Qualche giorno fa avevamo scritto di un taglio di fondi alla navigazione dei laghi in Lombardia previsto nel decreto "milleproroghe" (che più avanti andremo ad analizzare).
Ebbene, sembra che il pericolo sia scongiurato: a quanto pare il Ministero delle Infrastrutture ha trovato i fondi necessari per azzerare i tagli e garantire in questo modo i servizi di collegamento tra le sponde dei tre grandi laghi lombardi almeno per il triennio 2009-2011.
Insomma, una bella ciambella di salvataggio per tutto il comparto turistico lacuale.
Contenti per questa notizia, facciamo un plauso e attendiamo fiduciosi la conferma di quanto annunciato.
lunedì 2 marzo 2009
Un salvagente per i laghi lombardi
domenica 1 marzo 2009
sabato 28 febbraio 2009
C'era una volta un piccolo naviglio...
Quando ieri Franceschini ha accusato Berlusconi e Bossi di aver tradito il Nord, nell'elenco dei torti fatti al nostro territorio si è dimenticato di inserire il taglio ai fondi alla navigazione dei laghi in Lombardia: 14 milioni di euro in meno che il decreto "milleproroghe", la settimana scorsa ha definitivamente tolto dal bilancio delle aziende di navigazione.
Una bella botta ai comuni, alla gente ed alle aziende che lavorano sul turismo di entrambe le sponde, come hanno sottolineato Alessandro Alfieri e Fabrizio Mirabelli, responsabili PD degli enti locali in Lombardia e a Varese.
Franceschini, il volto della concretezza
Sala gremita, ieri alle 18.00 al Collegio De Filippi di Varese, per assistere alla prima uscita ufficiale di Dario Franceschini, nuovo segretario PD, che aveva avuto circa 2 ore prima un confronto con i sindacati a Malpensa.
Il discorso tenuto da Franceschini a Varese si è basato su toni duri: contro il governo, ma anche contro chi all'interno del partito dà adito a continue e inutili liti che disorientano la base elettorale del PD.
Un addio al "buonismo"? Di certo Franceschini ha parlato di "battaglia durissima" e non di dialogo.
Non sarà certo un trascinatore di folle, Dario Franceschini: a differenza di Berlusconi non è un istrione, non distribuisce sorrisi a destra e a manca, non fa battute o racconta barzellette. Ma appare molto serio e concreto. E onesto.
E forse la sua sobrietà, lo stare con i piedi per terra, questo essere caratterialmente (e moralmente) proprio l'opposto di Berlusconi potrebbe rappresentare un punto di forza, un richiamo all'elettorato ed una ripresa per il PD. E per l'Italia.
venerdì 27 febbraio 2009
Berlusconi ottiene un altro riconoscimento
E "le gaffeur" continua a farsi riconoscere all'estero...
Dario Franceschini a Varese
Dario Franceschini, nuovo segretario del Pd, si presentarà oggi a Varese, alle 15.00 a Malpensa (sala Vivaldi) e alle 18.00, in città, al collegio De Filippi.
Sarà per i democratici varesini l'occasione per presentargli i problemi del varesotto e chiedere attenzione per le comunità locali e i temi economici.
giovedì 26 febbraio 2009
E Calderoli ci complica la vita!
Altro che Ministro della Semplificazione! Roberto Calderoli sta procurando tante belle complicazioni...
Lasciamo stare quel pasticcio della riforma sul federalismo fiscale, di cui ancora non si comprende né capo né coda...
Come se non bastasse, ecco le sforbiciate (anzi, dei bei colpi di scure) che ha cominciato a dare al codice per eliminare (come aveva annunciato) leggi considerate inutili.
E' vero, c'erano leggi veramente desuete da sembrare quasi delle barzellette (tipo "il regio decreto sul trattamento doganale del prosciutto cotto conservato in scatola", oppure "le misure per lotta alle cavallette", "l'aumento dell'indennità di bagaglio per il cavallo o per la sua bardatura", "la lotta alla cocciniglia degli agrumi" ecc.). Però insieme a queste (per errore o sciatteria) sono finite nel calderone (o se preferite, nel Calderoli) anche leggi di significativa importanza (almeno 160!), come riportato qui e qui.
Tanto che lo stesso ministro della Semplificazione ha concordato che è meglio andarci con i piedi di piombo.
Nel frattempo però leggi contenute nel Decreto Bersani utili alla lotta all'evasione fiscale o riguardanti norme e regolamenti per lo sportello unico per le imprese sono state cancellate: poteva questo governo non dare una mano ai furbi o fare in modo che, ad esempio, nei cantieri ci fosse meno sicurezza e più possibilità di lavoro nero? La scusa è di snellire la burocrazia alle imprese...
Comunque sia, Calderoli ha dichiarato che questo suo impegno ha garantito finora un risparmio complessivo di quasi 75 milioni di euro: non si sa come, visto che non l'ha spiegato. E può darsi sia anche vero.
Intanto, però, cifre sicure sono i 400 milioni di euro che i contribuenti italiani ci rimetteranno, proprio grazie a Calderoli, che per difendere la sua legge elettorale "porcellum", ha ottenuto il rifiuto di inserire il referendum elettorale tra le varie consultazioni (europee, comunali, provinciali…) raggruppate nell'election-day del 6 e 7 giugno. Risultato: rischiamo di andare a votare molto probabilmente tre domeniche di fila.
Pasticci, tanta vuota demagogia e questi numeri in rosso che parlano chiaro: questa è la Lega Nord!
Formig-ioni
Il governatore della Lombardia, che, come dice Pippo Civati, a settembre era contrario al nucleare in Lombardia mentre ora invece è favorevole, se vuole avere qualche delucidazione sull'argomento chieda informazioni a Marcello Saponaro che, essendo consigliere regionale, magari lo incrocia in Aula o nel Pirellone.
martedì 24 febbraio 2009
Se i francesi sono i galletti, noi italiani siamo proprio dei polli
Sul "patto nucleare" stretto oggi tra Berlusconi e Sarkozy c'è davvero tanto da dire.
Innanzitutto lascia perplessi che Berlusconi firmi gli accordi senza che il Parlamento abbia ancora approvato le leggi di riferimento.
Ma poi, quello che sconcerta maggiormente è questa scelta scellerata di puntare sul nucleare, una fonte costosa, rischiosa e basata su una risorsa, l’uranio, molto limitata (secondo le stime delle organizzazioni internazionali, durerà solo per pochi decenni ed il suo costo è cresciuto a dismisura: nel 2000 un chilogrammo di uranio costava 7 dollari mentre oggi ne costa 120).
Una tecnologia che serve solo a pochi interessi di un settore che il mercato ha già bocciato.
Infatti l'energia nucleare nei mercati liberalizzati, come in USA, è sostanzialmente ferma da 30 anni: gli unici investimenti effettuati, hanno riguardato il ripotenziamento e la manutenzione dei vecchi impianti.
Gli Stati Uniti di Barack Obama hanno cancellato quindi tutti gli incentivi previsti per nucleare e carbone puntando, come la Germania, sulle fonti rinnovabili.
Insomma, il mondo va avanti e noi restiamo al palo, perdendo tempo e occasioni per rilanciare il settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico.
Per non parlare poi della questione dei problemi di stoccaggio delle scorie radioattive, che rimarrà sicuramente aperta anche quando sarà attivata la prima centrale (non prima del 2020, dicono gli esperti).
E oltre al danno anche la beffa: questo accordo comporterebbe una spesa fra i 3 e i 4 miliardi di euro. E tutto a vantaggio, ovviamente, di Sarkozy, che sta cercando di tenere in piedi l’industria nucleare francese.
E lo farà puntando sui fondi pubblici italiani: l'accordo sul nucleare quindi conviene solo ai cugini francesi, a cui questo governo farà l´ennesimo regalo, dopo la vicenda Alitalia.
Italia: la Mecca del crimine
Il governo romeno ha fornito queste cifre: in Italia si trovano attualmente circa 2.700 cittadini romeni che sono in carcere in attesa di giudizio o condannati in via definitiva, e sempre sul territorio italiano si trova anche il 40% dei romeni ricercati con mandato internazionale.
Beh, anch'io se fossi un criminale straniero e decidessi di espatriare, mi sceglierei un paese dove c'è un governo che:
- ostacola i magistrati e le loro indagini (dal Lodo Alfano alla legge contro le intercettazioni)
- allunga i tempi dei processi e accorcia quelli relativi alle prescrizioni
- taglia fondi e risorse alle forze dell'ordine
- impedisce l'assoluta certezza della pena.
E Bruno Tinti, ex magistrato e autore del libro "Toghe rotte" (ospite in una trasmissione TV presentata da Corrado Augias) illustra in questo video in modo superlativo falle ed orrori del lodo Alfano, che oltre a salvare il nostro premier da casi come il processo Mills, in ricaduta, rischia di permettere a eventuali criminali di farla franca.
lunedì 23 febbraio 2009
La scuola della Gelmini perde una "i"
Vi ricordate la tanto declamata scuola delle 3 "i" (Inglese, Impresa, Informatica)?
Ebbene, da oggi grazie ai tagli del governo sulla scuola, sparisce la "i" di Informatica.
La conferma a questa notizia si trova sul sito del ministero dell'Istruzione, che in questi giorni ha aperto una finestra di dialogo sulla riforma con genitori e insegnanti.
Tra le diverse FAQ (frequently asked questions, le domande poste frequentemente), è da leggere la numero 23, dove un genitore chiede:
"Con il taglio delle compresenze, mio figlio potrà continuare a fare il laboratorio di Informatica?"
Risposta del Ministero: "Le classi successive alla prima nel prossimo anno scolastico avranno confermato l’orario di funzionamento di quest’anno (27 o 30 ore settimanali più eventualmente la mensa).
La riduzione delle ore di compresenza comporterà qualche riassetto organizzativo, ma in linea di massima le insegnanti della classe potranno essere confermate.
La scuola, nella sua autonomia didattica e organizzativa, potrà organizzare le attività e gli insegnamenti facendo in modo di assicurare la massima funzionalità dei servizi. Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario.".
In pratica, dall'anno prossimo niente più Informatica nelle scuole primarie e secondarie. Tanto poi non è prioritaria: eh già!
Infatti nel 2000 il Consiglio europeo di Lisbona fissò l'ambizioso obiettivo di trasformare quella del Vecchio continente "nell'economia più dinamica e competitiva del mondo". E per fare questo occorreva che "ciascun cittadino sia in possesso delle competenze necessarie per vivere e lavorare nella nuova società dell'informazione" e che "tutti i docenti entro la fine del 2002 possiedano le competenze necessarie per l'utilizzo di internet e delle risorse multimediali" ("Una società dell'informazione per tutti", documento adottato dalla commissione Ue il 25 maggio 2000).
Insomma, una scuola fuori dall'Europa: ecco dove ci sta portando la riforma Gelmini.
Eppure ci era stato detto che il tempo pieno non sarebbe stato toccato.
Però chissà come mai a Roma, decine di genitori sono costretti a passare la nottata all’addiaccio per assicurare ai propri figli un posto nell’unica classe a tempo pieno della scuola: come si può vedere in questo video.
Sanremo 2009: prove di RaiSet
Un presentatore dato in prestito da Mediaset alla Rai per condurre il programma, una programmazione blanda da parte di Mediaset da contrapporre alle serate del Festival, la presenza della De Filippi proprio nella serata finale (che già faceva intuire che il vincitore sarebbe stato uno degli ex-concorrenti di "Amici")...
Abbiamo cominciato ad assistere alla "standardizzazione" (o se preferite "berlusconizzazione") della TV pubblica nazionale.
Dall'informazione allo spettacolo, vogliono imporci il formato che piace a loro.
sabato 21 febbraio 2009
Per il bene della Mafia
Tra le tante belle leggi e leggine fatte da questo governo, merita una segnalazione la modifica fatta per la destinazione dei beni sottratti alla mafia. Prima andavano direttamente alla società civile su decisione di un giudice. Adesso invece, grazie a questa modifica del governo, vengono dirottati ai ministeri e alle spese correnti, tramite aste pubbliche.
Cosa comporta questo? Che i beni confiscati potrebbero così tornare ai "padrini" tramite dei prestanome, come è spiegato benissimo in questo articolo de "La Voce".
Cosa che giustamente ha fatto indignare Don Ciotti e Rita Borsellino, che da tempo, loro sì, si oppongono alla mafia.
Fin quando regge
L'Assemblea Costituente del PD ha eletto il nuovo segretario. Su 1258 componenti hanno votato: 1047 voti Franceschini, 92 voti Parisi, 119 astenuti.
Dario Franceschini (già vice di Veltroni) è dunque il nuovo segretario del PD. E tale rimarrà fino al prossimo congresso, in autunno.
Il tempo dirà se scegliere adesso un segretario pro-tempore invece di fare subito primarie e congresso (come altri invocavano) per un nuovo leader è stata la scelta giusta.
Si è riusciti comunque ad evitare una sorta di "8 settembre", con un rompete le righe che avrebbe decretato la fine del progetto di una casa comune.
Intanto invito ad ascoltare il bel discorso con cui Franceschini si è presentato all'Assemblea.
Tra le prime dichiarazioni di intenti del nuovo segretario:
- basta con il partito leggero, meno internet e più militanza, con un forte radicamento sul territorio. Un partito che farà a meno del governo ombra varato da Veltroni
- invocazione all'unità del partito e stop alle interviste sulle divisioni all'interno del partito (insomma: i panni sporchi si devono lavare in casa)
- giuramento sulla Costituzione davanti alla lapide dei 13 partigiani trucidati dai fascisti a Ferrara nel 1943: un atto mai compiuto da nessun segretario di partito.
Un augurio di cuore a Dario Franceschini, perché il suo sarà un compito estremamente difficile.
E adesso rimbocchiamoci le maniche.
Tutte le strade del PD ripartano da Roma
Oggi Assemblea Nazionale a Roma.
Un'assemblea nata frettolosamente dopo che il partito si è trovato nel caos a causa delle dimissioni di Walter Veltroni.
Si dice che a Roma i 3.000 delegati dovranno decidere a chi affidare il ruolo di leader (seppure temporaneo).
E si parla già di scontro generazionale (ovvero, largo ai giovani!), come se la necessità fosse l'età e non le capacità.
E comunque sia, secondo me quello che si deve decidere a Roma oggi è indicare una strada che il partito dovrà percorrere, scegliere insomma una strategia e darsi un'identità bene definita. E poi, in autunno, con le primarie o con il congresso, trovare il leader che avrà il compito di guidarci nella direzione che abbiamo deciso di prendere.