Tante contraddizioni nel PGT adottato mercoledì scorso in Consiglio comunale.
A iniziare dalla “decantata serie di assemblee pubbliche” che in pratica si riduce ad UN INCONTRO SOLO. O al “piano contenuto” di soli 80.000 metri cubi, ma questo grazie all'intervento degli enti preposti (Asl, Arpa e Provincia) che ha ridotto quello originale che ne prevedeva ben 100.000.
Per non parlare dell'incremento di popolazione conseguente all'aumento di superficie: 420 per gli estensori del Piano, ma perché basato sul rapporto di 1 abitante per 180 metri cubi di spazio occupato, quando invece le norme suggeriscono uno standard tra i 100 e i 120 metri cubi per abitante. E quindi in realtà l'aumento potrebbe essere più consistente.
Lascia perplessi anche sentire parlare di sostenibilità e poi vedere nel progetto la creazione di 2 strutture di vendita (una media per il settore alimentare e una grande non food) e poco o niente per i servizi (a parte l'ampliamento delle piste ciclabili).
Della media struttura di vendita food (in pratica un minimarket) se ne capisce poco la necessità: al di là che nei paesi vicini vi sono già diversi (parecchi) supermercati e discount (per non parlare di quello in centro paese). Ma ci sembra anche un errore collocarlo in uno spazio verde (quello all'incrocio tra Via Marconi, via Volta e Via De Amicis) che sarebbe meglio destinato ad altri usi (tipo un piccolo parco giochi). Soprattutto considerando la vicinanza di strutture dismesse su cui eventualmente ricostruire. Sarà possibile trovare una mediazione o vincerà ancora il cemento? Sempre riguardo alla media struttura di vendita food, abbiamo scoperto che la sua realizzazione si basa anche su una raccolta firme di cittadini vedanesi. Fa piacere sapere che l'amministrazione prenda in considerazione le richieste dei cittadini: chissà però perché non ha tenuto conto delle firme per la riapertura della discarica...
Il mercato immobiliare è in sofferenza, con molte case invendute, e la Provincia stessa è contraria alla realizzazione di nuove strutture di vendita di medie e grandi dimensioni, per cui ciò che non convince è il fatto che si sia pensato quasi esclusivamente a fare cassa da questo PGT, senza una visione futura del paese, elaborando un Piano povero di originalità e scegliendo così la via più facile. Le strutture di vendita portano oneri finanziari e soldi nelle casse comunali, ma bisogna anche stare attenti che poi non si verifichino casi "Fornace", come a Tradate. E a proposito, chissà se il capogruppo della maggioranza, quando era in consiglio a Tradate, aveva accolto il progetto Fornace con lo stesso entusiasmo con cui ha fatto la dichiarazione di voto l'altra sera a Vedano...
Da salvare comunque c'è la volontà di riqualificare il centro storico, anche se aprendo nuove strutture di vendita alle periferie non si capisce come saranno tutelati i piccoli negozi del paese.
Da segnalare, infine, che prima della discussione del punto all'ordine del giorno, il sindaco e il consigliere Fabio Gambarini hanno abbandonato la Sala Consiliare, in ottemperanza ad una norma che prevede l'esclusione dal voto e da ogni decisione di chi possa avere, direttamente o tramite legami di parentela, interessi personali nell'attuazione di provvedimenti. Ecco, questa è stata l'unica nota di coerenza nell'adozione del PGT.
venerdì 22 giugno 2012
Consiglio comunale di Vedano Olona: Piano di Governo Contradditorio
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