sabato 31 gennaio 2015

Il nuovo Capo dello Stato, il nuovo capolavoro di Renzi

Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica, con una votazione che ha abbondantemente superato il quorum richiesto al quarto turno. Sale sul Colle un uomo delle istituzioni e dalla "schiena dritta", degno erede di Giorgio Napolitano. Questa giornata è quindi un buon auspicio per l'Italia. Ma è anche il giorno di Matteo Renzi, che si dimostra grande stratega politico. Con Mattarella, vince lui e perdono tutti gli altri: Berlusconi sempre più in decadenza, Alfano costretto a tornare sui suoi passi, Grillo che ha perso l'ennesima occasione di contare qualcosa e Salvini capace solo di insultare e dire no. E' anche però il giorno del PD, che torna unito e compatto e riscatta la vergogna dei 101 nel voto che silurò Prodi alla corsa del Quirinale del 2013. E di questo va dato merito a Pierluigi Bersani, che già 2 anni fa aveva inserito Mattarella nella sua rosa di nomi e che nell'incontro con Renzi ha ispirato oltre che avallato questa ottima scelta. Alla fine il tempo è stato galantuomo, oltre che una buona medicina.

venerdì 30 gennaio 2015

Abbandonata la retta via Emilia

La vicenda di Sonia Masini, ex presidente della Provincia di Reggio Emilia, è lo specchio di quanto accaduto in Emilia-Romagna in questi anni: la lotta per il potere all'interno del PD locale ha fatto sì che passassero quasi inosservate le infiltrazioni mafiose che stavano incancrenendo la regione e speculando perfino su tragedie come il terremoto, come ha rivelato in questi giorni l'inchiesta della magistratura che ha portato a centinaia di arresti. E quelle persone che come Sonia denunciavano e avvertivano del pericolo venivano ignorate e lasciate sole dal Partito. Su tutto questo la Segreteria Nazionale ha il dovere di fare luce e appurare se ci sono state responsabilità indirette o dirette.

Pattarella

Con la mossa di scegliere Sergio Mattarella come candidato alla carica di Presidente della Repubblica, Matteo Renzi fa un'inversione di marcia: trova un'intesa con la minoranza Dem (e con Sel) e compatta il PD, mettendo a rischio il famigerato patto del Nazareno con Berlusconi. Se sarà mantenuta questa linea, la scelta di Mattarella sarà probabilmente la nascita di una nuova via politica e magari anche di una nuova maggioranza.

giovedì 29 gennaio 2015

L'autostrada rifiutata

La BreBeMi, nota per essere l'autostrada deserta, di cui non si comprendeva l'utilità della sua realizzazione, per il procuratore Roberto Pennisi della Direzione Nazionale Antimafia invece uno scopo l'ha avuto: interrare rifiuti prevalentemente tossici provenienti da traffico illecito. Quelli che prima venivano interrati in Campania e adesso invece finiscono nel sottosuolo del territorio lombardo, ormai diventato "la terra dei fuochi del Nord".

Il Quirinalicum

Partono oggi le votazioni per la poltrona del Colle. A quanto pare Matteo Renzi ha deciso di puntare su Sergio Mattarella, politico di lungo corso e da sempre considerato "un uomo con la schiena dritta" (e non a caso inviso a Berlusconi). Curioso che dopo aver fatto approvare il suo Italicum, Renzi abbia scelto come candidato l'autore della precedente legge elettorale, il "Mattarellum".
Una decisione comunque che sicuramente ricompatterà il PD e potrebbe togliere qualche ombra dal patto del Nazareno. Vedremo se lo schema reggerà e il premier porterà a casa anche questo risultato.

mercoledì 28 gennaio 2015

Molto attivi in Europa

Quasi una sorpresa: tra i 10 eurodeputati più attivi e prolifici dell’Assemblea continentale ben 5 sono italiani! E' quanto risulta da un'indagine di Mepranking.eu, sito indipendente che monitora il lavoro dei 751 parlamentari europei e aggiorna periodicamente le attività ufficiali (presenza alle plenarie, la partecipazione al voto, le interrogazioni, le mozioni e le dichiarazioni parlamentari).
E al primo posto di questa speciale classifica si piazza proprio un italiano: l'eurodeputato Nicola Caputo, eletto lo scorso maggio nelle file del PD.

Elogio della democrazia

Con 235 voti a favore, 5 contrari e 16 astennuti il Senato ha approvato l'esercizio del diritto di voto per corrispondenza per gli studenti impegnati nei programmi Erasmus in un Paese dell'Unione Europea. Si mette così fine ad una follia burocratica che impediva ai nostri giovani in studio all'estero di partecipare pienamente alla vita democratica del Paese, esercitando il proprio diritto-dovere di elettori.

Il culto della paranoia

La legge regionale dei luoghi di culto religiosi approvata da Lega e centrodestra è un vero esempio di paranoia legislativa. Ideata sostanzialmente per impedire la realizzazione di moschee, finirà per ostacolare chiunque intenda esercitare pubblicamente il proprio culto, compresi i cattolici, limitando nei fatti la libertà di tutti: con le nuove regole, sarà infatti molto più difficile costruire nuovi luoghi di culto o semplicemente cambiare destinazione d'uso di edifici già esistenti, tipo gli oratori. Così, invece di costruire dialogo, si creano muri, senza tra l'altro impedire, ma semmai facendo proliferare centri di preghiera abusivi. E nulla di più facile che questo provvedimento, oltre ad essere un gran pasticcio, venga cancellato per incostituzionalità.

martedì 27 gennaio 2015

Le estreme intese

In Grecia Alexis Tsipras, leader della sinistra radicale che ha vinto le elezioni in Grecia, per avere la maggioranza assoluta ha chiesto l'appoggio del partito nazionalista di destra dei Greci indipendenti (Anel). Due schieramenti politicamente agli antipodi su temi delicati come i diritti civili, l'immigrazione, il rapporto Stato-Chiesa. Ma a quanto pare ostacoli non insormontabili di fronte all'analoga avversione al rigore imposto dalla UE: come dire che gli estremi su un punto si toccano. Certo, si fa fatica a comprendere come e fino a quando una simile coalizione potrà andare avanti senza scontrarsi sui temi sopracitati, ma forse Tsipras, scegliendo proprio lo schieramento più intransigente e avverso a Bruxelles e all'euro, ha voluto fare capire alla "Troika" che vuole andare avanti deciso e senza alcuna remora contro la politica dell'austerity, come promesso in campagna elettorale.

Un appuntamento da non dimenticare, per non dimenticare

In occasione della Giornata della Memoria che si celebra oggi in tutto il mondo, la sezione ANPI Basso Sankara di Vedano Olona intende rendere omaggio alle vittime della follia nazifascista con una serata evento il 27 gennaio e un momento di riflessione il 31 gennaio mattina con gli studenti delle Medie. Questa sera, alle ore 21.00 in Villa Aliverti, l'attrice Jane Bowie reciterà il diario scritto da due donne al ritorno dai campi di concentramento visitati con gli studenti nell'ormai consolidato "Viaggio della memoria", organizzato da CGIL e CISL, che parte proprio dal tristemente conosciuto binario 21 della Stazione Centrale di Milano e che ogni anno porta centinaia di studenti sui luoghi dell'olocausto. Il tutto sarà accompagnato da brani di musica classica dal vivo e foto.

lunedì 26 gennaio 2015

Due calci al rigore

Prima Draghi che annuncia il programma della Bce per gli acquisti dei titoli di Stato (60 miliardi al mese per 6 mesi) per aiutare a risollevare le casse degli Stati UE in difficoltà e rimettere in circolo liquidità e ora Tsipras con la vittoria alle elezioni, che ha già promesso che non rispetterà gli accordi firmati dai suoi predecessori per il pagamento dei debiti della Grecia. Grazie al presidente della Bce e al leader di Syrza, nell'ultima settimana la politica dell'austerity della UE ha subito un paio di spallate che sicuramente avranno effetto.

domenica 25 gennaio 2015

L'onestà di Grillo

Durante l'evento di ieri del M5S (La notte dell'onestà) Grillo ha accusato Napolitano per non avere dato l'incarico di governo al suo movimento: "Se non fosse stato per un presidente che ha lavorato contro la libertà e la democrazia di questo Paese, noi saremmo al Governo!". Solo che che nel video ripreso in un incontro tra il comico e i suoi parlamentari, lui stesso sveli il proprio bluff e che non erano in grado di governare.

Il nuovo Isee con tanti ma

Il nuovo modello Isee (lo strumento fiscale che serve per valutare la situazione economica delle famiglie e ottenere agevolazioni per il welfare) è stato studiato con nuove norme per identificare meglio le condizioni di bisogno della popolazione e consentire soprattutto di contrastare le tante pratiche elusive ed evasive che caratterizzano le prestazioni sociali. Per i "furbetti" quindi si attendono tempi duri. Ma anche per i contribuenti onesti. Ci sono infatti una serie di disagi e incongruenze: innanzitutto le nuove norme (che prevedono la denuncia di conti correnti, fondi bancari e proprietà immobiliari) sembra restringano il numero di chi può accedere alle agevolazioni; ci sono poi i ritardi per quanto riguarda la convenzione tra Inps e i Caf, bloccati perché chiedono un aumento dell’onorario per ogni pratica visto che i nuovi modelli prevedono calcoli più complessi e richiedono un maggiore impegno e più tempo, con il cittadino che deve quindi per il momento arrangiarsi da sé, con il rischio di perdere le agevolazioni; inoltre ci sono dei casi al limite dell'assurdità che effettivamente vanno rivisti per non danneggiare categorie già deboli. Occorre quindi una proroga, e magari una revisione.

sabato 24 gennaio 2015

Incarichi assegnati... senza assegni

Il Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi ha assegnato le deleghe ai consiglieri provinciali del suo schieramento: Alfonso Attardo, Istruzione ed Edilizia scolastica; Paolo Bertocchi, Attività turistiche e promozionali, Patrimonio, Formazione professionale; Laura Cavalotti, Bilancio e Personale; Giorgio Ginelli, Lavoro, Agricoltura e Gestione faunistica; Carmelo Lauricella, Politiche sociali; Marco Magrini, Viabilità; Valerio Mariani, Trasporti, Ecologia ed energia, Ufficio d’Ambito; Fabrizio Mirabelli, Sicurezza e Protezione civile; Alberto Tognola, Attività culturali. Incarichi che, come previsto dalla riforma Delrio, sono tutti gratuiti (ai contribuenti varesini la “vecchia” Provincia costava circa 700.000 euro all’anno solo di stipendi di Presidente e Assessori).

Il nemico in casa

I tragici fatti di Parigi hanno creato allarmi. Ma soprattutto hanno rilanciato la strategia della paura e dell'odio, attraverso populismo e demagogia. E l'evento di Varese di oggi ad opera della Lega ne è l'esempio calzante. "Siamo in guerra" è il titolo dell'incontro, dove il nemico da combattere è appunto l'Islam, lo straniero, l'immigrazione, il diverso. Certo, non bisogna abbassare la guardia e prendere sotto gamba il fanatismo religioso che sfocia nel terrorismo, ma ciò non significa allargare l'ostilità ad un'intera comunità, segregandola e negandole diritti, finendo magari per soffiare sul fuoco. Piuttosto, ci si chiede come mai non ci si preoccupi allo stesso modo, e magari anche di più, di un nemico più concreto e pericoloso: la mafia, la 'ndrangheta, organizzazioni criminali che hanno ormai occupato il nostro territorio. Un'occupazione portata a termine proprio negli ultimi 20 anni in cui il dito era puntato ad una supposta minaccia esterna, perdendo così di vista il pericolo reale che avevamo in casa. E non del tutto inconsciamente.