giovedì 21 maggio 2015

Meno precaria, più paritaria

E' la "buona scuola" uscita dalla riforma voluta dal governo. Le peculiarità fondamentali sono infatti l'assunzione a tempo determinato di 100mila precari e le maggiori detrazioni a favore di chi sceglie le scuole paritarie. Tra i punti maggiormente contestati, l'autonomia del preside, che potrà scegliere i professori per chiamata diretta. Speriamo che venga privilegiato il merito e le cattedre non siano affidate per altri criteri meno trasparenti.