Matteo Renzi mette Raffaele Cantone, capo dell'Autorità nazionale anticorruzione, a guardia dei lavori dell'Expo di Milano, travolta dallo scandalo delle tangenti.
Ma a guardare bene è l'intero sistema lombardo ad essere in balia della corruzione, a partire dalla sanità, le cui vicende giudiziarie erano già balzate alla cronaca in epoca formigoniana. E da allora anche sotto Maroni poco o nulla pare essere cambiato (insomma, la famosa "continuità").
P.S.: se al centrodestra vanno giuste critiche, anche il PD però una tirata di orecchi se la merita: come fai ad iscrivere Greganti, il famigerato "compagno G"?