Il Governo non ha impugnato la legge sull’uso terapeutico della cannabis promulgata nello scorso gennaio dalla Regione Abruzzo che prevede la prescrizione con oneri a carico del Sistema sanitario regionale, da medici specialisti e anche da medici di base, e l'utilizzo nelle strutture sanitarie o a domicilio. Un'apertura importante e molto positiva.
venerdì 7 marzo 2014
Marijuana terapeutica
Diritti per tutte le famiglie
Questa sera alle ore 20.45 a Tradate, in Villa Truffini, incontro sulle unioni civili e coppie di fatto organizzato dal locale Circolo PD. Interverranno alla serata l'Onorevole Maria Chiara Gadda e Federica Marrari, assessore alle pari opportunità del Comune di Canegrate, dove di recente è stato istituito un registro comunale delle unioni civili.
giovedì 6 marzo 2014
Viaggiare in class-action
Ammessa la class-action dei pendolari contro Trenord per il caos del dicembre 2012: l'ultimo capolavoro a firma Giuseppe Biesuz, l'ex-amministratore delegato di Trenord, poi arrestato, e che era stato scelto di persona personalmente (con dubbi criteri di merito) dal duo Cattaneo-Formigoni.
Imbarazzo garantito
Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme e dei rapporti col Parlamento, ha risposto che ai 4 sottosegretari indagati del PD non verranno chieste le dimissioni da parte del governo. Una decisione presa in nome del garantismo e per rispettare "il principio fondamentale della presunzione di innocenza".
Sarà, ma, al di là delle evidenti differenze che ci sono tra questi casi e quello di Gentile (alcune accuse paiono effettivamente risibili), la scelta di queste nomine appare comunque incomprensibile: queste persone sono dotate di così grandi capacità per cui erano assolutamente indispensabili per il governo? Possibile che nel Partito non ci fossero altre figure in grado di ricoprire quegli incarichi con le medesime competenze? E poi: che senso ha avere costretto Francesca Barraciu a ritirarsi dalla corsa elettorale in Sardegna (dove era candidata Presidente) per l'inchiesta di peculato, e poi nominarla sottosegretario?
In pratica più che essere garantisti, ci siamo garantiti una situazione imbarazzante, offrendo il fianco a opposizioni e opinione pubblica. E la credibilità in questo momento è l'unico capitale che abbiamo.
mercoledì 5 marzo 2014
Che non rimanga lettera morta
Qualche giorno fa Matteo Renzi aveva risposto su "Repubblica" a Roberto Saviano, che nei giorni precedenti gli aveva inviato una lettera aperta in cui gli chiedeva di aggredire il tesoro dei clan e rendere più veloce il sequestro dei beni ai mafiosi e la loro restituzione alla società. Il Presidente del Consiglio aveva indicato 5 punti su cui il governo sarebbe intervenuto contro la mafia:
- Autoriciclaggio
- Certificazione
- Beni confiscati
- I manager
- Corruzione.
Ora però si apprende che per la DIA, il principale strumento per combattere la 'mafia Spa', non sono previsti strumenti aggiuntivi. Anzi: si limitano gli accessi alle banche dati. E si risparmia anche sull'organico.
Ci auguriamo che alle belle parole di Renzi seguano invece i fatti e che le proposte contenute nella risposta inviata a Saviano non rimangano sulla carta.
Il pasticcium
A quanto pare con la legge elettorale siamo in una fase di stallo: Renzi, infatti, ha prima fatto l’accordo con Berlusconi sulla legge elettorale, poi però, per formare il governo, ha dovuto anche mediare con Alfano sull'allungamento dei tempi e su alcuni punti. E così ci si è trovati incartati. Ora per sbloccarsi si è dimezzato l'Italicum, proponendolo solo per la Camera e ipotizzando di tagliare il Senato già per le prossime elezioni. Il tutto senza avere un'idea precisa dei tempi, e senza più la premura delle scorse settimane, in una sorta di caos calmo. Speriamo si riesca ad uscire da questo pasticcio, altrimenti il rischio è di andare al voto con 2 sistemi elettorali per due Camere.
martedì 4 marzo 2014
Stato assente o stato d'impotenza?
Furti e vandalismi a Vedano continuano in una vera e propria escalation. Interpellato dai media, il sindaco Baroffio lamenta "l'assenza dello Stato". Al di là che lui in qualità di sindaco rappresenta proprio lo Stato, a noi pare invece evidente l'inconsistenza delle misure adottate dall'amministrazione, tenuto conto oltretutto che proprio il tema sicurezza nella scorsa campagna elettorale era stato il cavallo di battaglia dell'attuale giunta Lega-Pdl. Insomma, tanti slogan battaglieri, ma poi ai fatti è arrivata la resa.
La banca della 'ndrangheta
Un'indagine della Procura di Milano ha portato ad una clamorosa scoperta: una vera e propria banca della 'ndrangheta in Lombardia, capace sia di riciclare con facilità il denaro di imprenditori che volevano evadere il fisco, sia di prestare soldi e di reinvestire in aziende sane. Tra i personaggi coinvolti, Antonio Rosati, ex presidente del Varese Calcio e candidato nella Lista Maroni alle ultime elezioni regionali. Fosse stato eletto, avremmo potuto rischiare un altro caso di infiltrazione al Pirellone.
Governo all'esame di riparazione
Le scuole in Italia cadono a pezzi, con edifici che non rispettano nessuna norma di legge e alunni che seguono le lezioni in aula con l'ombrello aperto per ripararsi dalla pioggia che entra dal tetto. Tra le priorità indicate da Matteo Renzi nel suo programma di governo ci sono proprio gli interventi all'edilizia scolastica: il premier detta già la tempistica e si impegna con i sindaci per snellire le procedure burocratiche e intervenire sul patto di stabilità interno per sbloccare le risorse. Portare a termine questo impegno potrà essere il primo forte segnale di cambiamento.
lunedì 3 marzo 2014
Gentile a togliere il disturbo
Pressato da più parti, si è dimesso il sottosegretario che per la vicenda che lo riguardava non avrebbe dovuto nemmeno essere nominato.
La difficile realtà di Expo
Expo 2015 può effetivamente servire per il rilancio dell'Italia, in particolare della nostra regione. In questi giorni è possibile visionare un tour virtuale dei primi progetti della cittadella che ospiterà i diversi padiglioni della fiera: ma potrebbe rimanere tutto virtuale. Il progetto infatti in passato ha già subito diversi ritardi a causa delle beghe del centrodestra che ne hanno snaturato l'idea originale (depauperandola) e rischiato di farlo saltare. E le cose non sembrano affatto cambiate: per portare avanti un ostinato e incomprensibile ostruzionismo in Parlamento, nei giorni scorsi la Lega Nord ha fatto saltare uno stanziamento per Expo di 25 milioni di euro che può compromettere la riuscita della manifestazione. La campagna elettorale è finita un anno fa, ma per la Lega sembra che continui, e per una manciata di voti non esita a danneggiare gli interessi di tutti.
La grana dell'Ucraina
L'aggrovigliata situazione in Ucraina, con la crisi in Crimea per l'occupazione russa, è da tenere sott'occhio attentamente. Al di là dei pericoli dello scoppio di un conflitto dagli esiti assolutamente imprevedibili e il cui allargamento che potrebbe sconvolgere il mondo, c'è anche da rimarcare le ricadute economiche che sicuramente ci saranno sull'Italia e l'Europa: attraverso l'Ucraina passano i gasdotti che riforniscono di energia il nostro e altri Paesi europei. Ora più che mai la UE non deve più restare succube delle grandi potenze Russia e USA, ma deve semmai, una buona volta, diventare protagonista fare valere la propria forza per portare ad una soluzione prima che la situazione scappi di mano e deflagri pericolosamente.
domenica 2 marzo 2014
Una casa in Europa per cambiare il futuro
Il Congresso del PSE a Roma ha sancito l'ingresso ufficiale del PD nella famiglia dei socialisti europei e l'elezione di Martin Schulz a candidato alla Presidenza della Commissione europea: per cambiare il futuro di UE e Italia.
sabato 1 marzo 2014
Per la banda larga i tempi si allungano
L'obiettivo della banda larga a tutti gli italiani e a tutte le imprese è rinviato al 2015 (tra giugno e settembre). Si era partiti con il governo Monti che aveva fissato il termine della copertura entro dicembre 2013, rimandato poi al 2014 sotto il governo Letta. Ora speriamo non ci siano altri ostacoli e altri rinvii.
Renzi dice no alla web tax
Come aveva dichiarato ai tempi in cui era stata proposta dal governo Letta (emendamento di Francesco Boccia), Renzi ottiene la cancellazione della web-tax, il provvedimento piuttosto controverso che avrebbe obbligato a possedere una partita IVA italiana tutte le società che acquistano e vendono pubblicità e servizi come quelli legati al commercio elettronico, con possibili gravi ricadute sugli investimenti provenienti dall'estero, un parziale isolamento dell'Italia dal mondo della Rete e la possibilità di sanzioni da parte della UE.
Una promessa quindi che per fortuna non è rimasta virtuale.