venerdì 11 luglio 2008

Di padre in figlio

Dopo il no del Parlamento Europeo per l'idea "impronte ai ROM" del Ministro Maroni, per la Lega questo è il periodo delle bocciature (e vista la politica che hanno intrapreso con il loro padrone, ne vedranno parecchie anche in futuro). Ma non ci riferiamo solo a bocciature "politiche". E' notizia di oggi che Renzo Bossi, il figlio prediletto del "Senatur", è stato bocciato alla maturità. Ed è già il secondo stop (l'anno scorso il no era arrivato in un liceo di Varese). Eppure si era presentato all'interrogazione finale con una tesina di tutto rispetto: «La valorizzazione romantica dell'appartenenza e delle identità», ispirata al federalismo e a Carlo Cattaneo. Ha sostenuto gli esami come privatista al liceo «Bentivoglio» di Tradate (un istituto religioso privato), dove a quanto pare non guardano in faccia a nessuno. E hanno bocciato il figlio del gran capo della Lega, colui che, parole del Boss dei Padani, dovrebbe diventare il suo successore. Al momento è solo manager della fantomatica "Nazionale di Calcio della Padania" (fantomatica non la squadra, ma la Padania). Cavolo, e poi parlano di Mastella: almeno suo figlio ce l'ha fatta a laurearsi. Con la Lega Varese rischia davvero di diventare l'Irpinia del Nord, se non peggio. Comunque, l'Umberto potrà sempre chiedere al suo padrone di creare un decreto ad-personam anche per suo figlio, tipo un "blocca-esami". La valutazione sarà poi con lodo, anziché con lode.