Silvio Berlusconi ha annunciato (con tanto di poster affissi nelle città) i presunti impegni già mantenuti dal governo. Vediamone nel dettaglio alcuni.
1) Abolizione Totale dell’ICI
Innanzitutto l’abolizione non è totale e soprattutto non è a costo zero: riguarda infatti solo le categorie per cui il Governo Prodi aveva già tolto il 40% dell’ICI, ma va a reperire 2 miliardi di euro dalle infrastrutture per il sud, molti tagli alla sanità e alla sicurezza (33 milioni), ai trasporti locali. Inoltre i comuni (che hanno già alzato dell’80% l’IRPEF come Palermo) saranno rimborsati a settembre dei mancati introiti derivati dall’abolizione dell’ICI: soldi ovviamente che prenderanno dalle nostre tasche. Quindi l’ICI si paga, eccome.
2) Detassazione Straordinari e Premi di Produzione
Norma che accontenta solo gli industriali e lascia fuori gli statali, oltre a tutti gli altri lavoratori che guadagnano più di 33.000 euro all’anno. Una norma che serve a poco, visto che c’è poco lavoro, e che poi rischia di bloccare nuove assunzioni. Oltretutto non è applicabile ad aziende piccole, tipo le innumerevoli da 10 dipendenti che abbiamo sul nostro territorio.
3) Patto con le banche per diminuire la rata dei mutui
Questa è una norma dettata dalle banche, tutta a loro favore. Infatti uno può chiedere di pagare la rata con i tassi del 2006, ma il suo debito non solo aumenta (e quindi alla fine ci guadagna la Banca), ma impedisce al contraente di cercarsi una banca con tassi più agevolati. Insomma, Stato e banche hanno fatto cartello e a farci le spese saranno i cittadini.
4) Piano casa per le giovani coppie
Qualcuno ha visto il testo? Qualcuno ha visto soprattutto le case? No. Se ne parla, ma poi quando si fa? E si farà?
5) Robin Hood Tax
Tremonti dice che servirà per ridistribuire la ricchezza ai più poveri. Far pagare più tasse ai petrolieri e alle banche di tutta Italia, per poi destinare questi soldi ai pensionati... Questa tassa per ora è solo nella testa di Tremonti, e lascia aperti molti dubbi, tra cui quelli espressi dall’Autorithy dell’Energia, che ha timore (fondato) che poi petrolieri e banche queste tasse le faranno ricadere sempre sui consumatori. Per intanto è stato ristabilito il CIP6 (fondi per energie rinnovabili) a favore dei petrolieri.
6) 3.000 militari in pattuglia per le grandi città
Il governo taglia i fondi per le forze dell’ordine, però poi manda in ronda 3.000 soldati nelle grandi città per mantenere l’ordine. Facendo i conti, ci saranno 10 soldati per ogni grande piazza italiana. Un grande aiuto alla sicurezza. E soprattutto: non hanno i soldi per pagare la polizia, dove li trovano quelli per i soldati? (che oltretutto costano di più: ricordiamoci che ora non abbiamo più un esercito di leva, ma di professionisti!)
7) Espulsioni più facili
Nel famoso decreto sicurezza, dove vogliono aumentare le pene per gli immigrati clandestini, non viene specificato come faranno poi ad espellerli. Cioè: il biglietto chi glielo paga? Oppure: come fare a impedire che ne arrivino a frotte dal mare? Li affondiamo con i cannoni? E poi, come fare a capire da quanto tempo uno è clandestino? Infatti, se dichiari che sei clandestino da prima che sia entrata in vigore la legge, te ne stai tranquillo, perché la legge non può essere applicata...
8) Emergenza rifiuti in Campania
Ci stanno dicendo che non ci sono più rifiuti per le strade a Napoli. Sì, forse le strade principali di Napoli sono pulite (grazie anche al fatto che Lombardia e Veneto si sono accollate un bel po’ di tonnellate di rifiuti che invece avevano rifiutato sotto il governo Prodi. Rifiuti che arrivano senza controlli, con rifiuti tossici che vengono equiparati a rifiuti ordinari....), ma nelle periferie non è così: lì l’emergenza continua, con le montagne di rifiuti. Poi si usa l’esercito per vigilare le discariche, e si progettano termovalorizzatori a go-go. Così la gente continuerà ad ammalarsi di cancro. E la raccolta differenziata è già stata cestinata.
9) Norme contro la violenza sulle donne
Altro non è che la copia del testo della Pollastrini, che per 20 mesi è rimasto in Parlamento senza che nessuno lo votasse. Sappiamo che la Carfagna sa leggere e copiare.
10) Contro i fannulloni
Per colpire i fannulloni (che di solito stanno ai vertici, nel senso che sono proprio i parlamentari) Brunetta ha introdotto alcune norme tediose. Per esempio: se uno si ammala (solo nella pubblica amministrazione) non può andare a farsi fare il certificato medico perché l’ispezione può arrivare dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Quindi dal medico non si potrà andare, se si vuole mantenere il posto di lavoro. In realtà quello di cui ha bisogno la pubblica amministrazione è la riorganizzazione ed ottimizzazione del lavoro, meno clientelismo e soprattutto meno sprechi, tradotti a volte in super-compensi per manager incapaci.
Per finire: gran parte di queste cose che dicono di aver fatto sono ancora al vaglio del Parlamento. Per adesso sono state fatte leggi ad personam vergognose, e di stipendi, carovita, emergenza lavoro e precariato, non se ne parla affatto...