L'Italia è bloccata dai processi di Berlusconi, e in Parlamento si discute solo di quello, mettendo da parte i problemi veri del Paese, come lavoro, economia, welfare, scuola, innovazione.
Così mentre alla Camera si discute di "prescrizione breve" ad oltranza (con sedute notturne, come fosse un'emergenza), al Senato viene presentato il "processo allungato", una proposta che contiene misure che aboliscono, ad esempio, la "norma Falcone" (art.238-bis cpp) introdotta per i processi di mafia.
E l'obiettivo comune è sempre e solo quello: salvare Berlusconi dal giudizio dei tribunali. Ma il fatto ancor più grave è che, come sottolinea la capogruppo PD al Senato, Anna Finocchiaro: «Per salvare il premier salveranno anche i delinquenti. Ennesima vergogna ad personam».
Nel frattempo, la Giunta delle immunità del Senato, ha concesso l'autorizzazione dell'arresto del senatore PD Alberto Tedesco (indagato dalla Procura di Bari), su propria espressa richiesta: «Non posso accettare che la magistratura chieda il mio arresto e che il Senato mi salvi. Per questo quando il provvedimento giungerà in aula inviterò l'assemblea ad autorizzare il carcere». Sicuramente un altro modo di intendere la giustizia. Quella vera.
giovedì 7 aprile 2011
Ad vergognam
mercoledì 6 aprile 2011
Nuova carta sconto: per adesso un pieno di disagi
E' partita male dall'inizio, con lunghe file di cittadini agli sportelli delle Asl a ritirare il PIN (mandarlo per posta insieme alla carta come fanno le banche con le carte di credito era troppo semplice). Stiamo parlando della carta regionale dei servizi, che da qualche giorno ricopre le funzioni della carta sconto benzina.
L'assessore Cattaneo come al solito ne ha approfittato per fare la sua bella passerella, ma i problemi però permangono: dopo la consegna dell'agognato PIN (il codice personale della card), i benzinai denunciano la scarsa informazione data agli automobilisti ed una serie di problemi tecnici per l'avvio della nuova procedura.
I consiglieri regionali PD Alfieri e Tosi hanno denunciato i disagi subiti dai cittadini, frutto, per l'ennesima volta, di incapacità e scarsa attenzione della giunta Formigoni ai problemi della popolazione.
Diritto alla vita, dovere per l'assistenza
Vi ricordate Quagliariello, in pieno isterismo alla notizia della morte di Eluana Englaro? Ecco: il nostro è uno strano governo, tanto estremo e deciso nell'imporre la volontà dello Stato sul libero arbitrio di quei cittadini che versano in condizioni pietose a causa di gravi malattie, quanto pienamente indifferente ed assente di fronte ai problemi e ai disagi che questi malati devono poi sopportare.
E così succede che una donna gravemente malata di SLA (terribile malattia, a cui il governo voleva addirittura tagliare i fondi per la ricerca ed il sostegno alle famiglie di chi ne è affetto), che vuole vivere, ma dignitosamente, a casa sua e con tutte le cure e l'affetto che merita, debba rivolgersi al tribunale (presieduto da un tremendo giudice "comunista") per vedere riconosciuti i propri diritti, con lo Stato richiamato a fare il proprio dovere e a non abbandonarla.
Ville e balle
”Conosco il proprietario di quella villa che è la più bella di Lampedusa e so per certo che non è stata acquistata da Berlusconi, è una bugia”: così Paolo Mieli ieri sera, durante la trasmissione "Ballarò".
Caro Mieli, non c'era da dubitarne: noi purtroppo conosciamo Berlusconi e le sue balle.
martedì 5 aprile 2011
La democrazia in piazza
Democrazia Day: il PD in piazza per la giustizia, perché la legge è uguale per tutti. E non ad personam: l'ennesima vergogna.
La Tunisia respinge Berlusconi e Maroni
Nessun accordo trovato nell'incontro di ieri a Tunisi tra Berlusconi, Maroni ed il governo locale. Oggi ci riprova (da solo) il nostro ministro dell'Interno (con grande disappunto della base del suo partito).
Anziché ai rimpatri promessi ed a Lampedusa "liberata" in 48 ore, assistiamo invece a nuovi sbarchi.
Intanto passa la strategia proposta dal PD e sostenuta dai suoi amministratori locali: anziché le tendopoli, istituire piccoli centri di accoglienza, gestiti da Comuni, volontariato e Protezione civile. Inoltre, ottenere l’applicazione della direttiva 55 della UE (utilizzata in caso di afflusso massiccio di sfollati), che consente la concessione di permessi temporanei, in modo da rendere quindi possibile la circolazione europea e il tempo necessario per organizzare le operazioni di rimpatrio evitando problemi rilevanti di allarme sociale.
Le fantasmagoriche promesse di Berlusconi e il bluff propagandistico del "föra da i ball" di Bossi non hanno prodotto assolutamente nulla (se non disastri), e governo e Lega sono costretti a fare una vera e propria inversione di marcia, andando ad implorare la collaborazione della Tunisia (che nel frattempo sta affrontando a sua volta un'emergenza profughi ben più grave della nostra).
lunedì 4 aprile 2011
Liste antimafia
Quelle elettorali del PD per le prossime elezioni amministrative che si terranno in Lombardia.
Un impegno che il Partito Democratico Lombardo si assume e porterà avanti con un controllo attento di tutte le proprie liste, seguendo scrupolosamente tutte le indicazioni contenute nel Codice Etico del Partito Democratico e nel Codice di autoregolamentazione varato dalla Commissione Nazionale Antimafia, trasmettendo infine alla Presidenza della Commissione Antimafia del Parlamento gli elenchi completi delle liste per consentire ogni verifica sui candidati presentati.
Federalismo militare
Con tutti gli immensi problemi che abbiamo di economia, lavoro, riforme, la Lega si mette a giocare a "risiko", proponendo eserciti regionali, sul modello della Guardia nazionale americana.
"Nella Repubblica -si legge nella relazione del provvedimento presentato dai deputati leghisti- manca uno strumento agile e flessibile che possa essere impiegato a richiesta degli esecutivi regionali per far fronte alle situazioni che esigono l'attivazione del sistema di protezione civile".
Ecco, appunto: ma questi non lo sanno che la "Protezione civile" è già organizzata regione per regione?
La Regione con i buchi intorno ed il potere al centro
Ieri sera a "Report", Milena Gabanelli ha presentato un'inchiesta che riguardava le cave e la loro gestione in Italia. Un'inchiesta che ha rivelato aspetti interessanti per quel che riguarda la Lombardia: scopri così che a decidere dove e quanto scavare è la Regione, e gli enti locali devono adeguarsi. E se non ci stai, finisci come il sindaco di Montichiari (leghista) che è stata espulsa dal suo partito. Insomma: federalismo solo a parole, perché di fatto viene praticato il centralismo più bieco. I cittadini devono subire così disagi ambientali e il consumo indiscriminato del loro territorio, mentre ai cavatori viene concesso tutto, anche di non provvedere ai loro adempimenti obbligatori per legge. Come potrebbe accadere a Varese, dove si vuole riaprire (sempre su decisione della Regione e contro il parere degli enti locali) una cava abusiva chiusa nel 1985, per autorizzare scavi per circa un milione e mezzo di metri cubi. La zona interessata (che è praticamente destinata a sparire) è di grande rilevanza: si tratta della collina di Cantello (nella foto), preziosa non solo dal punto di vista paesaggistico ed ambientale, ma anche perché nel suo sottosuolo c'è la riserva d'acqua dell'intera città di Varese.
E, incredibilmente, ad attuare gli scavi sarà la stessa ditta che operava nel 1985 e che aveva causato il danno ambientale, ovvero la "Italinerti" della famiglia Nidoli, un cui componente (Sarah) è appena stata nominato assessore al Comune di Varese. Come non bastasse, dalle dichiarazioni colte "fuori onda" da Dario Galli (presidente della Provincia di Varese, intervistato nel corso della trasmissione), si viene a sapere che la famiglia Nidoli è molto vicina agli ambienti di "Comunione e Liberazione". Qualcun altro fa invece notare gli stretti rapporti con l'assessore regionale Raffaele Cattaneo, che figura come vice-presidente della "Fondazione Nidoli" (che è tuttavia un'associazione dedita ad azioni di solidarietà e beneficenza).
Comunque sia, ancora una volta gli interessi di pochi vanno a scapito dell'intera popolazione.
domenica 3 aprile 2011
Giustizia falciata
Con la prescrizione breve si tagliano i tempi dei processi per salvare Berlusconi dai tribunali, e nel contempo si tagliano le risorse (in questo caso per le intercettazioni) per impedire anche che lo si indaghi. E la cosa grave è che per favorire una persona si finirebbe per impedire di perseguire chi ha commesso reati gravi, come rapine, stupri, truffe e spaccio di stupefacenti.
E' questo il senso della giustizia per il ministro Alfano, che poi spudoratamente afferma (riferendosi alla norma sulla responsabilità dei giudici) che "la legge deve essere uguale per tutti, anche per i magistrati". Bene ministro: e per i suoi colleghi? E per il suo padrone? Per loro, e per lei, la legge non deve valere come per tutti gli altri cittadini?
La mappa dell'evasione
L'Agenzia delle Entrate ha messo a punto Dbgeo (DataBaseGeomarket), una nuova banca dati basata su 50 indicatori statistici di tipo economico, sociale, finanziario, demografico. Questi dati sono incrociati tra di loro per ognuna delle 107 province italiane, su 8 dimensioni: bacino di contribuenti, attitudine a pagare le tasse, condizione sociale, struttura produttiva, tenore di vita, dotazioni tecnologiche, caratteristiche orografiche del territorio. In questo modo è possibile rilevare la propensione ad evadere zona per zona. I dati espressi finora da quest'indagine segnalano che si va da un tasso di evasione minima, pari in media al 10,93%, per il gruppo che comprende le province dei grandi centri produttivi - Milano, Torino, Genova, Roma, Lecco, Cremona, Brescia - a uno massimo del 65,67% nel gruppo che contiene le province «difficili» di Caserta e Salerno in Campania, di Cosenza e Reggio in Calabria e di Messina in Sicilia.
I valori assoluti dell'evasione si concentrano però nelle zone più ricche del Paese. E quindi anche se qui il tasso di infedeltà fiscale è basso, le somme che non vengono versate nelle casse dell'erario sono molto elevate, mentre nelle zone povere, anche se l'evasione è alta, si può recuperare meno: in pratica, al Sud il tasso di evasione è più alto, ma il gettito sottratto è superiore al Nord.
Qui la mappa da consultare.
sabato 2 aprile 2011
Una situazione precaria
Quella del governo nei confronti dei precari della scuola, che dopo le prime sentenze a loro favore dei tribunali del lavoro, si apprestano ad una maxi class-action contro il Ministero della Pubblica Istruzione. Il rischio è di dover pagare dai 4 ai 6 miliardi di euro di risarcimento, grazie ai pasticci del duo Tremonti-Gelmini.
Cave canem
Avviso ai padroni dei cani: nei prossimi giorni aumenteranno i controlli sui loro animali durante le quotidiane passeggiate per le strade del paese. Obbligo di portare sempre con sé guinzaglio e sacchetti per raccogliere i bisogni. Un impegno di civiltà legato senz'altro all'ordine, alla pulizia ed alla sicurezza.
Nessuno li vuole
Che ne sarà delle migliaia di profughi (o clandestini) partiti dalle coste nordafricane e sbarcati sulle nostre coste? L'emergenza ormai va da Lampedusa (dove gli stranieri approdano) a Ventimiglia (dove cercano di attraversare la frontiera con la Francia, venendo invece respinti dai gendarmi). Il piano del governo di approntare delle tendopoli in varie regioni d'Italia è stato respinto dagli amministratori locali: una proposta che secondo loro porterebbe a situazioni non gestibili (come il caso di Manduria dimostra). Anche sul nostro territorio è stata respinta l'ipotesi di accogliere parte di quei disperati. Per motivi però, è bene chiarirlo, legati alla sicurezza, che non a infimi gesti di egoismo.
Di certo, una soluzione si dovrà trovare, e di questo deve farsi carico TUTTA l'Unione Europea: innanzitutto perché non è giusto che solo l'Italia debba accollarsi tutto il peso, e poi perché l'impressione è che i nostri governanti non abbiano la minima idea di come affrontare il problema, ma semmai vogliano solo esasperarlo.
Dal presidente della Commissione Europea Barroso sono arrivate rassicurazioni, ma intanto la Francia sta portando avanti una condotta non certo collaborativa e corretta, nonostante la diplomazia di facciata.
Berlusconi nei prossimi giorni si recherà in Tunisia per richiedere la collaborazione di quel governo (in realtà avrebbe dovuto farlo almeno un mese fa): occorrerà non ripetere gli errori del passato, ed impostare con quei Paesi accordi ed impegni costruttivi: non limitarsi a dargli un ruolo di guardiani, ma offrire progetti in grado di creare opportunità di occupazione e sviluppo, in un ambito democratico. Una strada che dovranno imboccare tutti i Paesi della UE che hanno interessi in quella zona d'Africa.
Intanto affrontiamo nel migliore dei modi l'emergenza venutasi a creare per l'incapacità di chi ci governa. E facciamolo, in modo responsabile, con l'impegno di tutti, come hanno scritto nella loro lettera i consiglieri Provinciali del PD, in risposta alla squallida uscita dell'ing. Dario Galli.
Perché come gli stranieri fuggono dai centri di detenzione, l'impressione è che ci sia anche chi sta cercando di fuggire dalle proprie responsabilità.
venerdì 1 aprile 2011
Il nemico in casa
Non basta che quando parti per zone pericolose del mondo, a sacrificarti e fare il tuo dovere per ristabilire la pace, devi tenere sempre alta la guardia per evitare di diventare bersaglio dei terroristi. No: devi anche guardarti le spalle dai vigliacchi che ti colpiscono a tradimento nel tuo Paese.