Si avvicina il Natale e il governo ha preparato una strenna contro la crisi. Ma sotto l’albero il governo Berlusconi rischia di far trovare davvero poco, apparendo sprovveduto ed inadeguato di fronte alla grave situazione in cui ci troviamo.
Puntualizziamo subito una cosa: le risorse purtroppo sono davvero minime, per cui non si poteva pretendere una pioggia di miliardi per tutti.
Però sicuramente alcune di queste soluzioni sarebbe stato opportuno lanciarle subito da giugno. Invece si è preferito partire subito con il taglio totale dell'ICI, quasi fosse un'emergenza. Così sono venuti a mancare subito 2,5 miliardi di euro, a cui si devono sommare i quasi 2 miliardi per l'imbroglio Alitalia. E non si capisce davvero l'urgenza per il taglio dell'ICI, tenendo conto che già era stata tagliata dal precedente governo Prodi per i redditi bassi. Per cui si è fatto un favore ai redditi alti (se non altissimi), che non ha portato nessun giovamento al paese. Questo provvedimento lo si poteva prendere tranquillamente l'anno prossimo, ed utilizzarne il ricavato di quest'anno per fronteggiare la crisi, di cui si stavano avendo le avvisaglie, e che quindi non era una cosa inaspettata.
Altra cosa da sottolineare è che sarebbe stato utile concentrare le poche risorse disponibili su due o tre misure destinate a durare nel tempo. Invece le briciole sparse per accontentare un po' tutti risultano alla fine inefficaci.
Facciamo comunque una disamina del pacchetto anticrisi nei suoi punti principali.
Partiamo dagli aiuti alle famiglie ed ai redditi bassi, che si traducono in social card e bonus vari. Sulla social card ci siamo già espressi: siamo d'accordo ad aiutare anche con poco chi ha poco o nulla. Però non capiamo il perché farlo attraverso una card che umilia chi è costretto ad esibirla. Non si poteva fare direttamente tramite contanti, sulla pensione o con detassazioni sul salario? I bonus poi sono delle una-tantum, sono pochi, invitano al risparmio e non al consumo: non bastano per affrontare la crisi. Tremonti e Berlusconi dicono che non ci sono risorse per detassare le tredicesime e per gli ammortizzatori sociali. Eppure, come indica l'economista Tito Boeri (di cui invito a leggere l'articolo in questione) quasi 4 miliardi di euro potrebbero essere ricavati da risparmi dalla spesa per interessi sul debito dei titoli di stato che scadranno nel 2009, visto che la crisi ha fatto scendere il loro rendimento di circa uno-due punti.
Sempre per le famiglie, un intervento anche per quanto riguarda i mutui, con un meccanismo di garanzia per i mutui a tasso variabile per l’acquisto della prima casa, sottoscritti fino al 31 ottobre di quest’anno. Ci sono da dire 2 cose su questa misura: la prima, è che è figlia del fallimento del precedente intervento che rivedeva la rinegoziazione sui mutui (viste le condizioni svantaggiose, poche famiglie ci avevano fatto ricorso. E noi lo avevamo anticipato su questo blog); la seconda è che i tassi di mercato a partire dall’Euribor sono già in calo, per cui è probabile che i vantaggi per i consumatori, a parte forse i primi mesi, saranno limitati. Infine, non si capisce perché questa misura valga solo per i tassi variabili e non per quelli fissi: è come penalizzare chi si è mosso in maniera prudente.
Anche il blocco delle bollette (luce e gas) ci sembra superfluo, visto che con il calo del prezzo del petrolio si prospettava già una diminuzione delle tariffe: appare quindi anche questo come un provvedimento-spot. Cosa utile invece è il blocco delle tariffe ferroviarie locali, favorevoli davvero ai pendolari.
Veniamo poi agli aiuti alle imprese: intanto, finalmente, Tremonti l'ha capita ed ha annullato l'inutile detassazione degli straordinari (cosa invocata all'unisono anche da sindacati e Confindustria), visto che in tempi di recessione sono ben poche le aziende che ricorrono agli straordinari che comunque vanno contro la formazione di nuovi posti di lavoro (e anche questo lo avevamo previsto sul blog). Poi, sconti di 2-3 punti su Irpef e Ires di fine novembre, che non cambiano di certo la vita alle aziende (almeno le piccole e medie). Più interessanti invece la revisione degli studi di settore e il pagamento IVA alla cassa: peccato che, soprattutto quest'ultimo provvedimento, sarebbe dovuto essere preso prima a giugno. Ora si dovrà comunque attendere il via libera da Bruxelles, e studiare poi il sistema per il pagamento. Per cui si è perso tempo ed ossigeno vitale in particolare per le piccole-medie imprese e per i lavoratori autonomi.
Anche qui quindi davvero poco cosa: e come hanno detto Casini e la Marcegaglia (non di certo 2 comunisti) occorrerebbe davvero più coraggio.
Per quanto riguarda gli investimenti sulle infrastrutture, il piano espresso dal governo appare davvero ambizioso perché ammonta a 16 miliardi. Ma non sono risorse fresche: erano somme già previste e stanziate su altri capitoli e con altre destinazioni. Anche qui il problema è sempre lo stesso: il ministro dell'Economia avrebbe dovuto mobilitarle dallo scorso giugno. Invece si sono persi cinque mesi preziosi e purtroppo ne dovranno passare a dir poco altri dodici prima che si aprano i cantieri e sia assunta la mano d'opera necessaria. E poi, se buona parte di questi miliardi (si parla di quasi 10) va solo per un'opera che in questo momento non appare né utile né necessaria come il ponte sullo Stretto... Beh, proprio non ci siamo, soprattutto quando ci sono altre infrastrutture più urgenti su cui operare.
Concludendo, una serie di misure insufficienti e tardive che rischiano di portarci al collasso. E soprattutto non capisco la Lega che acconsente ad una manovra che nell'insieme penalizza nettamente i salariati delle regioni settentrionali, nelle quali si concentra la parte maggiore del lavoro operaio. E aggiungiamo a tutto questo tagli su tagli a scuola e sanità!
E per finire, la chicca del conflitto d'interessi, che il nostro premier non poteva farsi mancare: raddoppio dell'Iva, dal 10 al 20%, sui contratti di Sky con i propri utenti. Un provvedimento che raschierebbe l'intero margine lordo di un'impresa che opera sull'emittenza digitale e che è diretta concorrente di Mediaset.
Insomma, più che un pacchetto mi sembra un "pacco".
domenica 30 novembre 2008
Il pacchetto
sabato 29 novembre 2008
Varese legge Gomorra
Oggi a Varese maratona di lettura del best-seller di Roberto Saviano. Un evento nato su proposta del PD di Varese.
Tutti in fila, ordinatamente, pronti a salire su un piccolo palco e leggere pagine di "Gomorra" di fronte a centinaia di attenti ascoltatori e migliaia di passanti incuriositi.
Un modo per levare la propria voce contro la camorra e testimoniare che Roberto Saviano non è solo.
A Varese nasce la pizza-polenta!
Nel ristorante preferito della famiglia Bossi, nel centro di Varese, nasce la pizza-polenta: praticamente farina gialla al posto della pasta classica, e poi mozzarella e pomodoro.
Un giudizio? Non sono un degustatore di pizza, però dopo averla assaggiata, per quel che mi riguarda, continuerò a mangiare la polenta con l'asino e come pizza sceglierò quella napoletana.
Comunque, se l'integrazione può partire dal cibo, ben vengano queste ricette!
Perciò, a quando il kebab con i bruscitt?
Attenti al buffone
Beato il premier, che, con tutti i problemi legati alla crisi ed alla recessione, trova il tempo per guardare la televisione e parlare delle varie trasmissioni durante i Consigli dei ministri in cui si decidono le sorti del paese!
Nell'ultimo ha consigliato ai suoi ministri di non partecipare come ospiti alla trasmissione "Crozza Italia", in onda su LA7 e condotta da Maurizio Crozza .
Vista la sua tendenza a battute e spiritosaggini, non sarà mica che è invidioso dei comici?
Fantozzi, quello fortunato!
Fosse vera questa notizia, si presumerebbe un ulteriore invito all'ottimismo: "Consentitemi cari consumatori: se va bene a Fantozzi, va bene a tutti!".
martedì 25 novembre 2008
Congratulazioni, Andrea!
Il vedanese Andrea Larghi, consigliere provinciale del PD, è stato eletto all'unanimità presidente della commissione di controllo e gestione.
Una notizia che ci fa felici e ci riempie di orgoglio. Buon lavoro, Andrea!
Chiodi scaccia chiodo, anzi voto
Bella strategia nella campagna elettorale di Gianni Chiodi, candidato del PdL in Abruzzo: un curriculum in cambio del voto. Degna proprio del partito di proprietà di Berlusconi. Che infatti è andato subito a complimentarsi. Vergognoso.
domenica 23 novembre 2008
Se si taglia, tutto crolla
Quando l'arroganza è legata all'ignoranza ed agli egoismi personali, che futuro può avere una scuola, se non quella di crollare e travolgere speranze e futuro dei giovani?
Ciao Vito, e perdonaci...
sabato 22 novembre 2008
Il Comune di Vedano Olona gioca una buona carta
Bella iniziativa del Comune di Vedano Olona, con il lancio della family card "AMICI DI FAMIGLIA", a sostegno delle famiglie e del commercio del paese.
Niente a che fare, però, con la "social card" ideata dal ministro Tremonti: questa infatti viene rilasciata sulla base discriminatoria del reddito, identificando chi la utilizzerà come "POVERO". Una vera vergogna! In pratica è la vecchia "tessera annonaria" dell'epoca fascista. Per non parlare poi del meccanismo perverso per la sua utilizzazione...
Il progetto "AMICI DI FAMIGLIA" invece prevede che il rilascio della «Carta famiglia» sia dato ai residenti di Vedano Olona che vivono in nuclei familiari nei quali sia presente almeno un figlio minorenne, INDIPENDENTEMENTE DAL REDDITO. Con questa carta si ha diritto a sconti su beni acquistati e sui servizi offerti dagli esercizi commerciali che hanno aderito.
Quindi un meccanismo semplice e trasparente.
«L'importanza del progetto, per ora è unico nella provincia di Varese, - sottolinea il sindaco uscente Giovanni Barbesino - è confermato dal prestigio dei soggetti che lo hanno sostenuto: Ascom-Associazione Commercianti di Varese-Confcommercio e della Banca Popolare di Bergamo».
Una buona idea dell'attuale amministrazione comunale, che preferisce rispondere così con la concretezza alle banalità, e predilige puntare a fiducia e solidarietà piuttosto che diffondere paura e odio.
Rifiuti in Campania: montagne di (eco)balle dal governo!
Da leggere tutta e bene l'inchiesta de "L'Espresso" sulla situazione dei rifiuti in Campania. A sei mesi dalle dichiarazioni trionfalistiche del nostro premier, siamo ancora in piena emergenza.
venerdì 21 novembre 2008
Via il grembiule per la Gelmini!
Da Corriere.it:
"Dodici studentesse emiliane (dai 19 ai 33 anni) nude o quasi per una «giusta causa»: sostenere la riforma della Gelmini contro un vecchio modo di gestire le università e contro le proteste di piazza. Il risultato è il calendario Sexpolitik 2009 (Emmevi)".
Staranno studiando da Ministro delle pari Opportunità?
giovedì 20 novembre 2008
In Vigilanza Rai va in onda la sceneggiata
Cartellino rosso per il senatore Villari.
Dopo aver annunciato le dimissioni da Presidente della Commissione della Vigilianza Rai subito dopo essere stato eletto...
Dopo essersi rimangiato quanto detto e dichiarato che invece si sarebbe dimesso solo quando fosse stato trovato un accordo per un nome condiviso da entrambi gli schieramenti...
Ebbene, lui non si dimette, nonostante questo nome sia saltato fuori (Sergio Zavoli).
Così il PD lo ha espulso. Ma lui rimane là, sordo anche agli appelli dei presidenti di Camera e Senato.
Una vicenda che sta assumendo contorni sempre più grotteschi, degni di una sceneggiata interpretata da Pulcinella.
Ma guai a pensare che a sbagliare sia solo Villari: questa farsa di protagonisti ne ha avuti davvero tanti, ed ognuno ha fatto la sua parte.
mercoledì 19 novembre 2008
Scacco a Latorre
Scusate, ma che stiamo combinando?
Smettiamola con questi giochi da villani, anzi da Villari...
martedì 18 novembre 2008
Dichiarazioni di basso livello
Domenica 16 novembre, Renato Brunetta, intervenuto a Montecatini Terme all'assemblea dei Circoli del buongoverno, ha dichiarato che "... i fannulloni spesso stanno a sinistra".
Poi il ministro della Pubblica amministrazione e l’innovazione si è detto dispiaciuto per questo, ed ha aggiunto: "Io sono di sinistra, sono socialista".
L'avrà detto per rafforzare la sua tesi?