervento del Ministero lo chiameremo "lodo Cattaneo") che, a detta dei media, probabilmente non ha scritto nemmeno lui: "...Chi l'ha scritta?, gli chiesero. «Mi sono ispirato ai libri di Cattaneo e di Gianfranco Miglio» fu la risposta. Il fratello maggiore Riccardo, sempre più geloso, infierì: «Strano. Alla biblioteca della Camera nei primi mesi della legislatura non risultano libri chiesti dalla Lega. Prima dell'esame di mio fratello, però, qualcuno ha voluto gli scritti di Miglio e di Cattaneo... ». Commentò La Stampa: «È possibile che tra i compiti dei parlamentari leghisti ci sia pure quello di scrivere la tesina al figlio del capo»". (qui l'articolo completo di Aldo Cazzullo - Corriere della Sera)