sabato 13 giugno 2020

GLI STATI DELLE COSE

Era necessaria l'iniziativa degli "Stati Generali" voluta dal premier Conte? Guardando le reazioni di alcuni esponenti del Governo, sembra che il PD non abbia gradito (quanto meno senza esserne messo al corrente prima dell'annuncio da parte del Presidente del Consiglio). In effetti ciò che serve ora al Paese sono interventi rapidi e significativi, da mettere subito in atto. E' stata incaricata una task force di manager che ha realizzato un piano per il futuro dell'Italia post-covid, ma sembra non abbia trovato particolare gradimento nel Governo (e allora perché dare incarichi se già forse hai già tu delle idee?). Ora ecco gli "Stati Generali", presentati come un'occasione per pianificare la ripresa dalla crisi di oggi e per pensare all'Italia che vogliamo vivere fra 10 anni. Ci auguriamo che da queste giornate di riunioni e lavoro si trovino soluzioni concrete e immediate: occorre fare presto, famiglie, imprese e lavoratori sono in sofferenza da mesi, psicologicamente/fisicamente/economicamente, e guardano con paura al futuro. Diamo subito dei segnali di ripresa, accelerando con i fondi dell'Europa (anche quelli del discusso Mes, i 5Stelle se ne facciano una ragione!). A una cosa comunque è servita l'organizzazione di Villa Pamphili: a smascherare il vuoto delle opposizioni, con Salvini-Meloni-Tajani(Berlusconi) che si sono sempre lamentati di non essere consultati dal Governo e che quando ciò è avvenuto, con l'invito a partecipare alle riunioni di questi giorni, hanno declinato l'offerta. Probabilmente perché non avevano proposte concrete da portare (accertata la loro vacuità in materia di contenuti che non oltrepassino le sparate da campagna elettorale) e così sarebbero stati smascherati.