sabato 21 giugno 2014

Senato: una riforma non immune da critiche

Ci può stare un nuovo Senato con seggi ridotti (solo 100); ci sta anche che i componenti non siano eletti dai cittadini (95 saranno scelti dai consigli regionali, 5 invece di nomina del presidente della Repubblica); così come è logico che anche le loro funzioni siano ridotte (non voteranno la fiducia al governo e il grosso delle leggi). Ci sarà così, oltre ad una semplificazione delle trafile legislative, anche un risparmio sui costi e sugli stipendi. Però davvero non si riesce a comprendere perché debba essere reintrodotta l'immunità parlamentare per i nuovi senatori. Quest'ultima cosa proprio non ci piace: se è una specie di scambio-merce per avere i voti di Forza Italia e Lega, attenzione perché è come fare un patto con il diavolo vendendo la propria anima.