Milano, 24 maggio 2008 - 1° Forum dei Circoli Lombardi del PD
In un teatro Strehler pieno, con una platea variegata, fatta di uomini e donne più o meno giovani, e soprattutto giovanissimi in prima fila, Veltroni ha usato parole cariche di ottimismo sul futuro e di critica sul presente. In un'analisi del voto, ha sottolineato la strategia adottata dal PD: "Non abbiamo nascosto i dati della sconfitta, ma siamo anche un grande partito, una grande novità politica per il paese, il primo grande partito riformista. Siamo stati tuttavia vincenti in molti grandi comuni, registrando risultati importanti. A Milano per esempio tra il 2006 e il 2008 Il PD è cresciuto al senato del 9%, così come è cresciuto a Bologna, Firenze, Napoli e Roma, nonostante le premesse negative, con una coalizione che aveva il minimo storico dei consensi." Veltroni ricorda inoltre il coraggio che si è avuto nell’andare da soli come scelta necessaria in seguito alle dichiarazioni di Bertinotti e Mastella.
Altro argomento toccato, sono state le primarie: "In tutti gli appuntamenti elettorali del futuro - spiega il segretario - faremo le primarie. A partire dalle prossime provinciali". Non sono poi mancate le critiche al governo, polemizzando in particolare col reato di clandestinità che rischia di riempire oltremodo le carceri del nostro paese oltre che di intasare i tribunali con cause che non hanno senso, quando ha più senso abbracciare la proposta del Pd che chiede l’espulsione per i clandestini, il rispetto per chi lavora e la certezza della pena per chi delinque. Altre stoccate sono state per il ponte sullo Stretto e le centrali nucleari: "Il ponte di Messina è sbagliato. Vorrei che voi andaste nei bar, nei ristoranti e nei mercati a chiedere ai dirigenti della Lega perchè il ponte era sbagliato prima del 14 aprile, mentre ora è diventato una priorità". Sulle centrali nucleari: "Occorre aspettare 10 anni di permessi per un rigassificatore pensiamo a quanti ce ne vorranno per una centrale nucleare?". Poi, parole anche sul futuro del PD: "Siamo un partito nuovo. Basta con le riunioni degli ex e basta con il guardare al gruppo sanguigno di ognuno: gli ex fanno tristezza! Dobbiamo imparare a combattere". C’è bisogno secondo Veltroni di un partito che stia in mezzo alla gente e non in tv, che non paga nel breve periodo ma nel lungo". Vuole un partito in cui sia la gente a scegliere chi vuole con le primarie, un partito che riesca a radicarsi nel territorio. Poi ha indicato le prossime priorità: "Salari, pensioni, precarietà: dobbiamo stare il più vicino possibile alle condizioni materiali delle persone per contrastare l’impoverimento a cui questo governo non sa dare risposte”. E poi ha concluso: "Il nostro partito dev’essere ciò che ha promesso di essere, dobbiamo guardare con fiducia e far crescere questa nuova forza riformista, perché tra cinque anni governeremo noi e dobbiamo avere un Paese che consenta un'azione riformista".