Agli sventurati (ed eroici) pendolari di Trenord mancava solo il "bug" del nuovo sistema informatico che stabilisce i turni dei macchinisti e che ha bloccato tutto l'intero comparto ferroviario, disseminando a casaccio gli addetti: treni con 5 macchinisti e altri che non potevano partire perché senza personale. Dopo le ormai abituali vicissitudini, come ritardi indefiniti, carrozze sporche, scompartimenti gelidi d'inverno e bollenti d'estate, porte che non si aprono, customer care praticamente assente, aumenti ingiustificati in rapporto alla qualità del servizio offerto, tratte già inadeguate a soli pochi giorni dall'inaugurazione, questa è l'ultima della serie di inefficienze che ormai da anni i pendolari devono subire. Tutto questo a causa non solo di assessori e dirigenti incapaci, ma anche della politica scellerata portata avanti in questi anni in Lombardia da Formigoni e Lega, del tutto disinteressati al traffico su rotaie (se non per i "treni blu" per i "vip") e alle esigenze di chi usa il treno per lavorare (come i pendolari), prediligendo invece investire sull'asfalto (magari per interessi privati), con grandi opere, forse inutili e dannose, che potrebbero addirittura rimanere incompiute.
Update: Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord, è stato arrestato per bancarotta fraudolenta di una società di cui è stato amministratore delegato fino al 2008, prima di passare alla guida delle Ferrovie Nord. La domanda è: con che criterio in Regione Lombardia venivano scelti i manager delle società affiliate? Non certo con quelli meritocratici, vedendo risultati e fatti. Cambiamo, e lasciamoci per sempre alle spalle il berlusco-formigo-leghismo che tanti danni ha fatto alla Lombardia.