L'allarme in Abruzzo era stato dato mesi fa, e chi avrebbe dovuto tutelare faceva spallucce, parlando di "invenzioni dei giornali".
Invece, a quanto pare, è ormai accertato che aziende legate a cosche mafiose abbiano effettuato lavori di ricostruzione post terremoto.
venerdì 16 ottobre 2009
La mafia si infiltra tra le crepe dei controlli per la ricostruzione in Abruzzo
Dal Grande Fratello al Grande Papi?
Altro che "Grande Fratello" di Orwell! Qui siamo al pedinamento con tanto di linciaggio mediatico. Vittima del grave episodio Raimondo Mesiano, ovvero il giudice del Csm, autore della sentenza Fininvest-Cir, che tanto ha fatto infuriare Silvio Berlusconi, che, guarda caso, nei giorni scorsi aveva anticipato delle "rivelazioni" sul giudice.
Sembra quasi di trovarsi di fronte ad una sorta di ritorsione...
Sono arrivate le giuste reazioni da più parti, e ci si chiede dove sia finita la persona "buona e giusta" che invocava il rispetto per la privacy: evidentemente gli stava a cuore solo la propria.
Riprovevole anche il comportamento del giornalista Claudio Brachino (presentatore della trasmissione in cui è andato in onda il filmato), che non fa certo onore alla sua professione: ci aspettiamo a questo punto un deciso provvedimento da parte dell'Ordine dei Giornalisti ed un serio intervento del Garante della Privacy.
Stasera a Tradate: Primarie e obiettivi primari
Incontro stasera a Tradate alle ore 21.00 a Villa Truffini, organizzato dai Circoli PD di Castiglione Olona, Castelseprio, Lonate Ceppino, Malnate, Tradate, Vedano Olona, Venegono Inferiore e Venegono Superiore.
Il titolo è: "Attraverso le primarie per il rilancio del Nord".
Al dibattito interverranno: Alessandro Alfieri, responsabile Enti Locali PD e sostenitore della Mozione Bersani; il dott. Carlo Benedetti, sostenitore della Mozione Franceschini; Federica Di Donato, Capolista Assemblea Nazionale e sostenitrice della Mozione Marino.
Non si parlerà solo di Primarie, che si terranno il 25 ottobre, ma come le diverse mozioni intendono affrontare la "questione settentrionale", obiettivo su cui il PD deve necessariamente puntare: a primavera del 2010 ci saranno le elezioni regionali, e vincere in Lombardia equivarrebbe a rompere molti equilibri in Italia.
Insomma, non perdiamo la bussola: va bene concentrarsi sulle Primarie, ma attenzione a non perdere di vista il resto del Paese.
Primarie PD: nel giorno del confronto tutti presenti all'appello
Si tiene oggi l’unico confronto in diretta televisiva fra i tre candidati alla segreteria del Partito democratico.
L’appuntamento è previsto per le ore 15.00 su YouDem, che lo manderà in replica alle 21.00, ma sarà mandato in onda anche da RaiNews24, SkyTg24, Red, molte tv e radio locali, i portali di diversi organi d’informazione.
Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Ignazio Marino si troveranno di fronte per un’ora e mezza ai due giornalisti chiamati a moderare il dibattito, Tiziana Ferrario del Tg1 e Maurizio Mannoni del Tg3. A fare da pubblico, 50 selezionatissime persone per ogni candidato, in modo da garantire una perfetta par condicio ed evitare gesti plateali a sostegno dell’uno o dell’altro.
Si prevede che saranno rivolte circa 12 domande ai candidati, i quali avranno a disposizione per rispondere 2 minuti a testa. Alla fine, sarà concesso 1 minuto ciascuno per rivolgere un appello agli elettori. In tutto, insomma, un’ora e mezza a pieno ritmo, con domande che i due moderatori concentreranno probabilmente sui temi di stretta attualità (dall’omofobia alla crisi economica), ma anche sul modello di partito e sulle proposte programmatiche del PD.
Ci attendiamo risposte concrete.
(fonte: Europa)
Nobel per la comicità
Pensavo fosse una trovata satirica di "AnnoZero" e che ci fosse un attore a recitare una gag. Poi mi sono reso conto che era tutto incredibilmente vero...
giovedì 15 ottobre 2009
Consiglio comunale di Vedano Olona: approvato il Piano Casa. Più che piano, di corsa.
Ieri sera importante seduta del Consiglio Comunale, visto che era in discussione il Piano Casa basato sulla legge approvata di recente da Regione Lombardia per il rilancio dell'edilizia.
L'importanza dell'argomento meritava di certo un maggior approfondimento ed un più ampio coinvolgimento della cittadinanza: peccato quindi averla liquidata in maniera sbrigativa, in una sola seduta.
D'altra parte, la nuova giunta si è appena insediata ed i tempi erano molto stretti (altri comuni sono nella stessa situazione, se non peggio), ed oltretutto vi è stata di mezzo anche la pausa estiva.
Pausa estiva che è stata tra l'altro argomento di un confronto piuttosto acceso che ha avuto come tema la tintarella bal(le)neare, tra il consigliere Battistella di Progetto Vedano e il capogruppo della Lega (e quindi del Pdl).
Ad ogni modo, a parte questo increscioso break fuori programma, la discussione si è svolta in un clima compassato.
Sarebbe stato interessante avere avuto una proiezione dell'impatto che questa norma potrebbe avere sul paese, come richiesto da Progetto Vedano, o anche aver apportato ulteriori riduzioni degli oneri fiscali come proposto da Giovanni Barbesino, capogruppo di Progetto Popolare (accusato in passato di aumentare le tasse...).
Ma tutto sommato l'adeguamento al Piano Casa proposto dalla giunta è stato studiato in maniera molto prudente, evitando eccessi di ampliamenti e tenendo così in considerazione le aree verdi e la salvaguardia del centro storico.
Nel comune di Vedano Olona passa pertanto il primo Piano Casa della Lega (e quindi del Pdl).
La Russa dichiara guerra al Times
Il "Times" accusa gli 007 italiani di aver versato mazzette ai talebani per evitare attacchi ai nostri soldati in Afghanistan. E il ministro della Difesa (nella foto) querela il giornale inglese.
Sparate demenziali
In questa invelenita atmosfera politica, fatta di esasperazioni e toni concitati, non è certo il virus H1N1 a risultare contagioso: dopo i fucili di Umberto Bossi, la sinistra ammazzata di Renato Brunetta, ecco arrivare la pallottola del giovane dirigente PD...
Le parole del Presidente Napolitano risultano per l'ennesima volta più sagge che mai.
Perché le primarie non risultino secondarie
La proposta di Eugenio Scalfari (nella foto) (che tra l'altro è il rilancio di un'idea di Franco Marini avanzata qualche mese fa) ci trova abbastanza d'accordo: alle primarie del 25 ottobre per eleggere il nuovo Segretario PD, vince il candidato che ottiene più voti, anche se non supera la soglia del 50% delle preferenze (come prevede invece il pluricriticato Statuto del Pd).
A Dario Franceschini l'idea piace: "Sono d'accordo con Scalfari, una volta che chiamiamo al voto centinaia di migliaia di persone, se alla sera del 25 ottobre risulta che nessuno dei candidati ha il 50%, ma ha magari il 48 o il 47%, non posiamo dire loro 'scusate per il disturbo, non decidete piu' voi, decidono i mille membri dell'assemblea".
E pure a Pierluigi Bersani: "E' chiaro che ogni delegato ha diritto ad invocare le regole dello statuto e non è che tre candidati possono cambiare le regole. Se, invece, parliamo di politica, non c'è dubbio che per quanto mi riguarda sono orientato a riconoscere la vittoria di chi prende un voto in più alle primarie".
Ma non a Ignazio Marino: "Cambiare le regole delle primarie a meta' partita ricorda più le politiche di Palazzo che quelle del Pd che vorrei. Viene il sospetto che l'entusiasmo con cui Bersani e Franceschini hanno avanzato l'idea sia figlio di una logica di accordo sotterraneo fra pochi per scavalcare la democrazia dei tanti. Io non ci sto. Vinca il migliore".
Quindi tutto rimane invariato.
Peccato.
mercoledì 14 ottobre 2009
Pregiudiziali e pregiudizi
Davvero una brutta giornata quella di ieri alla Camera, che ha visto la bocciatura del testo della proposta di legge sull'omofobia, dando l'immagine di un Paese non ancora in grado di offrire un grado di civiltà e rispetto, tanto da esserci meritati il richiamo dell'ONU: perché l’omofobia va trattata come il razzismo, come l’antisemitismo.
Maggioranza ed opposizione si rinfacciano la colpa di quanto accaduto.
La prima impressione è quella di un pasticcio, frutto di incomprensioni, ma anche di mancanza di fiducia, e forse di malafede.
Rimane comunque il dubbio: il Pdl voleva davvero o no questa legge? Lo si capirà sulla base di quanto promesso dal ministro Mara Carfagna. Certo è che la pregiudiziale di incostituzionalità della legge è venuta dall'UDC, e che molti esponenti del Pdl (in particolare i "finiani") si sono "sganciati" dal loro schieramento votando a favore della legge.
Noi ci limitiamo ad alcune considerazioni.
Innanzitutto, la legge chiedeva l'aggravante per i casi di violenza per discriminazione sessuale («Misure contro gli atti persecutori e contro la discriminazione e la violenza determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere»). Ci chiediamo se non era possibile integrare questa proposta nella già vigente Legge Mancino che già prevede "discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi", aggiungendo appunto discriminazione per "motivi di indirizzo sessuale".
Siamo poi d'accordo e solidali con l'On. Paola Concia, relatrice della legge bocciata: è proprio una vergogna un Parlamento che in 2 giorni sancisce leggi ad personam di UNO ed in più di un anno non riesce a mettersi d'accordo su una legge in grado di riconoscere sicurezza e rispetto ad una comunità di PERSONE.
E sul mettersi d'accordo: è mai possibile che non si riesca ad instaurare un dialogo tra gli schieramenti? Che ci debba essere sempre e comunque questo antagonismo, un muro contro muro che sembra non incrinarsi? A quando una legge bipartisan fatta unicamente per il bene del PAESE?
Riguardo al PD, l'avevamo già scritto: non siamo per il pensiero unico, ma non capiamo comunque perché non si discuta all'interno del Partito invece di trovare sorprese in Aula.
Una nota anche per l'On. Paola Binetti: non vogliamo epurazioni, però delle valutazioni vanno fatte. In effetti appare sempre più un corpo estraneo al PD, quindi forse toccherebbe a lei riflettere sulla permanenza in questo Partito. Perché non è la prima volta che la sua posizione appare in netto contrasto con la linea del Partito, come ad esempio per la questione del testamento biologico. E se in quel caso si può richiamare il voto di coscienza, nell'episodio dell'assenza in Aula al momento del voto contro lo scudo fiscale è più una questione di esame di coscienza.
Intanto, oggi altra aggressione a 2 studenti omosessuali.
(nella foto: Paola Binetti e Paola Concia con Giovanna Melandri).
Le Iene mettono i 3 candidati PD a confronto
Fino ad oggi i 3 candidati alla Segreteria Nazionale del PD non erano riusciti ad incontrarsi ad un confronto pubblico. "Le Iene" ce l'hanno fatta a modo loro, in una inconsueta intervista "tripla".
Beato chi ci crede!
Un docente di comunicazione e marketing ci ha provato, ed ha vinto la scommessa con i suoi studenti. La pagina web creata da lui si chiama "Berlusconi beato" con tanto di "comitato promotore" staccato dal Pdl. C'è chi ha aderito e chi addirittura voleva inviare soldi... Perché poi meravigliarsi? C'è chi lo ha candidato al Nobel per la Pace e chi gli dà ragione quando afferma di essere il miglior premier degli ultimi 150 anni.
martedì 13 ottobre 2009
Il governo e la propensione alle prepensioni
E mentre Mario Draghi, Presidente della Banca d'Italia (nella foto), intima che «Bisogna aumentare l'età media effettiva di pensionamento», poiché il tasso di copertura assicurato in Italia dal pilastro pubblico ai futuro pensionati «sarà più basso, a parità di età di pensionamento, di quello che il sistema ha garantito finora» (in perfetta sintonia con la UE che da tempo ci invita ad una riforma), la maggioranza, con un emendamento proposto dal senatore Pdl Giuseppe Valditara, medita l’abbuono di 2 anni di contributi figurativi da accordare ai docenti alle soglie della pensione.
Tutto questo per favorire, al termine dell'anno scolastico, il pensionamento anticipato di un buon numero di insegnanti di ruolo, liberando così posti ed evitando che anche nel 2010 ci siano diverse migliaia di precari disoccupati.
Soluzione perfetta? No: come detto il sistema previdenziale è già in forte squilibrio, e l'età andrebbe allungata. Inoltre, così si ridurrà la spesa per l’istruzione, ma aumentando la spesa previdenziale non ci sarà comunque la tenuta dei conti pubblici (già a livelli record).
Insomma, la coperta è corta, e quindi tirarla da una parte o dall'altra non risolve di certo i problemi. Solo adeguate riforme possono farlo, e se non per il presente, almeno per il futuro. Altrimenti tra 10 o 20 anni ci troveremo in condizioni peggiori.
BelDipietro
Il leader dell'Idv, il senatore Antonio Di Pietro, e il direttore di «Libero» Maurizio Belpietro, indagati per vilipendio al Capo dello Stato.
Due facce di una stessa medaglia?
lunedì 12 ottobre 2009
PD: congress in progress (14). E dopo il Congresso le primarie!
Il Congresso PD si è svolto in un clima, tutto sommato, disteso: la sala gremita ha prima accolto i messaggi beneauguranti di Giorgio Napolitano, Romano Prodi e Walter Veltroni, che impossibilitati ad essere presenti. Assenti anche Francesco Rutelli e Arturo Parisi (cominciata la manovra di sganciamento?). Il pubblico ha poi seguito con interesse, tributando scroscianti applausi, i 3 candidati che si sono alternati sul palco a presentare la propria mozione (confronto, quindi, sempre a distanza).
Pierluigi Bersani ha impostato un discorso da leader, rassicurante, parlando di un Partito che deve recuperare le radici, riaprire il cantiere dell'Ulivo e trasformarsi da fluido in solido: un partito di centrosinistra, senza trattino, che abbia "un senso". Un PD da combattimento, senza però cadere nell'antiberlusconismo, ma confrontandosi, in una battaglia democratica, con temi come la crisi economica e la questione sociale, in modo da recuperare anche i ceti popolari.
Dario Franceschini invece insiste sul cambiamento, dichiarando che il PD è già un Partito maturo: insomma, non si torna indietro. Anche lui parla di crisi economica, mettendo 3 prerogative davanti a tutto: al primo posto “quei 3 milioni di persone che non ha di che vestirsi o mangiare”. Quindi il milione e ottocentomila di lavoratori precari che a breve perderanno il loro posto di lavoro. Infine i redditi e le pensioni basse. Interessante la proposta per la Green Economy: taglio completo per 3 anni delle tasse per tutte le nuove imprese che investano interamente in questo settore e un piano di riqualificazione degli edifici pubblici basato sul risparmio energetico e le energie alternative.
Ignazio Marino auspica invece un'apertura alle "energie della sinistra, alle forze socialiste, ambientaliste, radicali": un Partito aperto, largo, con dentro posizioni differenti, con "la laicità come metodo irrinunciabile di una politica aperta al confronto e disposta sempre al dialogo per arrivare a una decisione". Anche Marino indica le sue priorità: "Io vi dico le mie tre priorità, per titoli, che riprenderò nella campagna nelle prossime due settimane: il sapere, attraverso la scuola e la formazione; l’economia verde, come obiettivo e come motore dello sviluppo; i diritti civili" per un riformismo che deve “partire dalla persona per affermare un nuovo pensiero democratico che vuole e sa guardare al futuro".
Alla fine, tutti concordi sull'essere uniti e non "picconare" il Partito con litigi e polemiche, anche e soprattutto dopo il voto delle Primarie.
Salvo poi punzecchiarsi il giorno dopo...
L'Assemblea ha anche votato per l'elezione delle Commissioni Statuto e Codice Etico.
Ora parte la campagna per le Primarie: 2 settimane per convincere gli elettori non iscritti, con l'appuntamento di un confronto diretto tra i 3 candidati.