martedì 6 ottobre 2009

La crisi per il governo sarà ancora un fatto marginale?

Diceva il ministro Brunetta che tutto sommato la crisi e l'occupazione qui in Italia sono dei "fatti marginali" rispetto ad altre nazioni. Ad esempio, "in Francia non si contano i sequestri dei manager".
Chissà se adesso cambierà idea...

Barbarossa: ecco l'anteprima di 2 anni fa del film della Lega


Il 9 ottobre potrete vederlo nelle sale di tutta Italia, e alcuni Vip e politici hanno già visto la "prima" venerdì scorso al Castello Sforzesco di Milano.
Noi vi facciamo sentire l'audio dell'ANTEPRIMA del discusso film "Barbarossa", andata via etere il 21 giugno 2007: il regista però era Silvio Berlusconi e l'interprete principale Agostino Saccà, allora direttore di RAI Fiction.
Quel giorno, infatti, Agostino Saccà e Silvio Berlusconi al telefono parlavano della "fissa" di Umberto Bossi che oggi è diventata realtà.
Come dice Saccà nella telefonata, dedicare un film alla battaglia di Legnano è anche doveroso, visto che è un episodio importante nella storia dell'unità d'Italia (tanto da ritrovarsi perfino nell'Inno di Mameli). Però la "fissa" di Bossi è costata la cifra colossale di 30 milioni di euro di noi contribuenti (chissà se Renato Brunetta in questo caso avrà qualcosa da dire...): forse il titolo del film avrebbe dovuto essere "In barba agli italiani".
Sotto, la trascrizione dell'audio.

P = Silvio Berlusconi - S = Agostino Saccà
P: va beh .. va beh .. adesso vediamo, vediamo un po'. Senti, io ... poi avevo bisogno di vederti ..
S: Sì.
P: Perché c'è Bossi che mi sta facendo una testa tanto ..
S: sì .. sì ..
P: .. con questo cavolo di .. fiction .. di Barbarossa ..
S: Barbarossa è a posto per quello che riguarda .. per quello che riguarda Rai fiction, cioè in qualunque momento ...
P: allora mi fai una cortesia ...
S: sì
P: puoi chiamare la loro soldatessa che hanno dentro il consiglio ..
S: sì.
P: .. dicendogli testualmente che io t'ho chiamato ...
S: va bene, va bene ..
P: ...che tu mi hai dato garanzia che è a posto ..
S: sì, si è tutto a posto ..
P: .. chiamala, perché ieri sera ..
S: la chiamo subito Presidente ...
P: ... a cena con lei e con Bossi, Bossi mi ha detto, ma insomma .. di qui di là ... dice ... Ecco, se tu potevi fare sta roba ...mi faresti una cortesia.
S: allora diciamola tutta ... diciamola tutta Presidente .. così lei la sa tutta, intanto il signor regista ha fatto un errore madornale perché un mese fa ... ha dato .. e loro lo sanno .. ha dato un'intervista alla "Padania", dicendo che aveva parlato con Bossi e che era tutto... io, ero riuscito a rimetterla in moto la cosa, che era tutto a posto perché aveva parlato col Senatur .. bla, bla, bla ... il giorno dopo il Corriere scrive ...
P: esiste ... (parola incomprensibile) ...
S: in due pezzi, dicendo, Saccà fa quello che gli chiede la ..(parola incomprensibile) le mando poi gli articoli ... così...
P: chi è il regista?
S: il regista è Martinelli, che è un bravo regista, però è uno stupido, un ingenuo, un cretino proprio...
P: uhm ...
S: un cretino, mi ha messo in una condizione molto difficile, perché mi ha scritto un articolo sul Corriere della sera ... e poi non contento, Grasso sul Magazine del Corriere della Sera ... scrive il potente Saccà fa quello che gli dice Berlusconi e basta ... ecc. .. che poi, non è vero, lei non mi ha chiesto mai ...
P: allora ascoltami...
S: lei è l'unica persona che non mi ha chiesto mai niente ... voglio dire ...
P: io qualche volta di donne ... e ti chiedo ... perché ..
S: sì, ... ma mai ...
P: ... per sollevare il morale del capo .. (ridendo)
S: eh esatto, voglio dire ... ma, mi ha lasciato una libertà culturale di ... ideale totale .. voglio dire .. totale .. e questo lo sanno tutti, allora perché, e, malgrado questo, io sono stato chiamato poi dal Presidente, dal Direttore Generale: "Mah! Com'è sta cosa!?" Questa cosa vale perché, vale perché Barbarossa è Barbarossa, perché Legnano è Legnano...
P: certo, certo ..
S: perché i Comuni a Milano hanno segnato la civiltà dell'occidente .. voglio dire ..
P: d'accordo .. va bene ...


fonte: L'Espresso

lunedì 5 ottobre 2009

Banca Etica: di nome e di fatto.

Mentre c'è una rincorsa incredibile tra banche e finanziarie (e tra queste, guarda caso, la banca del nostro premier) per accaparrarsi le richieste di rientri di capitali grazie al ricorso dello scudo fiscale, Banca Etica ha fatto sapere che non accetterà capitali rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale: "Sarebbe una violazione del nostro DNA e un tradimento dei clienti che ci scelgono quotidianamente in nome di un uso responsabile del denaro". Una posizione isolata e ammirevole: ne saranno onorati i clienti di questa BANCA.

NO-cleare

Lo dice la maggioranza (60%) degli italiani. E tra chi dice sì, più della metà non vorrebbe una centrale nucleare vicino a casa propria.

domenica 4 ottobre 2009

Congresso provinciale PD di Varese: meccanismo farraginoso, dibattito eccellente.

Si è svolta questa mattina al centro congressi De Filippi di Varese il Congresso provinciale del PD. Buona la partecipazione di pubblico, con oltre 240 delegati dei Circoli della provincia chiamati ad esprimere i rappresentanti varesini che parteciperanno a Roma l'11 ottobre alla Convenzione nazionale del partito.
Sono stati nominati dai delegati delle rispettive mozioni:
- mozione Bersani: Mario Aspesi, Emiliano Cacioppo, Rosanna Leotta e Daniela Osculati
- mozione Franceschini: Dario Terreni e Margherita Giromini
- mozione Marino: Marina Ceriani.
In realtà questa convocazione, tenuto conto dei fini che si propone, appare piuttosto artificiosa e superflua: infatti i rappresentanti di Varese a Roma non dovranno fare altro che prendere atto del superamento del quorum del 5% dei 3 candidati, necessario per partecipare alle primarie. Un altro ingranaggio di questo meccanismo pazzesco che regola l'elezione del prossimo segretario PD. Un regolamento sicuramente da rivedere.
Buona però, anzi ottima, la partecipazione al dibattito: gli interventi hanno nobilitato questo appuntamento, dandogli un senso.
Soprattutto ha fatto piacere, e dà molte speranze per il futuro del Partito (e dell'Italia), aver visto salire sul palco giovani, donne, liberi professionisti, gente che dichiarava di essersi appena affacciata al mondo della politica, di aver preso la tessera del PD da un anno se non da pochi mesi.
Interventi appassionati e ricchi di spunti, in cui sono stati toccati temi interessanti, come:
- la questione morale e la serietà nell'impegno (con stoccate a personaggi come Bassolino e rammarico per episodi come quelli delle assenze in Parlamento alla votazione dello scudo fiscale)
- l'unità del Partito, che scelto il Segretario, deve seguirlo con tutte le sue componenti, senza dare vita a correnti e fare sgambetti come accaduto in passato. Ed allo stesso modo deve essere seguita la linea data dal Segretario, dai temi etici e laici a quelli politico-economici
- un'identità forte e unica: basta chiamarsi ex-pci ed ex-dc. Dobbiamo essere una volta per tutte DEMOCRATICI e RIFORMISTI. E chi parlava di questo erano persone che non erano ex di niente, gente nuova nella politica
- una struttura organizzata e il rafforzamento della presenza locale, fornendo più risorse e fondi ai Circoli
- essere un Partito che non parla solo a se stesso, ma che sappia uscire dal proprio guscio e capire la gente
- affrontare la crisi, fornendo proposte per uscirne: dalle riforme delle pensioni e dei salari ai sostegni alle PMI ed ai lavoratori autonomi, dal potenziamento degli ammortizzatori sociali alle liberalizzazioni, dalla riorganizzazione della scuola alla facilitazione di ingresso nel mondo del lavoro per i giovani, dal controllo della spesa pubblica (basta sprechi!) ad un incremento nella lotta all'evasione fiscale (basta condoni)
- diventare guida di una società migliore: merito e non arrivismo, aiuto ai deboli e non sfruttamento, sviluppo della mobilità sociale e non caste, sicurezza sociale e non istigazione alla paura, integrazione e non latente razzismo, salvaguardia dell'ambiente e del territorio e non abusivismi (Messina docet).
Tutto questo fa capire come nel PD ci siano risorse infinite, che non si trovano in altri partiti e che devono essere sfruttate, per fare sì che questo Partito si confermi come l'unica speranza di DEMOCRAZIA per l'Italia.

La libertà è partecipazione

Centinaia di migliaia in Piazza del Popolo a Roma per manifestare a favore della libertà di stampa. Cittadini comuni, giornalisti, politici, attori, intellettuali. Cattolici e laici. Bandiere di tutti i colori. Una vera festa di popolo per dire NO al regime mediatico di Berlusconi e a chi lo asseconda.

sabato 3 ottobre 2009

Messina: sul Ponte sventolerà bandiera bianca?

Ora si parlerà di tragica fatalità, ribellione della natura; si darà la colpa agli abusi edilizi, ci sarà il solito scaricamento di colpe.
La realtà è che il disastro (questo come tanti altri nella nostra storia) era più che annunciato (come testimoniano i messaggi sul web).
E adesso siamo qui a contare e piangere i morti di Messina, a guardare attoniti il disastro che ha cancellato case e comunità.
Noi ci appelliamo alle sagge parole del Presidente Giorgio Napolitano, che ha invitato, prima di fare inutili opere faraoniche come il ponte sullo Stretto (già, proprio là!), a mettere in sicurezza tutte quelle zone in Italia (e sono molte!) che sono a rischio di terremoti, alluvioni, frane e smottamenti, che siano dovute o no a causa della natura o all'incuria dell'uomo. E soprattutto, cura e prevenzione del territorio.
Alle manie di grandezza preferiamo la grande responsabilità.

PD: congress in progress (12). Risultati alla mano e candidati quasi... alle mani.

Sono ormai definitivi i risultati degli oltre 6.000 Circoli PD che hanno votato per i candidati alla Segreteria Nazionale e per la segreteria della propria regione di appartenenza.
Avevamo già fornito i risultati relativi alla Provincia di Varese e del Circolo di Vedano Olona.
Per quanto riguarda i dati nazionali:
Votanti 385.117 pari al 56,99% degli iscritti aventi diritto.
Voti validi 382.605
- Pier Luigi Bersani 216.130 voti pari al 56,49%
- Dario Franceschini 137.172 voti pari al 35,85%
- Ignazio Marino 29.303 voti pari al 7,66%

(qui trovate i dati regione per regione)

I dati dei Circoli della Regione Lombardia, hanno dato invece questo responso:
Elezioni a segretario Nazionale.
Voti validi: 24.559 su 47.681 aventi diritto.
- Pier Luigi Bersani: 12.840 voti, pari al 52,28%
- Dario Franceschini: 8.280 voti, pari al 33,71%
- Ignazio Marino: 3.439 voti, pari al 14,00%
.

Elezioni a segretario regionale.
Voti validi: 24.292 su 47.681 aventi diritto.
- Maurizio Martina (mozione Bersani): 13.776 voti, pari al 56,71%
- Vittorio Angiolini (mozione Marino): 3.491 voti, pari al 14,37%
- Emanuele Fiano (mozione Franceschini): 7.025 voti, pari al 28,91%
.

Alcune note:
- la partecipazione effettiva è del 57 per cento e tocca i picchi in Basilicata (75,21), Molise (73,54) e Sicilia (72,13). Fanalino di coda la rossa Emilia Romagna (36,46), mentre fanno poco meglio Valle d’Aosta (42,16) e Campania (48,83).
- Pierluigi Bersani (con un divario di 80.000 voti dal secondo candidato, Dario Franceschini) vince in ben 17 regioni. Solo 3 (Friuli, Sicilia e Valle d’Aosta) a Franceschini
- Ignazio Marino ha trovato molti consensi soprattutto nelle grandi città del Nord, pochissimi nelle regioni del Sud (dove invece, soprattutto in Calabria e Campania, ha stravinto Bersani).

Aspettando le primarie del 25 ottobre, il primo round dunque, va a Bersani. E parlare di round non è assolutamente fuori luogo. Infatti ai risultati sono seguite delle delle tensioni tra Franceschini e Bersani, con uno scambio di commenti al veleno.
Cosa che non fa certo bene all'immagine del Partito.
Piuttosto che affrontarsi con questi comunicati a distanza, meglio sarebbe stato farlo con un confronto diretto, come auspicava anche Pippo Civati. Ed ora, ironia della sorte, potrebbe anche accadere su una rete TV di... Berlusconi! Dovesse accadere, invitiamo i contendenti a non offrire ulteriore... spettacolo.

Intanto domani a Varese (centro congressi De Filipppi, ore 9.30) vi sarà la riunione della Convenzione Provinciale.
Poi segnalo lo "Speciale Congresso e Primarie PD" sul sito di Giuseppe Adamoli, che ha aperto anche un'interessante e molto partecipata discussione sul suo blog.

Update: il confronto televisivo fra i tre candidati alle primarie del PD si farà, ma davanti alle telecamere della tv satellitare di partito YouDem. E' stata concordata come data il 16 ottobre, ed il moderatore potrebbe essere Enrico Mentana.

Levata di scudi!

E' passata l'aberrante legge sullo scudo fiscale. Capiamo che le risorse sono poche e bisogna recuperare soldi, che poi (forse) potranno essere investiti nelle imprese, nella scuola, nei servizi. D'altra parte anche altre nazioni come Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania hanno adottato provvedimenti simili. Però loro, a differenza nostra (come potete verificare qui, qui e qui),
- fanno pagare un'imposta più alta a chi usufruisce di questa legge
- non garantiscono l'anonimato
- non hanno depenalizzato reati tributari quali il falso in bilancio (reato penale)
- non hanno abolito su questi capitali che rientrano dall'estero le norme antiriciclaggio.

Una differenza non da poco, visto che organizzazioni criminali potrebbero approfittarne, anche se Tremonti "non crede". Noi, purtroppo, lo diamo già per scontato.
Notare come poi il nostro ministro dell'economia creativa, dopo tutti gli intenti etici dichiarati al G8 de L'Aquila, abbia invertito (nei fatti) quelle belle parole.
La cosa che infine fa ulteriormente imbestialire è che le assenze dell'opposizione (in particolare tra le file del PD) hanno contribuito al passaggio dello scudo fiscale (come illustra magnificamente la vignetta di Giannelli): signori, di fronte a cose serie come queste, non c'è malattia o impegno che tenga!

venerdì 2 ottobre 2009

Libera stampa in libero Stato

Domani alle ore 15.30 a piazza del Popolo, Roma:
NO ALL’INFORMAZIONE AL GUINZAGLIO!
Una manifestazione che vede il sostegno di tutti i blogger.
E grande adesione anche da Varese.

Il pensiero inquinato di Formigoni

Come segnala KudaBlog, Roberto Formigoni ha in mente una nuova strategia per combattere l'inquinamento. Anzi, per favorirlo: nel suo intervento alla sessione conclusiva del Forum sui cambiamenti climatici in corso a Los Angeles, il governatore della Lombardia ha infatti proposto all'Unione europea, di considerare nuovi parametri, quali l'inquinamento prodotto pro-capite o rispetto al Pil, come criteri in base ai quali stabilire se sono stati centrati gli obiettivi di miglioramento della lotta all'inquinamento. Davvero un ragionamento contorto, come spiega Kuda, che otterrebbe proprio l'effetto contrario e peggiorerebbe la situazione attuale, già drammatica.
Formigoni parla poi di come in Lombardia la green economy sia ormai da tempo una realtà (ma dove vive?): ci spieghi allora quali sono le sue intenzioni verso l'installazione di eventuali centrali nucleari in Regione.

Lodevole Fini

Da un presidente della Camera ad un altro: Gianfranco Fini ha deciso di rinunciare al lodo Alfano per il procedimento nato dalla querela del Pm di Potenza Henry Woodcock per le frasi pronunciate su di lui alla trasmissione "Porta a porta".
Un gesto che gli fa onore ed il cui valore istituzionale è stato riconosciuto perfino dal querelante, che ha ritirato la denuncia.

Lo schifato Schifani

Patrizia D'Addario ospite ad "Anno Zero" per il presidente del Senato ha "superato il limite della decenza".
E quando è stata ospite a Palazzo Grazioli?
Illustre presidente, l'informazione pubblica è effettivamente scaduta, ma, come indica il termine, "informa su ciò che è pubblico"...
(nella foto, Renato Schifani, ospite del "Bagaglino", prende una torta in faccia)

Dimenticare Palermo e i suoi rifiuti

Se lo chiede anche Fabrizio Mirabelli (Consigliere comunale PD di Varese): come mai televisioni e stampa nulla dicono dell'emergenza rifiuti di Palermo? Una situazione drammatica, oltretutto, che va avanti da mesi...
La manifestazione di domani per la libertà di stampa è quanto mai giustificata. E il centrodestra, prima di parlare di faziosità della TV, farebbe meglio a non farsi un "cicchitto" di troppo.

giovedì 1 ottobre 2009

Cina: in 60 anni, dal comunismo al capitalismo

La Cina ha celebrato oggi i 60 anni della Repubblica Popolare Cinese, fondata il 1° ottobre 1949 da Mao Tse-tung.
In 60 anni sono cambiate parecchie cose in Cina: dopo la morte di Mao, negli ultimi 30 anni sono state avviate importanti riforme economiche, che hanno dato un grande slancio a livello industriale, tanto da portare la Cina a diventare oggi la più grande potenza economica: gli ultimi dati dell'anno, danno l'economia cinese ad una crescita del 7,9%.
Questo sviluppo è stato opera della classe dirigente che ha preso le redini del Paese 30 anni fa, e l'attuale presidente cinese Hu Jintao è l'espressione di questo nuovo tipo di "capitalcomunista", che in un certo senso, se non ripudiato, ha lasciato in naftalina la figura di Mao, forse anche a causa degli errori commessi in fatto di strategie industriali e soprattutto agricole, che portarono la popolazione cinese vittima di numerose carestie e di decenni in estrema povertà.
Ai progressi in campo industriale (che ha creato comunque notevoli danni all'ambiente in fatto di inquinamento) non sono certo seguiti quelli in termini di diritti umani: la Cina è tuttora uno dei regimi in cui vengono maggiormente violate le norme internazionali (chi non ricorda ancora piazza Tiananmen?).
Ad ogni modo, con questo colosso asiatico il Mondo dovrà fare i conti, e soprattutto ci si aspetta il confronto con gli Stati Uniti: oggi a livello economico (imprese cinesi hanno iniziato addirittura ad investire negli USA), domani a livello politico.
Già si ipotizza infatti che il G20 ben presto si ridurrà a diventare il G2.