lunedì 5 agosto 2013

Sentirlo adesso fa un po' effetto

L'intervento di Enrico Letta all'Agenzia delle Entrate (fatto tra l'altro nemmeno 10 giorni fa) contro gli evasori fiscali che "hanno portato i soldi fuori all'estero". Magari per creare dei fondi neri, aggiungiamo noi. "Il clima è cambiato" diceva Letta.
Ma non è che si riferiva al suo governo?

E Bondi perse la poesia

La condanna del loro leader (o lader), ha proprio fatto andare fuori di grazia gli esponenti del Pdl. Per il coordinatore nazionale Sandro Bondi poi è stato un attimo abbandonare i toni "lirici" e alzare quelli eversivi, passando così dal "bisogno di pacificazione" alla minaccia di guerra civile.
Però non si dica che è una licenza poetica.

domenica 4 agosto 2013

Una richiesta fuori di grazia

La proposta di chiedere la grazia per un EVASORE FISCALE è assolutamente irricevibile. Soprattutto in un momento come questo, di crisi estrema, e in fase di dichiarazione dei redditi. Mi auguro che ci si renda conto che se fosse concessa, tutti gli italiani si sentirebbero legittimati a non pagare le tasse, in particolare quelli che davvero fanno fatica a compiere il proprio dovere, e non per ammucchiare fondi neri all'estero per poi spenderli in bunga-bunga et similia, come il "perseguitato politico", ma proprio perché per loro è proprio una questione di sopravvivenza.

Forza eversione

Suolo pubblico occupato con un palco non autorizzato, pali di segnali stradali segati perché danno fastidio... Per manifestare in difesa di un volgare mascalzone, il Pdl non esita a offrire una volta di più il proprio disprezzo per la legalità, le istituzioni e il bene comune, dimostrandosi così una compagine eversiva.
Coraggio PD, mandiamoli a casa una volta per tutte.
P.S. - comunque, la Guardia di Finanza già che è in giro potrebbe fare un salto anche lì a Palazzo Grazioli: al suo arrivo si svuoterebbe subito il sit-in.

sabato 3 agosto 2013

Stanno proprio rompendo

Il Pdl sta proprio esagerando, con i suoi massimi esponenti che si lasciano andare a frasi irresponsabili ed eversive. E non sai nemmeno, visti i personaggi, se riderci sopra o meno (già me lo vedo: dall'esercito di Silvio a quello di Bondi. Ma per favore...).
Però credo che comunque sia giusto dire vergogna a un partito che si pone, da sempre, fuori dai limiti della legalità, dell'etica e della democrazia. Anche vergogna a tutti quei parlamentari che lanciano minacce e insulti alle istituzioni (vogliono dimettersi? Lo facciano, risparmieremo stipendi in Parlamento). E vergogna a quei sostenitori (prezzolati e no) che condividono queste assurde tesi e sono disposti a scendere in piazza per difendere un volgare mascalzone, riconosciuto per quello che è perfino all'estero.
Il governo è quindi vicino alla rottura, e a questo punto è bene che il PD si tenga pronto a tutto, come già annunciato dal segretario Epifani, e valuti se staccare subito la spina a un esecutivo che ci vede alleati a della gentaglia che non merita il minimo rispetto.
P.S.: intanto c'è chi è pronto ad accogliere Berlusconi per lo sconto della sua pena ai lavori sociali.
P.S.2: a proposito di dichiarazioni cretine, gli esponenti della Lega continuano invece la loro guerra incivile con il ministro Kyenge. Anche questi hanno rotto.

Un Decreto per valorizzare la Cultura

Enrico Letta sembra essere stato di parola: il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo. Quasi un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni. Nel provvedimento, attenzione a Pompei (con l'istituzione di una soprintendenza ad hoc), al Museo degli Uffizi, alle fondazioni lirico-sinfoniche, ma soprattutto a una visione della cultura come valore aggiunto del Paese, in grado di creare lavoro e attrarre investimenti, non solo turisti. Circa 300 milioni di euro stanziati, con la prospettiva di creare 500 posti di lavoro a giovani laureati under-35 (a dispetto di chi qualche anno fa diceva che "con la cultura non si mangia"). Vedremo però se seguiranno i fatti. E se il governo avrà il tempo di attuare quanto deciso.

Da 8 a 5 punti

Legge elettorale, reddito ci cittadinanza, misure per le piccole e medie imprese, abolizione del finanziamento pubblico, legge sul conflitto d'interesse: i capisaldi su cui aprire una nuova fase governativa in caso di crisi del "governissimu" (crisi di fatto aperta, dopo che il "grande statista" è stato condannato). La proposta, che riprende in parte quella degli 8 punti del governo di cambiamento di Bersani, stavolta, a quanto pare, proverrebbe dal Movimento 5 Stelle, e sarebbe rivolta al PD. Un rovesciamento delle parti, che ci si augura non abbia lo stesso esito contrario di 4 mesi fa. Perché potrebbe essere l'ultima occasione per cambiare. Davvero.

Update: nel consueto stile grillino, dopo l'apertura arriva la smentita.

Uno Stato di diritto

La sentenza della Cassazione su Berlusconi ci consegna magari un governo più traballante, ma di sicuro un'immagine dell'Italia più forte (anche a livello internazionale) dal punto di vista della Giustizia. Perché i giudici della Corte con il loro verdetto hanno anche sancito una volta di più che nel nostro Paese LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI, ribadendo l'articolo 3 della Costituzione (quella che si vuole riformare, guarda caso, insieme alla Giustizia).
Teniamolo bene in considerazione, e chi vuole rovesciare questo status, ci faccia sì la grazia, ma di smetterla e andarsene una volta per sempre.

venerdì 2 agosto 2013

Mps a larghe intese?

Le nomine ai vertici di Monte Paschi di Siena erano dettate dalla politica in modo bipartisan, con gli assensi di Berlusconi, Letta (lo zio) e Rutelli.

Ladership

Il falso miracolo imprenditoriale che nella leggenda di comodo aveva generato e continuamente rigenerava l'avventura politica di Silvio Berlusconi ieri ha rivelato la sua natura fraudolenta, trascinando nella rovina vent'anni di storia politica travagliata del nostro Paese.
Perché ciò che è successo ieri con la sentenza è frutto di comportamenti precisi, almeno 270 milioni di euro sottratti a Mediaset e agli azionisti, diritti su film comprati a cento dagli intermediari berlusconiani e rivenduti a Mediaset a mille, per costruire nei passaggi intermedi un tesoro illegale di fondi neri in Svizzera, a Montecarlo, alla Bahamas, nella disponibilità piena e illecita del Cavaliere.
La Cassazione ha sanzionato ieri definitivamente una frode imprenditoriale gigantesca, da parte dell'imprenditore "che si è fatto da sé" e che "ama il suo Paese". Adesso sappiamo qual è la sostanza di questo amore e di quella costruzione industriale e politica.
(Ezio Mauro, "Repubblica").

Che dire? Ognuno ha il leader (o lader) che si merita.

Twittami se sono felice

La condanna di Berlusconi fa migliorare l’umore degli italiani, misurato tramite l’indice iHappy (costruito come proporzione tra tweet felici sulla somma di tweet felici e tristi/arrabbiati). Nella giornata di ieri su Twitter si registra infatti un livello di felicità pari al 74%, con una crescita di +15 punti rispetto al giorno precedente. E oltre alle milionate di voti perse dal Pdl, anche questo dovrebbe essere un indice che, a parte uno sparuto manipolo di sveglioni, Silvio non è poi così tanto amato in Italia.

Una sentenza che pesa anche sul PD

Contro quasi ogni previsione, Berlusconi è stato condannato. Non è la prima volta, e probabilmente (visti gli altri processi in corso) non sarà l'ultima. E se personalmente quest'ultima sentenza, qualunque esito avesse avuto, non avrebbe cambiato il giudizio (pessimo) che ho verso questo individuo (per aver imbarbarito il Paese dal punto di vista sociale e politico), mi chiedo, alla luce anche dell'odioso reato (la frode fiscale) da Lui commesso, quale sarà adesso la reazione del PD, perlomeno la parte "governista" (101 compresi). Perché ora sarà più difficile spiegare agli elettori l'opportunità di un'alleanza con un mascalzone evasore ormai ufficializzato.
Io consiglierei una exit strategy semplice semplice: riforma elettorale e poi subito al voto, mettendo fine a questa squallida esperienza di governo, senza aspettare pericolosi colpi di coda del "caimano". E forse ci stanno proprio pensando. Almeno si spera.

giovedì 1 agosto 2013

Secondo me lo fanno apposta

Come è possibile che tutte le volte un emendamento stravolga una legge a favore dei "soliti" e ci si accorga di questo "solo" dopo? Come per il decreto svuota-carceri, in cui il tetto di pena per la misura preventiva è stato innalzato a 5 anni, escludendo così diversi reati gravi, tra cui finanziamento illecito a partiti e stalking, oltre ad abuso d'ufficio, falsa testimonianza e favoreggiamento.

Cacciabombardieri e cacciaballe

Dopo aver parlato a vanvera di esigenze per la difesa (che non si fa con i cacciabombardieri, che sono armi di attacco), delle penali da pagare in caso di mancato acquisto che non esistono, della creazione di posti di lavori che si è rivelata irrisoria visto che per la nostra parte del progetto si parla di semplice assemblaggio, di una ricaduta tecnologica che non può esserci in quanto siamo solo subfornitori ai minimi livelli, l'ultima scusa del ministro Mauro per l'acquisto indispensabile degli F35 è che lo Stato ha già speso 3 miliardi e mezzo “per adeguare” la portaerei Cavour ad accogliere i nuovi cacciabombardieri. Aspettiamoci prossimamente la minaccia dei mostri...

Un processo simbolo

La sentenza della Cassazione di oggi non riguarderà solo Berlusconi, ma l'intero sistema Italia. In questa udienza infatti sono emerse tutte le varianti che hanno contradddistinto gli ultimi 20 anni del panorama politico-istituzionale (e non solo): dalla piaga dell'evasione fiscale (che è il reato commesso, e mai smentito dalla difesa di Berlusconi, per cui si è celebrato il processo) al conflitto di interesse (che fa sì che si occupino diverse poltrone nello stesso momento e i controllati siano garanti di se stessi) per finire "alla sua insaputa" (gli avvocati di Berlusconi affermano che il loro cliente non poteva sapere della frode perché da quando è entrato in politica non si occupa più delle aziende: sì, ciao. Un'intuizione da principi del Foro che avrebbe potuto anche escogitare un qualunque adepto del fanclub Berlusconi...).
Ecco perché una normale causa di Cassazione per frode fiscale è diventata un affare di Stato: anche per questo (e forse soprattutto per questo) si assiste alle così dette "fibrillazioni" di partiti (o parte di loro) e istituzioni (e non solo) per l'esito della sentenza. E qualunque esso sarà, di certo un verdetto già c'è, ed è della storia: negli ultimi 20 anni il Paese è stato fatto arroccare (e bloccare) su se stesso per difendere le posizioni privilegiate di pochi furbi, a dispetto della legge, della morale, dell'equità e anche della democrazia. Sarebbe perciò ora di uscirne.