Matteo Renzi e il ministro Marianna Madia hanno presentato la riforma della Pubblica Amministrazione, che sarà portata in Consiglio dei Ministri il 13 giugno. Le linee guida di questa rivoluzione si baseranno su 3 pilastri: capitale umano, tagli agli sprechi e open data. Tra i provvedimenti annunciati: creazione di un ruolo unico per i dirigenti (senza prima e seconda fascia); introduzione della possibilità di licenziare i dirigenti privi di incarico oltre un certo termine; immissione di 10 mila posti di lavoro per i giovani; flessibilità nelle assunzioni delle amministrazioni locali; apertura di asili nido nelle sedi della pubblica amministrazione; la riduzione delle Prefetture a non più di 40 (nei capoluoghi di regione e in zone strategiche); l'eliminazione dell'obbligo delle aziende di iscriversi alle Camere di Commercio; accorpamento ACI, PRA e Motorizzazione civile; razionalizzazione e accorpamento degli enti di ricerca; istituzione di una centrale unica per gli acquisti delle forze di polizia; introduzione del “pin del cittadino” (valido per più servizi); standardizzazione dei moduli per l'urbanistica nei vari Comuni.