giovedì 4 agosto 2011

Se le suonano, se le cantano, se le inventano.

Il vicesindaco Gambarini sulla Prealpina di ieri, in merito alla questione rifiuti a Vedano Olona:
"Abbiamo saputo affrontare positivamente il problema.
A partire dal 3 gennaio era già prevista la modalità per il ritiro degli ingombranti ed era in via di definizione la raccolta del verde con i bidoni iniziata a primavera.
La soluzione per la raccolta del verde porta a porta, di cui avevamo già discusso con Coinger, apprezzata anche dal gruppo di lavoro in rappresentanza dei cittadini costituito nei primi incontri dell'anno, abbia avuto un riscontro positivo.
Quanto al compattatore c'è stato un afflusso di una settantina di utenti per volta per la consegna delle ramaglie... Bla bla bla bla
".
Per chi non conosce i fatti sembrerebbe che la giunta abbia davvero risolto il problema della chiusura del centro rifiuti a Vedano Olona.
Ma i vedanesi sanno che questa amministrazione, dopo aver chiuso la discarica avvisandoli quasi all'ultimo minuto, non aveva proprio nessuna idea di come alleviare i disagi procurati alla cittadinanza.
La raccolta del verde con i bidoni a tariffa limitata, i compattatori, il gruppo di lavoro stesso in cui si sono discusse queste soluzioni, sono tutte idee suggerite dai gruppi di opposizione. E non è certo rilasciando interviste ai giornali che si può pensare di prendersi meriti che non si hanno, né di cambiare la realtà dei fatti.
La cosa poi ancora più paradossale è che questa giunta si vanta che le sue decisioni vengono prese attraverso il riscontro dei cittadini, salvo poi affermare (per bocca del sindaco) di credere nella "democrazia rappresentativa", vale a dire in un sistema di governo che non tiene conto proprio del parere dei cittadini.
Proprio vero: se le suonano e se le cantano da soli. Oltre ad inventarsele.

Si continua... Fino a quando?

Altro che discontinuità: nel discorso di ieri di Berlusconi alle Camere solo il vuoto delle solite baggianate ("il paese è economicamente è finanziariamente solido"), nessuna idea di riforma. E le solite balle, tante da contraddirsi (come spesso gli capita) da solo: quante volte infatti ha detto di aver risolto il conflitto di interessi e di non seguire le sue aziende? Eppure ieri invece ha detto chiaro alla Camera che "state ascoltando un imprenditore che ha tre aziende in borsa".
Anche Alfano è stata una triste conferma: con il suo intervento ha dimostrato di essere, più che il segretario del partito, quello del suo padrone.
Pierluigi Bersani invece ha finalmente capito da che parte tira il vento e che bisogna lasciarsi trasportare dalla ventata di cambiamento che il Paese chiede: elezioni subito, altro che governo tecnico-istituzionale di larghe intese.
Anche perché Casini (il possibile alleato) ha dimostrato ancora una volta il suo opportunismo, barcamenandosi e dicendo tutto e nulla. E alla fine non si è capito da che parte intende stare.
La Lega, con l'intervento zeppo di luoghi comuni del genero dell'europarlamentare Speroni, una volta di più dimostra di non avere le idee per governare: parlare è facile, fare poi è tutt'altra cosa. E anche a livello locale i cittadini se ne sono accorti.
Il governo dice di volere andare avanti: fino a quando? A volte viene il dubbio che la legge sul biotestamento sia stata fatta proprio per tenere in vita questo esecutivo ormai in stato vegetativo.
Aspettiamo adesso le reazioni dei mercati, considerando comunque che non possono essere escluse operazioni speculative (e d'altra parte è stato lo stesso Alfano a dire che la democrazia non può essere decisa dai mercati).
Borsa o non borsa, comunque il momento comunque è grave sul piano economico REALE, ed occorre un cambio di passo, che non si vede, visto che si continua ad andare all'indietro.

mercoledì 3 agosto 2011

Il PD manda in pensione i vitalizi dei parlamentari

Approvato ieri alla Camera il pacchetto di proposte di tagli e risparmi studiati dal PD.
Tra questi la trasformazione dei vitalizi dei parlamentari in un normale trattamento pensionistico uguale a quello di tutti gli italiani.

Le scelte di Pisapia

Introduzione dell'addizionale Irpef e aumento delle tariffe dei biglietti del trasporto pubblico: le "scelte difficili" che la nuova Giunta di Milano ha dovuto fare. E il sindaco Pisapia spiega il perché ai milanesi in una lettera aperta.

PD: una politica stabile per i giovani

Una delle emergenze del nostro Paese è sicuramente l'occupazione giovanile e il futuro dei nostri giovani. I dati sono allarmanti.
Il PD dall'inizio della legislatura ha presentato ben 19 proposte di legge sul lavoro precario, uno dei nodi cruciali (se non il principale) che strozza le speranze dei giovani italiani.
Proposte concrete e fattibili, basate su queste direttrici: stabilizzazione del lavoro, sostegno al reddito, tutela dei lavoratori, difesa dei diritti, attenzione al lavoro autonomo ed all'autoimprenditorialità, previdenza.

Vessare chi è già vessato

Il burqa è un'usanza che limita la libertà delle donne e svilisce la loro dignità. Su questo non c'è alcun dubbio. Però il provvedimento di legge che propone sanzioni e addirittura il carcere per chi indossa questo tipo di abbigliamento in luoghi pubblici, è un rimedio che appare peggio del male, come spiega la senatrice democratica Vittoria Franco: "si presenta come strumento di liberazione delle donne islamiche un irragionevole divieto, che finirebbe per segregarle ancora di più in casa. Se davvero si volessero accrescere i diritti delle donne immigrate, si dovrebbe lavorare sull’integrazione, sul riconoscimento del loro lavoro, sul rispetto della loro dignità di persona. Questa è la dimensione europea che viene richiesta a un paese civile come l’Italia, non certo un facile quanto inutile e dannoso divieto. Il PD ha scelto una strada più difficile, ma più saggia".
Due cose comunque da sottolineare:
1) fortunatamente qui in Italia non c'è "un'emergenza burqa". Le emergenze sono ben altre: però la destra dà la priorità a queste pretestuose iniziative anziché discutere (in un momento tra l'altro così difficile) di questioni ben più importanti;
2) indossare il burqa è reato, mentre invece fare saluti romani o inneggiare al duce è ormai un fatto folkloristico.

Un territorio accerchiato dalle tangenti

La corruzione dilaga nel Milanese (nel senso di hinterland, non solo di collaboratore di Tremonti).
"Non si ruba solo per il partito, ma anche per arricchimento personale" denuncia un magistrato. E lo si fa a tutti i livelli: dall'assessore regionale a quello comunale, dal sindaco al dirigente del Comune. E purtroppo non è un fenomeno limitato solo a questo territorio.

martedì 2 agosto 2011

Campus santus

Calderoli aveva proposto per il mese di agosto ai parlamentari di rinunciare alle ferie per un campus, in cui riunirsi e trovare soluzioni alla crisi (che fino a qualche mese fa per Lega e Pdl comunque non c'era...).
Invece il Parlamento si prenderà un mese e mezzo di ferie, causa pellegrinaggio in Terra Santa.
E gli italiani sono lasciati soli ad affrontare il calvario...

Update
- Le pressioni e l'indignazione dell'opinione pubblica hanno fatto effetto: i parlamentari si sono accorciati le ferie e rientrano una settimana prima (ma facciamo anche due, eh?)

Per Verdini disco rosso ai magistrati

La Camera (con il voto di Lega e Pdl) dice no alla richiesta dei magistrati sull'uso delle intercettazioni che riguardano, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti G8, il pitreista e "bancafottiere" Denis Verdini, tra l'altro coordinatore nazionale del Berlusconi fans club. Al suo posto, sacrificato Marco Milanese, collaboratore e locatore di Giulio Tremonti, ormai sempre più al tramonto (come questo governo).

In & out

L'Osservatorio Demos-Coop ha effettuato un'indagine sul nuovo lessico degli italiani, da cui ha pubblicato una mappa catalogando in gruppi "in" e "out" le parole analizzate.
Come potete vedere cliccando sull'immagine, le parole di "successo" sono "solidarietà, internet, energia pulita", mentre "ai margini" risultano "Padania, Berlusconi, partiti".
Tra quelle impopolari compare anche "federalismo". Ovviamente in riferimento a ciò che ha proposto la Lega.

Bologna, la strage dimenticata. Dal governo.

«Ricordare le vittime del terrorismo è un dovere da parte di qualsiasi governo perchè, onorando la memoria dei morti, si mantiene vivo il ricordo dei fatti e l'impegno a chiarire le responsabilità di chi ha voluto e realizzato le stragi. La scelta da parte dei ministri del governo Berlusconi di non partecipare alla manifestazione per l'anniversario del 2 agosto non nasce solo dalla paura dei fischi: esprime qualcosa di più grave, perché consegna all'oblio la storia e il ricordo delle vittime». Così Rosa Calipari (vicepresidente dei deputati PD) commenta l'assenza del governo a Bologna, per il secondo anno consecutivo, in occasione della commemorazione delle vittime della strage di 31 anni fa.
Un'assenza che va ben oltre, visto che l'associazione familiare delle vittime lamenta che "su pensioni e segreto di Stato nessuna promessa mantenuta" (vero Maroni?).

lunedì 1 agosto 2011

Obama ingoia un tea amaro

Trovato l'accordo per alzare la soglia del debito pubblico USA ed evitare il default. Ma per ottenere questo Barack Obama ha dovuto cedere ai ricatti dell'ala dura repubblicana del "Tea party", che non ha esitato con la sua intransigenza e per gli egoistici interessi dei propri rappresentanti a portare la nazione sull’orlo del precipizio.

Sirian killer

Un'orrenda carneficina ieri ad Hama, città della Siria a 200 km dalla capitale Damasco. Ancora più tremenda perché carri armati del regime di Bashar el Asad hanno fatto fuoco contro una folla di civili inermi, tra cui donne e bambini, che manifestavano pacificamente. Si parla di circa 200 morti. L'Italia ha chiesto una "riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu", prima che la situazione precipiti. Si profila infatti l'ipotesi (fortunatamente per ora remota) di un intervento militare contro la Siria da parte della Nato.

Il campus di Calderoli

Calderoli passa dal pratone al campus. Chissà, magari vuole portarci a pascolare il suo porcellum.
Solita idea campata in aria o per tirare a campare?

Ci tocca il ticket

Parte da oggi in Lombardia l'aumento delle prestazioni sanitarie approvato nella manovra del governo. Notare che mercoledì 3 agosto è in programma un incontro tra le Regioni e il governo per trovare un accordo che eviti l'aumento almeno nel 2011. Ma Formigoni ha preferito partire in quarta.
E lo ha fatto cercando di camuffare la stangata sui cittadini, in particolare verso coloro che necessitano di esami diagnostici più complessi.