Giunge alle nostre orecchie il grido di vittoria di Maroni: la Commissione UE ha approvato il testo della sua normativa sui nomadi. Ma è una vittoria di Pirro: rispetto alla normativa originale ci sono state alcune modifiche da parte del Viminale sul testo inviato a Bruxelles. Infatti è stata introdotta la dizione "campi nomadi illegali” (quando in origine si voleva estendere il censimento IN TUTTI I CAMPI NOMADI) in maniera tale che fosse esclusa l'ipotesi (molto concreta) che si trattasse di un provvedimento mirato in particolare su di una etnia; mentre la questione delle impronte digitali è stata ridimensionata, sempre dal Viminale, a “extrema ratio” per l’identificazione dei minori non altrimenti riconoscibili (mentre prima doveva essere PRASSI COMUNE per tutti i nomadi, bambini in primis).
Effettivamente la Commissione UE non ha bocciato la norma di Maroni: se l'era già bocciata prima lui da solo.