giovedì 19 febbraio 2015

Vite da galera

Gli spregevoli commenti sulla pagina Facebook di un sindacato di polizia penitenziaria riguardo il suicidio di un detenuto rumeno, non trovano nessuna giustificazione, né alcuna comprensione. Però di sicuro evidenzia che lo stato di barbarie delle condizioni delle carceri in Italia è arrivato a un punto tale che non tocca solo i detenuti, ma anche chi ci lavora, riuscendo magari a demolire quel poco di sensibilità e pietà.