lunedì 19 maggio 2008

Ronda anomala

Parliamo un po' di sicurezza. Lo facciamo solo perché è il tema del momento, anche se personalmente non credo sia questo il primo dei nostri problemi. Io vedo con maggiore preoccupazione lo stagnamento dell'economia, il carovita, la casa, le giovani coppie, il precariato... Ma sembra che tutti abbiano la mania della delinquenza, in particolare verso quella che arriva dagli stranieri. Addirittura si parla di istituire delle ronde di cittadini per tutelare maggiormente le strade delle nostre città. Io penso che a volte l'ideologia ed il fanatismo ci impediscono di riconoscere le cose, per cui abbiamo una percezione deformata di quella che è la realtà. Immaginatevi comunque volontari che pattugliano il territorio e i quartieri, di città e paesi, per denunciare - e inibire - l'illegalità e la criminalità comune. Io sono dell'idea che non tocchi al comune cittadino sostituirsi alla legge: sarebbe invece meglio potenziare e fornire maggiori mezzi alle forze dell'ordine. Oltretutto penso che questi novelli "giustizieri della notte" potrebbero trovarsi a mal partito se avessero di fronte spacciatori, banditi o protettori - agguerriti e senza scrupoli. Per cui, ci si potrebbe trovare nella condizione che mentre le ronde cercano di proteggere i cittadini, la polizia locale sarebbe chiamata a proteggere le ronde. Non a caso, in molte realtà locali che intendono optare in questa direzione, viene proposto in alternativa il reclutamento di vigilantes professionisti . Resta il fatto che il 50% dei cittadini vorrebbe le ronde (dati IPSOS). Lo stesso sondaggio rivela che quasi il 40% degli italiani, ritiene che il fenomeno dell'immigrazione vada fermato: questo perché l'equazione immigrato=delinquente va sempre più prendendo forza. Eppure l'immigrazione deve essere considerata una risorsa. E invece di investire risorse in controllo del territorio ed espulsioni (arresti e rimpatri ci costano soldi -circa 1,7 miliardi di euro l'anno), perché non prevenire? Il nostro problema è che NON SAPPIAMO ACCOGLIERE chi decide di venire nel nostro paese. E' nel momento dell'accoglienza che bisogna fare selezione, e se possibile anche prima.Organizzando, ad esempio, nei nostri consolati dei corsi di formazione (sulla lingua, sui nostri usi e costumi) a chi fa richiesta di entrare nel nostro paese, magari in accordo con aziende italiane che necessitano di manodopera. Giusto non abbassare la guardia, ma è inutile chiudere il recinto dopo aver fatto scappare i buoi, soprattutto se chi dovrebbe recuperarli non fa il mandriano di professione...
E comunque, basta con le esagerazioni: la sicurezza sembra essere diventata una vera e propria ossessione: anche qui, nel mio tranquillo paese, c'è chi non parla d'altro, manco fossimo nel Bronx! Eppure, chi parla così tanto del problema sicurezza qui a Vedano, o non è vedanese, o fa finta di non ricordarsi, o non era ancora nato, quando la sala da ballo del nostro paese intorno agli anni 60/70 venne chiusa più di una volta per questioni di ordine pubblico, visto che spesso accadevano risse. Non c'erano extracomunitari, non c'erano ronde, ma soprattutto non c'erano tristi personaggi che ci sono oggi.