Una task force coordinata dal viceministro al Lavoro e delle politiche sociali, con delega alle Pari opportunità, la democratica Maria Cecilia Guerra, per un piano contro la violenza sulle donne curato dal governo, che coinvolge 7 gruppi di lavoro e che vede impegnati, oltre ad altrettanti ministeri, anche le Regioni, i Comuni, le associazioni e i centri antiviolenza. Le priorità sono: prevenire, sostenere e, soprattutto, educare.
venerdì 7 febbraio 2014
Collusione e liberazione
La gestione del sistema degli appalti in Lombardia nel corso del ventennio della presidenza del governatore Roberto Formigoni: una rete di collusioni e contatti fondata sulla "comune appartenenza" al movimento di Comunione e liberazione.
Una Direzione sulla strada delle riforme
Nella Direzione Nazionale PD di ieri (qui tutti gli interventi) è emersa chiara ed unanime la volontà di arrivare al più presto alle riforme che occorrono all'Italia: Senato, province, regioni, tagli alla politica.
Una volontà ribadita negli interventi, sia dal Segretario Matteo Renzi che dal premier Enrico Letta (vedi video sotto).
Per Letta però c'è anche il rischio che venga riformato anche il suo governo, se disattenderà le richieste che non arrivano solo dal Partito ma anche dal mondo produttivo.
giovedì 6 febbraio 2014
Rendere agile il lavoro
Il Comune di Milano lancia oggi la prima "Giornata del lavoro agile": un'iniziativa rivolta ad aziende, enti e liberi professionisti affinché il più grande numero di cittadini possa lavorare da casa senza recarsi sul luogo di lavoro. L'obiettivo è dimostrare che è possibile e anche economicamente vantaggiosa una nuova modalità professionale - quella del lavoro da casa - che all'estero è già molto diffusa e che permette più tempo per sé e per la famiglia, più qualità della vita, più produttività, meno stress e meno inquinamento.
Arte e cultura svalutate
E' paradossale che la Corte dei Conti attacchi le agenzie di rating per non avere valutato il patrimonio artistico e culturale dell'Italia, quando nel nostro Paese l'arte viene esclusa dalle scuole e non si mantengono le promesse per aiutare la cultura.
(per rimediare al taglio della storia dell'arte nelle scuole, è sempre attiva l'iniziativa dei Circoli PD).
Update: per il reintegro di ore di storia dell'arte e di educazione musicale forse c'è qualche speranza...
Corruzione alle stelle
Magari il costo totale della corruzione in Italia non sarà di 60 miliardi, ma di certo è a livelli elevatissimi se abbiamo addirittura le tangenti spaziali.
La morale di Grasso in Senato e il Senato magro di Renzi
Nonostante il parere contrario del Consiglio di Presidenza, che con 10 voti contrari e 8 a favore aveva detto di no. (tra i voti contrari, Forza Italia, Lega, Ncd e Scelta Civica, favorevoli PD. M5S e Sel), il Senato si costituirà parte civile nel processo intentato a Berlusconi per la cosiddetta “compravendita dei senatori” su decisione del Presidente Pietro Grasso. «Ne va della dignità delle Istituzioni», ha dichiarato il Presidente del Senato. Grandi applausi dall'opinione pubblica per una scelta di alta integrità morale ma anche sorpresa per chi presagiva inciuci, perché questa decisione mette gli interessi delle istituzioni prima di quelli del partito. Per noi però non è affatto una sorpresa: sappiamo e lo diciamo da tempo che gli interessi del PD corrispondono da sempre a quelli del Paese. L'eccezione è semmai quando, purtroppo, alcune volte è accaduto il contrario.
E proprio partendo da questi presupposti va vista la riforma del Senato che sarà presentata oggi in Direzione Nazionale da Matteo Renzi: una Camera delle autonomie, non elettiva, senza indennità, con 150 componenti (108 sindaci dei comuni capoluogo, 21 presidenti di regione e 21 esponenti della società civile) temporaneamente cooptati dal Presidente della Repubblica per un mandato. Una proposta che servirà a snellire l'iter burocratico parlamentare, a tagliare i costi della politica e a rappresentare maggiormente cittadini e territorio.
mercoledì 5 febbraio 2014
Svuota carceri e accuse a vuoto
FAQ carceri - Infografica Pd from Partito_DemocraticoSta per andare al voto il decreto detto "svuota carceri". Le opposizioni (M5S e Lega) lanciano accuse di provvedimento a favore di "mafiosi, stupratori e assassini". In realtà le cose non stanno proprio così. Lo "svuota carceri" è stato studiato per ridurre il sovraffollamento delle nostre carceri ed evitare così una multa salata da Bruxelles, e prevede determinati interventi come:
- braccialetto elettronico come regola, e non più eccezione, per gli arresti e la detenzione domiciliari;
- pene più lievi e niente arresto in flagranza per il "piccolo spaccio";
- libertà anticipata speciale per i detenuti che abbiano dato prova di un'effettiva rieducazione, fatto salvo chi si è macchiato di delitti di mafia e altri reati gravi;
- espulsione come misura alternativa alla detenzione per i detenuti stranieri per pene non superiori ai due anni.
Non c'è bisogno quindi di allarmismi: mafiosi e criminali pericolosi non fruiranno di queste agevolazioni. E affermare questo, "è un modo demagogico di fare opposizione evocando indulti mascherati che non sono all’orizzonte, e lo fa chi spera di racimolare qualche punto di consenso nell’elettorato più forcaiolo", come ha affermato l'associazione Antigone.
Semmai c'è da constatare, come avevamo già scritto, che così il problema si continua a rimandare e non si risolve di certo.
Il processo alle intenzioni
Sono tutti allarmati, e quasi rassegnati: secondo il sondaggio Ipsos sulle intenzioni di voto, se si andasse a votare oggi con ciò che sappiamo dell'Italicum, prevedendo l'ipotesi di un'alleanza tra Casini e Berlusconi, il centrodestra raggiungerebbe il 37,9%, affermandosi al primo turno e conquistando dunque il premio di maggioranza, con il centrosinistra al 36%. Il vero ago della bilancia sarebbe quindi l'Udc, e con il limite della soglia solo al 37%, secondo molti, Renzi rischia di regalare la vittoria a Berlusconi.
Noi però siamo d'accordo con Matteo Renzi: innanzitutto non si fa una legge elettorale su misura per vincere, ma per il bene del Paese e la sua governabilità, e comunque la vittoria non dipende dal sistema di voto ma dalla qualità delle proposte e delle leadership. D'altra parte la campagna elettorale, con la scelta di un leader e la stesura di un programma che viene presentato agli italiani, serve proprio a questo: a convincere gli elettori a votarci, puntando sui nostri valori e sul cambiamento. Come sottolinea Renzi: "Se siamo credibili, prendiamo un voto più degli altri. Certo, se per farci paura basta uno starnuto di Casini, allora "Houston abbiamo un problema". Siamo il Pd, noi. Dobbiamo dire qual è la nostra idea di società. Non basta più essere contro Berlusconi. Dobbiamo salvare l'Italia e cambiarla a 360 gradi. E allora discutiamo se si fanno investimenti per la scuola e per la pubblica amministrazione. Parliamo della società, dei meriti e dell'uguaglianza".
Tenuto conto oltretutto che i sondaggi lasciano anche il tempo che trovano, appare inutile emettere già ora verdetti: pensiamo piuttosto ad esprimere una buona politica, con proposte serie e concrete, e i risultati arriveranno senz'altro. Per il Partito e per il Paese.
martedì 4 febbraio 2014
Tutti uniti per Malpensa
Dal 2007 al 2013 i movimenti allo scalo di Malpensa sono diminuiti del 43%, i passeggeri del 30%, le merci del 20%. Dati negativi anche per gli aeroporti di Linate e Brescia; l’unico a crescere, sul dato passeggeri, è Orio al Serio.
Con l'avvicinarsi di Expo e l'avvio delle trattative tra Alitalia e la compagnia di Dubai Etihad, Malpensa può rilanciarsi, dal punto di vista strategico e degli investimenti (sempre che non venga penalizzato su questo fronte dalla destinazione a hub di Fiumicino).
Per questo occorre, come ha dichiarato Maroni, un piano regionale strutturato e lo sforzo di tutti i rappresentati istituzionali, come proposto dal capogruppo del PD in Regione Lombardia Alessandro Alfieri. Sarebbe proprio ora che questo aeroporto finalmente decollasse.
Il quadro della situazione in Portogallo
Non è tanto sereno, dal punto di vista economico, se il governo deve mettere all'asta opere d'arte per fare fronte ai debiti.
La regressione della Lega
Cattivismo contro gli stranieri e invettive contro l’Euro: la Lega ormai è solo questo. Insulti e provocazioni, ma ZERO contenuti. Una strategia spicciola per raccattare manciate di voti, ma che invece pare controproducente (come è accaduto oggi a Strasburgo, dove la contestazione dei leghisti contro Napolitano è stata fischiata da tutto l'Europarlamento. E c'è proprio poco da vantarsene -vero Salvini?-). In oltre 20 anni di vita si può dire che non vi sia stata alcuna evoluzione politica, e oggi, in termini di consensi, continua a perdere terreno (e territorio).
Sinceramente non sarebbe un gran problema (cavoli loro, per dirla) se non fosse che, per discutibili giochi politici, questo movimento è al governo delle principali regioni del Nord. Piemonte, Veneto e Lombardia dovrebbero essere il motore dell'Italia (e un traino per portarci in Europa, non farci uscire), e invece, a causa di politiche retrograde, clientelari e di chiusura, stiamo assistendo ad un loro inesorabile declino. E se si fermano queste regioni, dalla crisi non ce ne tiriamo più fuori.
Se si vuole andare avanti bisogna scegliere la strada del merito, dell'apertura e dell'innovazione: che non è certo quella intrapresa finora dalla Lega.
(Intanto i leghisti devono anche subire questo "affronto". Io però in vista di Expo, anziché delle invadenze sui nomi delle mascotte, mi preoccuperei delle infiltrazioni di mafia e 'ndrangheta, argomento sottovalutato dalla Lega per tanti anni: ecco, vediamo di non ripetere gli stessi errori).
Importante non partecipare
La decisione di Enrico Letta di essere presente all'inaugurazione delle Olimpiadi invernali di Sochi viene considerato giustamente un errore. Avrebbe fatto meglio a disertare l'evento, seguendo l'esempio di altri leader occidentali come Merkel, Obama, Hollande e Cameron, per contestare la linea omofobica perseguita in Russia da Putin (per non parlare poi delle altre violazioni di diritti civili nei confronti di chi dissente la linea politica dell'ex-KGB). Così invece si rischia di dare credito a un discusso personaggio, che vuole trasformare la competizione sportiva nel "Putin-pride". Le giustificazioni del premier (la candidatura delle Olimpiadi di Roma in primis) appaiono evanescenti e pretestuose. E comunque, di fronte ai diritti civili non si può fare alcun genere di baratto o concessione.
Decretocrazia
Si sta per votare la fiducia sull'ennesimo decreto legge (questa volta è il contestato "svuotacarceri"). Qualche giorno fa la presidente della Camera Laura Boldrini aveva chiesto al governo un utilizzo più limitato dei decreti. In effetti in questa legislatura saranno almeno una ventina i decreti approvati con fiducia, mentre i provvedimenti discussi nelle aule si contano sulle dita di una mano.
Purtroppo il ricorso continuo ai decreti sta divenendo una prassi nella democrazia italiana: anche governi precedenti a questo (pure con ampia maggioranza) si portavano avanti a colpi di decreti.
Emergenza o meno, occorre rivedere questo modo di condurre la vita legislativa, che si sta trasformando in un vero e proprio abuso: per non mortificare le opposizioni (con il rischio poi di scatenare aspre reazioni, come è avvenuto settimana scorsa) e soprattutto per non dequalificare l'attività dei parlamentari.
lunedì 3 febbraio 2014
In Lombardia si aprono le Primarie
Domenica 16 febbraio si terranno le Primarie per eleggere Segretario e Assemblea regionale del Partito Democratico
lombardo.
A Vedano si voterà dalle ore 8.00 alle ore 20.00 presso la Sala Consiliare di Villa Aliverti in Piazzetta della Pace.
La partecipazione è aperta a tutte le elettrici e gli elettori residenti in Lombardia (potranno votare anche i giovani che
abbiano compiuto i 16 anni entro il 16 febbraio 2014) che sottoscriveranno l'Appello pubblico per il voto.
Per votare è previsto un contributo di euro 2,00.
I candidati in corsa per la Segreteria sono: Alessandro Alfieri, varesino, Consigliere regionale e capogruppo al
Pirellone, e Diana de Marchi, insegnante, Consigliere provinciale a Milano.
Alla pagina internet www.blogdem.it/pdlombardia potete trovare le informazioni sui profili e i programmi dei candidati.
Le primarie fanno ormai parte del DNA del Partito Democratico, partito che fa della partecipazione un fondamentale
principio della sua azione. È quindi importante non mancare a questo appuntamento che permetterà di scegliere
la nuova classe dirigente del PD lombardo in vista delle future sfide sul nostro territorio.
Con i più cordiali saluti
Roberto Adamoli
Segretario Circolo PD Vedano Olona