lunedì 22 giugno 2020

IL TEMPISMO DI FORZARE I TEMPI

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ha messo in discussione le scelte del Segretario Zingaretti, chiedendo se non sia il caso di organizzare un Congresso per discutere l'elezione di un nuovo Segretario, o quanto meno una nuova linea politica di Governo. Certo, il momento non pare adatto per sollevare questa questione: siamo nel pieno della più grave crisi economica dal dopoguerra e ci si accinge a studiare e varare una legge finanziaria tra le più difficili e mai così decisiva per il futuro del Paese, oltre al pericolo di un autunno che potrebbe rivelarsi incandescente se non si mettono in atto misure immediate e concrete. Tutto questo stando al Governo con alleati che hanno una visione opposta di crescita economica e cercando di portare a casa dall'Europa ciò che non si è riusciti a raccogliere in 20 anni. In ogni caso, occorrerà senz'altro essere più chiari, più esigenti, più efficaci su tanti temi: dal Mes ai decreti (in)sicurezza Salvini, dal reddito di cittadinanza alla ripartenza dei cantieri delle opere pubbliche, da quota 100 alla lotta all'evasione. Rimane comunque sempre viva l'attitudine del centrosinistra di litigare con se stesso, prova ne è anche la candidatura di Ivan Scalfarotto alla presidenza della Puglia con Italia Viva, +Europa e Azione che si contrappone così a quella di Emiliano. Ed è da notare che nel dibattito che si è aperto finora Zingaretti sia rimasto zitto.