domenica 4 settembre 2011

Alla festa di "Anche IO" si celebra l'unità d'Italia

Si chiude oggi alla Schiranna "Anche IO", la festa di VareseNews, giunta all'ottava edizione. Tra intrattenimento, musica, cucina e dibattiti, quella di oggi è una giornata dedicata in particolare all'Unità d'Italia: alle ore 18.15 "Unità d’Italia, questa sconosciuta", intervista-interrogazione sul tema dell'Unità d'Italia, condotta in chiave ironica da Giancarlo Ratti ("Il ruggito del coniglio", Radio2 ) ai sindaci Attiilo Fontana (Varese), Luigi Farioli (Busto Arsizio), Edoardo Guenzani (Gallarate), Luciano Porro (Saronno); alle ore 21.00 "VIVA L’ITALIA! - Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione", lo spettacolo multimediale tratto dal libro di Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera.

sabato 3 settembre 2011

Il web è democratico

In occasione del corso di formazione politica 'Frattocchie 2.0' che si tiene a Firenze, è stata presentata la ricerca Ipsos su partecipazione e politica sul web, commissionata dal dipartimento Comunicazione del PD, con dati davvero interessanti:
- il 48% degli elettori del PD usa il web rispetto al 30% degli elettori di Pdl e Lega
- il 43% degli elettori del partito Democratico legge articoli di politica su quotidiani on line. Solo il 27% tra chi vota Pdl e Lega
- il 68% di coloro usano internet tutti i giorni e il 65% degli utenti dei social network hanno votato ai referendum del 12 e 13 giugno
- tra gli utilizzatori dei social network il telegiornale più seguito è il Tg de La7, tra coloro invece che non utilizzano il social network il Tg più seguito è il Tg5.

Profumo di premiership

Alessandro Profumo (nella foto) annuncia la sua disponibilità a "scendere in campo", e tutti lo vogliono: Casini e il Terzo Polo, i partecipanti di Cernobbio per un ipotetico governo tecnico, e perfino figure autorevoli del PD lo apprezzano e lo candiderebbero.
A destra, invece, il leader è sempre lui.

Magari va in Russia

Visto che l'Italia non gli piace più. Tanto in quel Paese il comunismo ormai non esiste. E soprattutto, lì i magistrati lasciano in pace i milionari.

Integrazione o discriminazione?

Il ministero della Pubblica Istruzione chiude una classe di prima elementare di una scuola di Milano perché su 17 iscritti 15 sono stranieri: «non si favorisce l'inserimento degli immigrati se si creano classi-ghetto frequentate solo da alunni stranieri», è stata la nota del ministero che conferma «la volontà di proseguire sulla strada dell'integrazione».
L'equivoco però sta nel fatto di continuare a considerare "stranieri" bambini nati in Italia, che hanno frequentato la scuola materna a Milano, conoscono l'italiano e non hanno problemi di «competenza linguistica». Perché la vera integrazione si raggiunge riconoscendo che gli "stranieri in casa nostra" spesso hanno tutto il diritto di essere italiani quanto noi e quindi di sentirsi a casa propria. E nascere in Italia, così come viverci e pagare le tasse, deve garantire la cittadinanza e tutti gli altri diritti connessi.
Parleremo anche di questo nella nostra prossima iniziativa di settembre che terremo a Vedano Olona, in cui presenteremo il libro "Stranieri in casa nostra" dell'economista Francesco Daveri, che sarà presente all'iniziativa.

Lega di flash mob e di governo

La Lega di Varese contesta la Lega di Roma. E lo fa organizzando un flash mob, che tanto flash non è, ma semmai è un continuous gioco delle parti: amministrare e governare, salvo poi manifestare contro quanto approvato da se stessi.
L'appuntamento è a Varese: si poteva fare a Monza, sarebbe stato più rappresentativo visto che là adesso ci sono i ministeri. Ma a quanto pare non c'è ancora nessuno. Solo statue dell'Alberto da Giussano e una foto dell'Umberto da Cassano, il leader del partito che attualmente è anche ministro delle Riforme.
E per questo dovrebbe essere indirizzato a lui il commento del commissario della Lega Nord di Varese Emanuele Monti: "È arrivato il momento di riformare completamente il nostro paese e domani la nostra sezione, la nostra città e il nostro sindaco lo chiederanno a gran voce".
La Lega continua a parlare, contraddicendo anche se stessa, di momenti e riforme: ma il tempo continua a passare e le promesse non vengono mantenute.

venerdì 2 settembre 2011

Il PD salva le feste

Approvato dalla Commissione bilancio del Senato un emendamento PD che salva le feste del Primo Maggio, del 25 Aprile e del 2 Giugno: lo riferisce Vincenzo Vita(senatore del PD) a margine dei lavori a Palazzo Madama.
Le tre feste civili non saranno più accorpate alla domenica.

Sacconi d'odio

"Bastardi anni '70".
Hai voglia poi a invocare concordia e responsabilità o a sollecitare impegno e serietà: con questi "mediocri" è speranza vana!

Tutto già "visco", ma dimenticato

Gli ultimi emendamenti del governo nella manovra ter (o quater: ormai si è perso il conto, e crediamo non sia finita. All'occorrenza, comunque, è staro creato un generatore automatico) richiamano alla memoria cose già viste: stretta alle società di comodo, manette agli evasori, pubblicazione online dei redditi, inserimento nelle dichiarazioni dei redditi dei nomi delle banche con le quali si hanno rapporti finanziari ecc.
Erano quei provvedimenti che Berlusconi e il suo schieramento attaccarono duramente quando furono introdotti da Vincenzo Visco, ministro delle Finanze nell'ultimo governo Prodi. Insomma, roba da regime comunista. Allora: oggi è tutto invece "un'accelerazione liberale e riformatrice".
E poi è colpa "dell'opposizione criminale" se tutti hanno la sensazione di un governo poco credibile e nel caos totale.

Meglio tardi che mai

Finalmente una buona notizia: una insegnante passa di ruolo. Dopo 37 anni di precariato...

Un appello per Francesco

"Da parte del governo nazionale, dell'opinione pubblica e della grande stampa, non c'è il giusto rilievo al caso del rapimento di Francesco Azzarà, che dal 14 agosto è stato sequestrato in Darfur. Il giovane calabrese operava in un ospedale pediatrico, stimato ed apprezzato da tutti.
In altri casi la mobilitazione è stata forte, decisa e decisiva. Il ministro degli Esteri venga alla Camera a riferire, l'opinione pubblica si mobiliti, tutti facciano sentire la loro voce!
".
Inizia così la lettera inviata dal deputato del PD, Franco Laratta, perché il governo si mobiliti e intervenga al più presto per liberare Francesco Azzarà, il volontario di Emergency sequestrato a Nyala, in Darfur, il 14 agosto scorso. Da allora, infatti, non si hanno più notizie.
"Il grido deve essere forte e unanime: 'Liberate Francesco' e deve sentirsi forte come un urlo in tutta Italia e in Europa. Francesco lavora per la povera gente, per i bambini, per la gente che viene sottomessa, soffocata, violentata in un teatro di guerra agghiacciante quale è il Darfur".

giovedì 1 settembre 2011

Da Malpensa con destinazione Trapani

E' la nuova "tratta" su cui sono finiti i fondi derivanti dalla tassa d'imbarco dovuti ai comuni del territorio di Malpensa. Dopo che sembravano misteriosamente volatilizzati, Mario Aspesi (capogruppo PD in Consiglio Provinciale e presidente della Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali) ha scoperto che sono stati trasformati in "risarcimento per la guerra in Libia" a favore dell'aeroporto di Trapani, che, ironia della sorte, pur aperto al traffico civile, è principalmente un aeroporto militare. E con lo scoppio della guerra in Libia, è stato ri-militarizzato!

Alle corde

Tenuto sulla corda il capo di un governo che sempre più mostra la corda.
P.S.: "e una volta che se ne fu andato, il Paese si scoprì pulito"

Cina made in Italy

Mentre molte aziende italiane vengono travolte dalla crisi e sono spesso costrette a chiudere, quelle cinesi presenti in Italia proliferano.
Uno studio della Cgia di Mestre riporta infatti che le imprese cinesi alla fine dello scorso anno hanno superato la soglia delle 54mila unità, con una crescita rispetto al 2009 dell'8,5%, mentre le imprese italiane sono diminuite dello 0,4%.
E oltre a questo, vi sono aziende italiane guidate da imprenditori cinesi, che stanno crescendo in maniera esponenziale: tra il 2002 e il 2010 la loro presenza nella nostra penisola è cresciuta del 150,7%.
Una presenza ed una crescita che creano diversi problemi alla filiera delle nostre aziende, in virtù soprattutto di una concorrenza sleale, poiché le attività cinesi spesso non rispettano obblighi fiscali e contributivi e le norme relative alla sicurezza e ai diritti dei lavoratori. Anche perché molte di queste imprese risultano totalmente sconosciute al fisco. Non che comunque alcune aziende italiane da questo punto di vista siano cristalline...
Il problema incide, tra l'altro, in particolar modo al Nord, dato che il maggior numero di imprenditori cinesi si trova in Lombardia (10.998), Toscana (10.503) e Veneto (6.343).
Più di un anno fa era stata approvata una legge per la protezione dei prodotti "made in Italy", ma osservando questi dati forse sarebbe il caso di pensare a provvedimenti per salvaguardare le aziende italiane: magari intensificando i controlli, o facendo delle verifiche incrociate. O, una volta scoperte, sanzionando pesantemente non solo le aziende cinesi non regolari, ma anche i loro committenti italiani, che ben conoscono la situazione e ne traggono pure loro enormi vantaggi.

La festa che desta

Parte oggi a Torino la Festa Nazionale dei Giovani Democratici: quattro giorni di dibattiti, divertimento e aggregazione per destare l'Italia.
Qui il programma.