Lo "spadone" di Alberto da Giussano venduto a Berlusconi da Bossi in cambio della copertura dei debiti che stavano portando la Lega alla bancarotta: cosa c'è di vero?
martedì 4 ottobre 2011
All'assalto di Wall Street
Il movimento della protesta e dell'indignazione partito dalla primavera araba del Nord Africa, diffusosi poi in Spagna, è sbarcato negli USA. "Occupy Wall Street": un nome, una parola d'ordine. Dove Wall Street è il luogo simbolico del potere finanziaria responsabile della crisi economica che sta devastando il mondo. Qualcuno superficialmente li ha definiti «solo un centinaio di vecchi fricchettoni e giovani squinternati». In realtà è una protesta popolare ben articolata e che si sta ampliando, e che coinvolge disoccupati, casalinghe, pensionati, studenti, dipendenti pubblici, piccoli imprenditori e perfino miliardari. Un movimento che sta assumendo dimensioni globali e da non sottovalutare, perché tutti dovranno farci i conti: finanzieri, economisti e politici. Forse la svolta potrà arrivare proprio da lì.
lunedì 3 ottobre 2011
Aiutare di più chi fa più fatica
Soprattutto in tempo di crisi: è la proposta del PD Lombardo, che in Consiglio Regionale ha presentato un progetto di legge per ripensare il sistema di welfare potenziando e regolamentando il fondo regionale per la cura delle persone in stato di non autosufficienza.
Parlare di mafia per affrontarla
La mafia a Varese c'è eccome, e in questo periodo di crisi spesso si traveste da benefattore: non porta la coppola, ma indossa piuttosto doppiopetto e colletto bianco. Vittime il piccolo e medio imprenditore, costretti a cadere nella trappola dell'usura, che li porta spesso a divenire ingranaggi del riciclaggio di denaro sporco o a fare da paravento o prestanome ad affari sporchi con la propria azienda, di cui spesso si finisce per perderne il controllo. Si è parlato di questo nel convegno “Le mafie a Varese e nel nord. Aspetti sociali ed economici” organizzato sabato 1° ottobre nell’aula Magna dell’Università dell’Insubria in via Dunant 3 dal Coordinamento Giovani imprenditori di Confesercenti in collaborazione con il CreaRes-Centro di Ricerca su Etica degli Affari e Responsabilità Sociale di Impresa dell’Università dell’Insubria. Ed è bene parlarne: perché l'omertà o ignorarne l'esistenza sono i primi complici della mafia.
Disco rosso da Vasco
Il sito satirico "Nonciclopedia" chiude a causa di una denuncia per diffamazione presentata da Vasco Rossi e dai suoi legali.
E poi c'è chi pensa di fare la legge ammazzablog...
Sotto pressione
La pressione fiscale in Italia è alta come non mai: siamo il Paese della UE con le tasse più alte. Uno studio della Confesercenti afferma inoltre che la pressione fiscale nel 2013 raggiungerà addirittura il record storico del 44,8 per cento: mai stati a questo livello. Aggiungiamo poi che l'aumento di un punto sull'IVA del 20% sta anche determinando un aumento ingiustificato dei prezzi, a causa di chi ne approfitta per specularci.
Per i cittadini e consumatori sono proprio tempi duri: mica male per un governo che aveva promesso di portare le tasse sotto al 40% e non mettere le mani nelle tasche degli italiani!
E come non bastasse, è stato concesso ad Equitalia il potere di sequestrare perfino la casa al contribuente che viene dichiarato "infedele", dopo soli 60 giorni dall'avviso, senza aspettare la decisione del giudice se il cittadino fa ricorso: prima paghi, poi vediamo se hai ragione.
Pensare che nel volantino della Lega a Pontida (giugno 2011) dei "fatti in tempi certi" (in questo caso 30 giorni), figurava anche "l'abolizione delle ganasce fiscali e delle misure «vessatorie» di Equitalia": un altro bluff di Bossi & Co.
domenica 2 ottobre 2011
Un valore aggiunto
Giovedì sera, in occasione dell'incontro "Stranieri in casa nostra" (vedi foto), ci è piaciuta l'affermazione di Marco Latif, che ha portato la sua testimonianza di giovane italiano di origini egiziane: "Ho una doppia cultura, italiana perché nato e vissuto qui, egiziana perché la mia famiglia è originaria dell'Egitto, per cui mi sento come se avessi un valore aggiunto". Ecco, gli stranieri in Italia potrebbero davvero rappresentare un'opportunità. Già lo sono con le casse dell'Inps (in questo momento i lavoratori immigrati versano contributi senza ancora percepirli e tengono in piedi il nostro sistema previdenziale con più di 7 miliardi di euro versati). Ma potrebbero portare ulteriori risorse e investimenti, aprendo imprese e creando lavoro, come ha fatto Jozef Martini (ospite anche lui alla nostra serata), albanese arrivato in Italia negli anni '90 e oggi imprenditore tessile in provincia di Como, che si sente "cittadino di 2 Patrie": quella di origine, e quella dove ora si sta costruendo una vita.
Purtroppo, come ha illustrato il professor Francesco Daveri (autore del libro "Stranieri in casa nostra") il nostro Paese riesce ad attirare una categoria di immigrati di reddito basso e poca scolarità, atta più a lavori di bassa manovalanza e magari a delinquere. Non solo: agli immigrati vengono concesse anche poche opportunità per emergere ed integrarsi, e semmai vengono sfruttati e ostacolati (anche in ambito di culto religioso, come ha sottolineato l'avv. Antonio Angelucci, componente del "FIDR - Forum Internazionale Democrazia & Religioni").
Questo non accade invece in stati come Germania, Francia e Spagna, dove gli stranieri sono più numerosi, e soprattutto, quelli con alto reddito e alta scolarità sono 5 volte superiori a quelli che arrivano da noi. Una questione sicuramente di sapere affrontare e governare in maniera diversa il fenomeno immigrazione, ma anche una questione di immagine che ormai offre l'Italia, con un governo incapace e immorale, che ha come chiodi fissi "la padania e la patonza", una sorta di Scilla e Cariddi in cui si trova stretto un Paese abbandonato a se stesso e che rischia di essere stritolato da una crisi economica (e di valori istituzionali) drammatica. Eppure, per crescere e tirarci fuori, potremmo sfruttare meglio il nostro "valore aggiunto": perché avremmo magari anche da imparare. E il primo passo da fare potrebbe essere quello di riconoscere i diritti di cittadinanza e voto per le persone di origine straniera.
Uniti si vince
A Malnate un mosaico gigante per un'Italia da guinness dei primati. Un'iniziativa che rientrava nei festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità Nazionale.
Un futuro senza pensioni
"Lavoratori autonomi, commercianti e artigiani che prenderanno circa il 10% del loro reddito in termini pensionistici; i precari invece non arriveranno molto probabilmente al 30/35% del loro ultimo reddito; si salveranno un po’ i lavoratori pubblici, ma anche loro vedranno dimezzati i loro redditi e in parte i dipendenti privati".
Questo è quanto affermano i giornalisti Walter Passerini e Ignazio Marino nel loro libro "Senza pensioni", in cui fanno uno studio di previsione sulle previdenza sociale del futuro: pensioni da fame per i nostri giovani, che dovranno affrontare un futuro da poveri. Come se il presente fosse migliore. E il paradosso è che in questo momento a tenere in piedi le casse dell'Inps sono proprio i giovani precari (insieme agli immigrati, veri benefattori del nostro sistema pensionistico), che sono tenuti ai margini del mercato del lavoro mentre si continua a tenere a lavorare le persone anziane. Con un domani così sibillino, ai giovani non resta davvero altro che l'arte di arrangiarsi.
Adesso il porcellum non lo vuole nessuno
Nemmeno il suo "papà". Non c'è che dire: la valanga di firme in così poco tempo li ha impressionati.
sabato 1 ottobre 2011
Firmilione!
Altro che 500.000: le firme per la campagna referendaria contro il porcellum hanno superato il milione! Grazie a tutti: ai promotori, ai volontari, ai partiti che hanno appoggiato, ai Comuni che hanno collaborato. E soprattutto, ai cittadini, alla società civile, che ancora una volta ha dimostrato di essere sensibile e attenta ai valori della democrazia.
Italia unita dagli sprechi
Se a Palermo si pagano gli straordinari per la neve spalata a luglio, in Lombardia vengono stanziati 75.000 euro per un fantomatico “prototipo di osservatorio degli scoiattoli”. Ma le spese esagerate della giunta Formigoni non finiscono qui: ci sono, ad esempio, 100mila euro per predisporre la segnaletica interna del nuovo palazzo della Regione, per non parlare dei 56 milioni di euro per il noleggio delle auto blu.
Come vogliamo chiamarlo? Spenderalismo?
Il mito della Padania
Se non fossero sufficienti le parole del Presidente Napolitano, guardatevi il video.
Sistema Cassano
Sesto San Giovanni e Cassano d'Adda: uniti da una tangenziale. E forse dalle tangenti. A Cassano d'Adda, però, sono coinvolti Lega e Pdl.
Il quarto polo
Con la presentazione di "Progetto imprese per l'Italia", il documento che contiene le proposte al governo per rilanciare l'economia, l'ultimatum al governo di Emma Marcegaglia e l'annuncio sui giornali di Diego Della Valle contro la classe politica, si può dichiarare quasi ufficiale la discesa in campo degli industriali, tenuto conto anche della "campagna di esternazioni" portata avanti nei mesi scorsi da "Italia Futura", la fondazione guidata da Luca Cordero di Montezemolo. Giustamente, però, c'è da chiedersi: quanto sono responsabili gli industriali della situazione in cui ci troviamo oggi?