Termina la trasferta di Matteo Renzi negli USA. Un viaggio quasi simbolico, in cui il premier è passato dall'incontro con un leader carismatico e innovativo come Obama, simbolo della speranza di un cambiamento epocale legato ad una politica partita dal basso, alla calda accoglienza ricevuta da un manager cinico come Marchionne (che tuttavia in passato lo aveva attaccato), che in Italia più di tutti si è trovato in conflitto con la classe operaia, incarnando a fondo le teorie liberiste. Vedremo, quando tornerà in Italia, da chi Renzi avrà tratto maggiori spunti.