Dopo Londra, Madrid e Barcellona, anche a Genova saranno in circolazione i così detti "autobus atei".
Intanto, Giulio Andreotti compie oggi 90 anni.
ETERNO.
mercoledì 14 gennaio 2009
Dio esiste? Il "Divo" sì
Il federalismo strabico della Lega
Funziona come dice Giuseppe Adamoli nel suo blog: c'è una Lega dura che lotta per il Nord ed una di governo che difende Roma ladrona.
martedì 13 gennaio 2009
Figaro qua, Figaro là
Lo affermano i francesi:
"Jean-Cyril Spinetta réussit son dernier grand coup à la tête de la compagnie." - da Le Figaro
"... Il consiglio di amministrazione di Alitalia si era pronunciato una prima volta a favore di un matrimonio con Air France-KLM in marzo. Ma i due partner non poterono concludere per l'opposizione dei sindacati italiani e, soprattutto, di quella di Silvio Berlusconi, allora in piena campagna elettorale. Una volta insediato come presidente del Consiglio, il Cavaliere non mancherà di sottolineare la preferenza di una soluzione italiana con Lufthansa come partner straniero..."
E così, con un investimento di molto inferiore a quanto era stato preventivato nella trattativa in corso con il governo Prodi, AirFrance diventa padrona del cielo italiano.
D'altra parte a Spinetta glielo avevano detto di aspettare i saldi...
Adesso mi auguro che alcune persone come Laura Ravetto del PdL e Nicola Porro de "Il Giornale" (che non regge certo il confronto con "Le Figaro"), smetteranno di blaterare a vanvera, come ho sentito ieri sera su una TV privata lombarda.
E intanto, ecco il manifesto del PD sull'imbroglio Alitalia-AirFrance (e Malpensa).
Anche a beneficio dei sostenitori di PdL e Lega Nord, così che aprano gli occhi.
Liberté, egalité, inculaté!
Nella faccenda Alitalia-AirFrance l'ultima parola del titolo di questo post è destinata a noi italiani.
Berlusconi e la sua cordata lucrano, i francesi brindano, la Lega fa finta di niente, e il resto d'Italia paga debiti e perdite.
Scatenati!
La catena di blog che protestava contro il decreto anti-ambiente, a quanto pare ha ottenuto il suo effetto: leggendo gli emendamenti approvati dalle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, sembra che ci sia stata una bella marcia indietro.
EVVIVA e VIVA l'AMBIENTE!
venerdì 9 gennaio 2009
La Lega fa nebbia su Malpensa?
Ci chiedevamo: chissà cosa si inventerà la Lega per distrarre l'opinione pubblica, e in particolare i suoi elettori, dal fiasco Malpensa.
Ed ecco qui: presentato alla Camera un emendamento che prevede una tassa di 50 euro per gli extracomunitari che chiederanno o vorranno rinnovare il permesso di soggiorno. E inoltre, un altro emendamento, sempre firmato Lega, che introduce una fidejussione di diecimila euro a carico dei lavoratori extracomunitari che aprono una partita IVA.
Insomma, il governo doveva dare un contentino alla Lega, che in qualche modo doveva dimostrare ai suoi elettori di "averlo duro", prendendosela sempre con i più deboli.
Una bella cortina fumogena per nascondere il pasticcio fatto...
Ma il problema di Malpensa permane: l'hub è finito e la Lega ha fallito.
Agli ordini del Generale Inverno
Abbiamo un esercito di professionisti. E come tale viene utilizzato per missioni rischiose in cui sono richieste alte competenze.
Così, dopo averli messi a guardia della "monnezza" a Napoli, mandati nelle piazze ad arrestare ladri di polli, ecco i nostri soldati invocati a Milano per "l'emergenza neve": addestrati per sparare, eccoli armati di badili a spalare!
Non a caso qualche giorno fa il generale Tricarico si era lamentato del fatto che secondo lui l'esercito veniva umiliato dal governo.
Della serie: siamo uomini o caporali?
mercoledì 7 gennaio 2009
Arrivano i piemontesi!
La situazione non è certo drammatica come quella del 1860, né assolutamente paragonabile.
Ma la nomina di Enrico Morando a commissario del Pd napoletano fa comunque supporre che all'interno del PD esista una delicata questione napoletana.
L'autogol di Fabio Cannavaro
Dichiarazioni quelle del capitano della Nazionale che lasciano sconcertati...
Ma è colpa di "Gomorra" o della camorra la brutta immagine che ha l'Italia?
lunedì 5 gennaio 2009
Sussulti di dignità
Un gesto come quello di Nicolais ce lo saremmo aspettati da altri, che ballano insieme le tarantelle.
Social Card: paura per tutti e speranza per Tremonti.
Il grande can can orchestrato un mese fa intorno alla Social Card ha partorito un topolino. Almeno per tutte quelle persone che speravano in quei 40 euro mensili.
Infatti sono state attivate finora, più o meno, soltanto 300.000 Carte rispetto a una platea di un milione e trecentomila aventi diritto.
Non è un caso: è tutto calcolato. Per ottenere la social card, viene infatti richiesto un iter burocratico fatto di carte e certificati che una persona anziana, difficilmente riuscirà a produrre da sola. E se qualche familiare si offre, perde almeno due giornate di lavoro, per poi sentirsi magari dire: "Peccato per dieci euro non rientra".
Per non parlare poi delle poche informazioni date, e dal fatto che tanti soggetti a cui spettava questo contributo non hanno ancora ricevuto la card dalle Poste (per ritardi o chissà cosa!).
E non è finita qui: vi sono stati anche casi di social card "non caricate", ovvero vuote. Con gente che alla cassa si è trovata, al momento di pagare, in grande ed evidente imbarazzo. Anche questo a causa di vari impedimenti burocratici, nonostante quando viene consegnata la card, nel documento allegato alla stessa sia riportata la seguente frase: "La carta sarà caricata con 120 Euro entro due giorni lavorativi dalla consegna".
Il "creativo" Tremonti (il Robin Hood che va controcorrente) non poteva pensare ad un metodo più semplice? Ad esempio accreditare l'importo sulla pensione o in busta paga, visto che l'Inps è in grado, attraverso sistemi integrati perfettamente funzionanti, di sapere chi ne ha diritto. Qualcuno che ha governato precedentemente, aveva fatto questa cosa più banale, inserendo il “regalo di Natale” nella pensione. Però quello è stato giudicato un incapace.
Altro che intervento per Natale o Capodanno. Ci si penserà, con calma e tanta burocrazia, nel 2009, mentre ora le casse dello Stato risparmiano perché non versano i 120 euro previsti per i mesi di ottobre, novembre e dicembre a un milione di indigenti.
E così, mentre da una parte c'è la paura di perdere anche questo minimo aiuto, dall'altra c'è la speranza del governo di risparmiare.
Ecco a cosa si riferiva il titolo del libro di Tremonti: era l'anticipazione della Social Card e delle sue assurde finanziarie.
Si infiamma il nodo Malpensa
L'atto vandalico alla sede della Lega di Gemonio è assolutamente deprecabile.
Qualcosa però mi dice che sarà difficile scoprire il responsabile.
E comunque questo episodio non deve distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica e della gente dal problema ora più impellente da risolvere: Malpensa.
Oggi l'ufficio politico della Lega si riunirà per mettere a punto un piano che salvi l'aeroporto di Malpensa dal ridimensionamento prospettato dall'alleanza della compagnia di bandiera con il colosso Air France-Klm.
Se davvero, come credo, la Lega tiene al nostro territorio, da questa riunione dovrà uscire una decisione su quale strada intraprendere per evitare la penalizzazione dell'aeroporto della brughiera.
E la scelta non potrà avvenire che tra queste opzioni:
• Lufthansa invece di AirFrance come partner straniero di CAI (ipotesi piuttosto impraticabile, tenendo conto dell'impegno economico e anche delle penali che Alitalia sarebbe chiamata a pagare per abbandonare l'alleanza internazionale Skyteam. Anche se Formigoni è più ottimista per questa soluzione)
• un rafforzamento della presenza di Lufthansa su Malpensa, compresa la gestione del traffico merci (difficile però che AirFrance accetti di dare il via libera ad un altro diretto concorrente al suo scalo di Parigi)
• liberalizzazione dei diritti di volo, aprendo le porte di Malpensa alle migliori compagnie internazionali (ipotesi già studiata dal governo Prodi, la più conveniente per l'aeroporto e anche la più praticabile, perché starebbe solo al governo prendere la decisione: e qui tocca alla Lega fare un bel pressing).
Ci auguriamo quindi che dalla riunione di oggi di Bossi e dei suoi arrivino risposte concrete per la Lombardia, e non inutili fiammate che fanno rumore ma non portano a niente.
domenica 4 gennaio 2009
E su Malpensa Galli fece coccodé
Il presidente della provincia di Milano Penati aveva invitato (provocatoriamente) il presidente della provincia di Varese Galli ad unirsi in un fronte comune per la difesa di Malpensa e dei suoi lavoratori.
E la risposta del presidente Galli è stata "No grazie", adducendo come scuse che «Forse Penati si è ricordato adesso di essere in campagna elettorale - ironizza - e quindi deve fare un po' il leghista per guadagnare qualche voto. In ogni caso, la verginità del Pd sul dramma di Malpensa non esiste. Il Governo Prodi e il centrosinistra, in due anni di governo, hanno fatto l'esatto opposto di quanto serviva all'aeroporto».
Le manifestazioni di protesta fatte a marzo dalla Lega invece non erano per la campagna elettorale, vero?
E poi vorremmo sapere da Galli cosa invece ha fatto il governo Berlusconi nei precedenti 5 anni e sta facendo adesso in favore di Malpensa...
Comunque ricordiamo che perlomeno il Governo Prodi aveva iniziato il lavoro per la revisione degli accordi bilaterali al fine di liberalizzare i diritti di volo. Lavoro interrotto dal Governo Berlusconi. E in questo modo, la non liberalizzazione uccide Malpensa, instaurando nello stesso tempo un regime di monopolio a favore della nuova Alitalia.
Non si chiede al presidente Galli di aderire al PD, ma di scendere in campo difendendo Malpensa, prendendo posizione contro questa situazione o almeno far sentire la propria voce, come ha avuto il coraggio di fare il sindaco di Milano.
Da un estremo all'altro
Il conflitto a Gaza sta degenerando, e i primi effetti si vedono anche qui da noi.
Trovo però intollerabile manifestare per chiedere pace e giustizia, con atti di violenza, come bruciare le bandiere di un altro popolo.
Il cui governo potrà avere le sue responsabilità per quanto sta avvenendo, ma che non sono inferiori a quelle di chi, in spregio ai civili di cui si fa scudo, perpetua lanci di razzi e attentati contro altri civili.
Le manifestazioni islamiche organizzate ieri in molte città italiane purtroppo hanno messo in mostra il volto reazionario che strumentalizza il nome di Allah.
Di questo sono responsabili imam e altri leader religiosi (o presunti tali), che hanno addirittura portato gli immigrati arabi a pregare Allah di fronte alle cattedrali cattoliche italiane (come è accaduto in piazza Duomo a Milano).
Così facendo non solo si mettono dalla parte del torto, ma aumentano e in un certo modo rafforzano la contrapposizione di leghisti ed affini, che vedono negli islamici un nemico dell'Italia e delle tradizioni occidentali.
Un'esasperazione forzata quella di ieri, che alimenterà sicuramente il fuoco dell'odio etnico.
E che per questo, merita la più aspra condanna.
venerdì 2 gennaio 2009
Primi strascichi del 2008: Malpensa...
Cosa è rimasto di chi diceva di avere a cuore Malpensa quando contestava la vendita di Alitalia ad AirFrance voluta da Prodi?
Solo vuote dichiarazioni.
Per non parlare dell'assessore Raffaele Cattaneo, borioso nelle parole, incapace nei fatti.
E non dimentichiamoci anche del genero dell'europarlamentare Speroni, che diede le dimissioni da Presidente della Provincia di Varese per andare a Roma a difendere come prima priorità Malpensa...